martedì 17 febbraio 2009

Alla ricerca dell'Eden

(foto da Mymovies.it)

Non molto tempo fa gli italiani pensavano che l’America fosse quanto di più simile al Paradiso esistesse sulla terra. L’Italia era un paese povero, devastato dalle guerre napoleoniche, che ne avevano annientato le risorse e le speranze, e da una politica economica disastrosa. Coloro che partivano si dibattevano fra il desiderio di sopravvivere e la nostalgia degli affetti che si lasciavano alle spalle. Molti intraprendevano il lungo viaggio incoraggiati dalle lettere ricevute dai parenti che li avevano preceduti, nelle quali intravedevano un futuro migliore. Il Nuovomondo era la terra dei sogni. Per questo trovare l’America diventò ed è tuttora un proverbiale modo di dire che significa “avere fortuna”.

Oggi pare che non sia più necessario attraversare l’oceano per “trovare l’America”. Per tantissimi emigranti la terra sognata ora è in un continente diverso: l’Europa. Gli stranieri che arrivano in Italia alla ricerca di una vita migliore trovano un paese decisamente più ostile e con un'amnesia persistente che sembra aver cancellato il periodo in cui gli “intrusi” eravamo noi. Il Vecchio Continente è insofferente al dolore di chi abbandona la precaria sicurezza di ciò che conosce e affronta con molta paura un viaggio verso l’ignoto, con la lontana speranza di poter sopravvivere. Un esempio chiaro di questo è la Francia: Sarkozy ritiene che troppi sans-papiers abbiano ottenuto la cittadinanza e che questa sia una "pratica pericolosa".

Costa Gavras ha raccontato la storia di uno di questi clandestini in Verso l’Eden che ha chiuso la 59esima edizione della Berlinale.

Elias è un giovane clandestino che salta dalla barca per sfuggire alla guardia costiera e si risveglia in una spiaggia nudista di un villaggio di vacanze per turisti ricchi, in un luogo imprecisato dell’Europa, dove inizia la sua ricerca di una vita migliore. Nel ruolo principale, Riccardo Scamarcio, scelto dal regista perché afferma: "... E' bravo, l'ho visto in Mio fratello è figlio unico e Romanzo criminale. Nel film parla poco, si esprime con il corpo e con lo sguardo, è un moderno Candide che scopre un mondo che non conosce. Nei suoi occhi c'è lo stupore e la fragilità di tutti i clandestini, che possono essere sfruttati da chiunque, sul lavoro, nel sesso. Non hanno scelta: consegnati alla polizia e rimandati in patria o accettare qualunque prepotenza".

Eccovi il trailer del film.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri hanno morto molti bambini nelle coste canarie. Una tragedia.

Anonimo ha detto...

Questo attore mi piace un sacco
TRini

Lluna ha detto...

Anche a me piace Riccardo Scamarcio. Ho visto Mio fratello è figlio unico e Romanzo Criminale e lui fa un buon lavoro.

Amparo Santaúrsula