mercoledì 1 ottobre 2008

Tocatì


(Foto da internet)


Quante volte a lezione avremo detto: tocca a te! L'espressione fa ridere i nostri studenti. Ebbene, è giunto alla sesta edizione il famoso Tocatí, in veneto significa appunto tocca a te, ovvero il festival internazionale dei giochi di strada che si tiene nella città di Verona.
L'ultima settimana di settembre, dei baldi giovanotti si sfidano per le vie della città veneta nel lancio del martello, sollevamento del masso, braccio di ferro, lotta gaelica, scherma con i bastoni e quant'altro. Quest'anno il festival ha avuto come paese ospite la Scozia. 
Lo scopo della manifestazione è l'abbinamento tra il gioco di strada e la riscoperta di una delle più belle città italiane. Per tre giorni le macchine sono bandite e grandi e piccini possono cimentarsi in trenta giochi all'aria aperta su tutta la mappa cittadina. 
Il divertimento è assicurato: si va dalla Ruotta valdostana, alla Porcola, ovvero il cricket della pedemontana veneta, dalla Brigghja calabra, sfida a soldi con i birilli, ai passatempi che utilizzano il cibo, come le uova di Punta e cul, la frutta secca di Gioco delle noci o le forme di pecorino, lanciate con una corda nel siciliano Lancio del Maiorchino. Fra Stacchije, Lippa, Pizzicantò, Fiolet e Righea, c’è anche spazio per i più noti Backgammon, Dama, Calciobalilla e Tiro alla fune.



(Foto da internet)

Oltre al gioco si possono degustare i piatti locali: pasta e fasioi, bigoli con la sardella e vini locali. Tra gli eventi di spicco, quest’anno segnaliamo le esibizioni di Parkour, la corsa acrobatica che utilizza come ostacoli gli arredi urbani, e la mostra fotografica Siamo qui per la bellezza del gioco, 22 foto scattate in cinque anni da Vittorio Canisi, documento della voglia di giocare che accomuna i popoli di tutto il mondo.

P.s. tanto per restare in tema, vi annunciamo che oggi torna online Verbamolant!!!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, è bello questo festivale perchè così le tradizione sono sempre presente alla nostra storia

Anonimo ha detto...

Sì, tocca a te fa ridere! Qui a Valencia si faceva un gioco con una ruota di bicicletta che con un ferro si portava in equilibrio

Anonimo ha detto...

Un gioco che mi piaceva era la una i la mula: si mettono alcuni ragazzi con la schiena e altri saltano sopra.

Anonimo ha detto...

Salve!
Un'atività perduta quella dei giochi nella strada e nel tavolo! Quando ero piccina avevo una scatola con il nome "Juegos Reunidos" era pura magìa !i giorni di piòggia soprattutto passavamo tutta la sera a giocare perchè lì c'erano tutti i giochi.

Congratulazione.

Anonimo ha detto...

A me mi piaceva giocare alla corda!

BertoBB ha detto...

Di qui si fanno anche festival di "xogos tradicionais", ma la dimensione di quello a Verona mi pare irraggiungibile, è ben sistemato.
Saluti

Lluna ha detto...

Un bel post di quelli che ti fanno ricordare la infanzia. Quando ero piccola mi piaceva molto giocare a 'un, dos, tres pajarito inglés'. Oggigiorno gioco ancora con le mie nipoti ai giochi da tavolo come il 'parchís' e il 'dominó'.

Amparo Santaúrsula

Pilar ha detto...

Ottima iniziativa questo festival di Verona.
A me piace tanto giocare.
Ho letto il post del Verbamolant e ho cercato di trovare la soluzione all'indovinello, ci sono diverse possibilità?
Mercedes quando ho letto il tuo commento ho ricordato questa magica scatola dei "Juegos reunidos Geyper", aveva di tutto e quello più gradevole: la voglia di giocare insieme grandi e piccini.