lunedì 2 febbraio 2009

Il padre del Rock italiano!

(foto da internet)
Ne è passato di tempo da quando Vasco Rossi cantava Voglio una vita spericolata ed entrava a far parte dei miti della canzone italiana. L’unica vera stella del Rock nostrano, sulla breccia da trent’anni, sull’onda di un successo che sembra inarrestabile e che continua a riempire gli stadi di tutta Italia con un pubblico che attraversa, ormai, ben tre generazioni.
Era il 1983 e da allora, nonostante una vita così imperfetta, Vasco suscita sempre grandi passioni, e i suoi concerti dimostrano che nessuno ha dubbi sull’essenza mitica del personaggio: un’ ovazione continua, striscioni infuocati, urla e cori per tutto il tempo. Per molti Vasco si ama, e non lo si discute.


Classe 1952, Vasco Rossi nasce e cresce a Zocca, sull’Appennino modenese. La sua è la storia di un’ascesa, poi di una caduta, dei drammi personali, e di nuovo dei trionfi. Chi è Vasco Rossi? Il cantante risponde: «È un artista, un musicista che ha imparato a suonare la chitarra, che scrive canzoni e le canta, le canta per necessità perché se le avesse scritte solamente, gli altri non le avrebbero mai cantate». Le canzoni che scrive sono gli sfoghi ed il suo modo di raccontare la vita, sono istantanee di emozioni e sensazioni che Vasco vede e riporta a modo suo. Sostiene: «Nella canzone mi spoglio totalmente».

(foto da internet)

Classe 1952, Vasco Rossi nasce e cresce a Zocca, sull’Appennino modenese. La sua è la storia di un’ascesa, poi di una caduta, dei drammi personali, e di nuovo dei trionfi.
Vasco davvero all’inferno c’è andato, n’è uscito incolume e oggi racconta al suo giovanissimo pubblico che la libertà è un’altra cosa, che non si trova nel mondo degli stupefacenti. Il Vasco Rossi che oggi si presenta al pubblico è rinnovato, ripulito, fresco e atletico come uno che fa jogging. Il pubblico anche è cambiato: nelle primissime file non c’è più il festival dell’emarginazione, i segni devastati dei disperati della condizione giovanile. Al loro posto tante facce pulite, ragazzini dagli sguardi candidi.
Il passato si fa sentire nello striscione che recita: Siamo sempre noi ricordando il più esplicito dei suoi inni del rifiuto, quello che diceva «siamo solo noi, che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa, siamo solo noi, che moriamo presto, però è lo stesso», una delle sue canzoni più famose. E le tracce rimangono anche nel tono generale con cui ancora oggi Vasco Rossi governa il suo spettacolo, nonostante il messaggio sui dischi sia cambiato. Eh sì perché dal vivo sembra che gli torni fuori quella sana bestialità, quella maledetta anima da rocker che non vuole arrendersi, e che gli ha ispirato intuizioni grandiose e irripetibili come Vita spericolata.


Da qualche giorno Il Corriere, in anteprima, fa vedere il videoclip di Vieni qui, il nuovo singolo di Vasco, il cui DVD sarà sul mercato a marzo: «Il mondo che vorrei - Live».
L'album è campione di incassi per il tour '08, e il dvd è stato registrato in alta definizione durante il doppio concerto live allo stadio Dall'Ara di Bologna, il 19 e il 20 settembre. Per il video il regista di tutti i live di Vasco, ha tratto spunto da un fatto straordinario, realmente accaduto l’estate scorsa: una coppia di sposi “spericolati” è arrivata, con la combriccola di amici, direttamente dalla chiesa allo stadio San Siro, per condividere la loro felicità con altre 70mila persone!!!
«Spinoza diceva che chi detiene il potere, ha bisogno che le persone siano affette da tristezza... Stasera noi siamo qui per portarvi un po' di gioia». Così ogni sera urlava Vasco prima di iniziare il suo concerto e così si apre il dvd «Il mondo che vorrei - Live».

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' il mio cantante preferito!

Anonimo ha detto...

Io preferisco Voglio una vita spericolata.

Lluna ha detto...

Mi piace molto come canta Vasco Rossi.

Amparo Santaúrsula