sabato 20 dicembre 2008
venerdì 19 dicembre 2008
D come dignità
" Abbiamo ricevuto il Vostro invito alla cerimonia per la consegna dell’attestato di Benemerenza civica in data 7 dicembre 2008. Desideriamo in primo luogo ringraziare chi ha proposto il nostro nome. Vi comunichiamo altresì che non intendiamo accettare la Benemerenza, poichè siamo in disaccordo con la vostra decisione di non assegnare l’Ambrogino d’Oro a Enzo Biagi e la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano, come riportato dai principali organi di stampa [...] Come abbiamo fatto in questi vent’anni, continueremo a rappresentare al meglio Milano, la città in cui siamo nati, viviamo e lavoriamo; che amiamo profondamente e che, proprio per questo, vorremmo vedere meglio trattata e rappresentata dalla sua amministrazione comunale".
P.s. il nostro blog chiude per le vacanze di Natale. Torneremo online mercoledì 7 gennaio. Pubblicheremo, al più presto, le fotografie della festa di Natale che si è tenuta ieri presso la scuola Santa Anna di Quartell.
giovedì 18 dicembre 2008
Dolce... Natale?
mercoledì 17 dicembre 2008
Natale e la pubblicità
martedì 16 dicembre 2008
Banana diet (o banana republic?)
lunedì 15 dicembre 2008
Il bianco Natale di Irene
In occasione delle festività di fine anno, un'insolita Irene Grandi lancia il cd "Canzoni per Natale", dodici brani che hanno un unico filo conduttore: il Natale. Riprendendo una tradizione diffusissima negli Stati Uniti per la prima volta una rockstar italiana si cimenta con una rilettura di brani natalizi. Accanto ai classici come la raffinata versione di Bianco Natale (leggi>>),
"Silent night", "O happy days", l’artista toscana interpreta anche canzoni italiane come Buon Natale a tutto il mondo (leggi>>) di Domenico Modugno,
Canzone per Natale (leggi >>) di Morgan,
O è Natale tutti i giorni (leggi>>), cover di More than words degli Extreme con testo di Jovanotti e Carboni
Nel disco c'è spazio anche per altre versioni come Happy Christmas di John Lennon, Wonderful Christmas Time di Paul Mc Cartney o Wishing on a star di Rose Royce.
Che ne dite, vi piace come colonna sonora del vostro Natale?
venerdì 12 dicembre 2008
In attesa del Natale...
Il Natale è vicino: innanzitutto il vischio sull'uscio della porta e poi ... dentro, in casa, siamo all’appuntamento con l’albero e/o il presepe, che rappresentano, anno dopo anno, un vecchio gioco che consiste nel piacere di realizzarlo/i. Classici o innovativi, gli addobbi natalizi, stupiscono sempre e si tramandano di generazione in generazione per far rivevere per un po' l’infanzia a tutti.
A Roma, dal 23 novembre al 7 gennaio, c’è la mostra 100 Presepi, presso le Sale del Bramante, giunta alla 33 edizione. Ci saranno circa 200 presepi, provenienti dal panorama internazionale. Forme, materiali e ambientazioni di ogni epoca, e con personaggi rappresentanti il folklore e le tradizioni natalizie di vari paesi del mondo: dal presepe cinese a quello messicano passando per la tradizione di casa nostra con classici del ‘600 e ‘700 napoletano e siciliano e del’800 romano. Materiali preziosi o di recupero utilizzati per organizzare il classico quadro della natività.
(foto da internet)
Suggerimenti: il cioccolato è l’alleato prezioso ed insostituibile per gli eventi speciali, l'arma migliore per tentare, per prendere alla gola, dolce vizio, da accompagnare magari ad un vino importante.
In questo clima di pace, unica, ma deliziosa indecisione: i cioccolatini, ripieni alla nocciola o di cioccolato fondente?
giovedì 11 dicembre 2008
Gassman legge...
L'altro giorno, quasi per caso, mi sono imbattuto in vecchi divertissment di Vittorio Gassman. Non so se il mese di dicembre predispone al ricordo. A me fanno quest'effetto settembre e il periodo natalizio.
Che dire di Gassman? Ci manca e basta.
Un post dedicato al mattatore non sarebbe sufficiente a colmarne l'assenza. Ma la memoria a volte ha dei cassetti strani, degli scompartimenti inaccessibili, vani dimenticati sino al giorno in cui la luce si accende all'improvviso, la scintilla mette in moto il percorso chiarissimo del posto in cui abbiamo lasciato qualcosa o qualcuno. E' quel che è successo a me.
All'improvviso, ecco di nuovo Vittorio Gassman uscire dal dimenticatoio, prender forma di attore, ma non più sul palcoscenico, né sul set di un film: ecco il Gassman forse meno conosciuto, l'uomo che dimessa la maschera del gradasso, dell'altezzoso, di colui che è sempre sicuro di sé, si mostra nel suo essere. E' il Gassman divertente ed allegro- intriso di umorismo non banale, di dolcezza,- che è venuto a farmi visita...
E la visita consisteva nei suoi divertissment: alcune chicche registrate per la Rai, in cui Gassman legge dei testi apparentemente insignificanti: un menú, le analisi cliniche, gli ingredienti dei frollini, l'etichetta di un capo d'abbigliamento e il cartello dell'oculista.
Godeteveli!
mercoledì 10 dicembre 2008
Di che faccia sei?
Vi piacerebbe disegnare il vostro avatar? Adesso avete la possibilità di crearne uno in stile Manga. Volete vedere il mio? Anzi, i miei?

martedì 9 dicembre 2008
Ma quale Italia?
Questa volta la risposta viene da un libro dello storico inglese Cristopher Duggan La forza del destino. In 674 pagine lo storico dà una risposta, non positiva, visto che, a suo giudizio, ancora non sono sciolti i nodi che fanno “L’Italia” una nazione. E il paese continua ad apparire un’idea malcerta e contestata incapace di fornire il nucleo emotivo necessario per poter parlare di una nazione unita. E, insiste, non ancora emotivamente in grado di guardare al futuro con fiducia.
Curioso paese il nostro con un grande paradosso: uniti e disuniti, con intermittenza patriottica. Uniti nella festa e nel dolore, ma disuniti nella routine di tutti i giorni.
E voi, come ci vedete?
venerdì 5 dicembre 2008
Festa di Natale a Quartell
Un' introduzione al Natale:Il Natale
Il calendario, ovvero una sorpresa al giorno:Il calendario dell'Avvento
Filastrocche da imparare:Filastrocche e gli auguri che cantano
Disegni da scaricare e da colorare: Disegni da colorare (I), Disegni da colorare (II)
Biglietti di auguri per i vostri genitori: Biglietti di auguri
Un albero di Natale un po' speciale: Un albero di Natale di carta
Giochi con il computer: Giochi online
Letterina (siete stati buoni?): La lettera a Babbo Natale
Buon divertimento. Aspettateci!!!
P.s. Andremo fuori per il ponte. Torneremo online martedì 9 dicembre!!
giovedì 4 dicembre 2008
Il migliore liceo del mondo
(Agorà nell'atrio del liceo, foto da www.liceorussel.eu)
L’ha decretato il test P.I.S.A., una delle indagini più prestigiose al mondo per la valutazione delle competenze matematiche, scientifiche e linguistiche degli studenti di 15 anni di ben 57 paesi. Quest’anno gli studenti del liceo Bertrand Russel hanno ottenuto il primo posto in un’indagine a cui hanno partecipato ben 400 mila studenti: Il punteggio ottenuto dal liceo italiano è stato 571 punti, seguito dai 563 della Finlandia e dai 542 di Hong Kong.
Essendo Trento una provincia autonoma che investe molto in educazione, il liceo Russel dispone di fondi maggiori rispetto ad altri istituti, ma questo non basta per spiegare il suo successo. Sui muri di questa scuola non ci sono graffiti e sui banchi non ci sono disegni né scritte provocatorie, ai colloqui tutti gli insegnanti hanno la fila di genitori davanti all’aula. Che questo insolito interesse per l’apprendimento sia dovuto alla qualità delle mele della zona?
La dirigente di questo liceo, Franca Zappini, ha rilasciato un’intervista al programma Superquark dove spiega quali sono, secondo lei, le ragioni di questo primo posto.
Dopo aver ascoltato l'intervista, potreste dirci quale ritenetete che possa essere il segreto del successo di questo liceo?
mercoledì 3 dicembre 2008
Carramba! Che fortuna
martedì 2 dicembre 2008
Premio Piero Ciampi
Si è tenuta in questi giorni a Livorno la XIV edizione del Premio Piero Ciampi, una manifestazione che ospita vecchi e nuovi cantautori del panorama musicale italiano. Tra i premiati, per il loro legame artistico con Piero Ciampi, Nada e Vinicio Capossela (vedi>>). Il premio internazionale è andato al bassista scozzese Jack Bruce.
Il premio organizzato dall'Associazione Premio Ciampi in collaborazione con il Comune e la Provincia di Livorno e la Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno, pone particolare attenzione agli eredi spirituali di Piero Ciampi, un singolarissimo artista morto prematuramente nel 1980.
Piero Ciampi è riconosciuto dalla critica musicale italiana come uno dei padri della canzone d'autore. Il suo mondo poetico è popolato da vinti, deboli, emarginati: Ciampi fu un poeta maledetto che cantava le oscurità dell'amore, della morte e dell'impossibilità di vivere. Ciampi visse tra l'alcol (ascolta la versione de La Crus), le elemosine e la miseria. La sua vita senza compromessi artistici, fuori da ogni canone, ha prodotto interessanti canzoni intrise da un pensiero esistenzialista antiborghese. La sua voce roca e sporca si formò a Parigi, dove cantò in numerosi locali. Iniziò ad incidere le sue canzoni agli inizi degli anni '60, alternando la musica con lunghi periodi di vagabondaggio in Spagna, Inghilterra ed Irlanda.
Tra i giovani talenti invitati alla XIV edizione del premio Piero Ciampi, fanno spicco: John De Leo (vedi>>), Sara Rados e il chitarrista Daniele Bazzani.
Durante la manifestazione di quest'anno è stato presentato l'album musicale Piero Ciampi, edito e curato da Universal Ricordi, contenente 20 canzoni del cantautore livornese. Un'opera di alto valore culturale e divulgativo che recupera, per il grande pubblico, l'opera ciampiana.
Vi lasciamo con la bellissima versione di Io, te e Maria, una delle più belle canzoni di Piero Ciampi, interpretata da Simone Cristicchi e da Nada.
lunedì 1 dicembre 2008
Becchino (precario) per vocazione
Mi chiamo Pinuccio Lovero, ho 42 anni e nella vita ho sempre avuto un sogno: fare il custode “a livello cimiteriale”. Ho lavorato per anni come marmista di lapidi per rimanere nell’ambiente tombale, in attesa di trovare un posto come becchino. Pensate sia strambo? La realtà è che mi stringe il cuore a vedere tanti morti trascurati. Quando uno va all’altro mondo ha diritto di cure, affetto e rispetto, come se fosse ancora vivo...
In effetti, quelli del paese sarebbero davvero felici se Pinuccio tornasse a fare “il custode a livello cimiteriale", ma lui preferirebbe trovare lavoro in un cimitero più grande, dove non manchino i funerali. Ha anche scritto al programma di Antonella Clerici, ma purtroppo non ha ancora ottenuto una risposta.
Affascinato da questa storia Pippo Mezzapesa, un giovane regista di Bitonto, ha girato Sogno di una morte di mezza estate, selezionato per partecipare fuori concorso alla “Settimana internazionale della critica” in occasione dell'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, dove il film ha ottenuto un grande successo.
Guarda il trailer di questo film:
venerdì 28 novembre 2008
Il vero e il falso

Guardate cosa succedeva con le diecimila lire, quando non uscivano direttamente dalla Zecca!!!
giovedì 27 novembre 2008
Tu vuo' fa' l'italiano...
Come definirlo? Il profeta dell'itagnolo? Può darsi; però ci piace lo stesso. Parliamo di Tonino Carotone, ovviamente, l'autore di Me cago en el amor, uno dei tormentoni più famosi degli ultimi anni.
Carotone ha presentato in questi giorni -dopo alcuni anni di silenzio- il suo ultimo disco, registrato in collaborazione con artisti quali Manu Chao, Gogol Bordello e Bandabardò. Il titolo, of course, in italiano: Ciao Mortali.
Tonino Carotone, al secolo Antonio de la Cuesta, è venuto su in un quartiere popolare di Pamplona ascoltando la radio, guardando la tv e assimilando tutte le melodie degli spettacoli e degli spot televisivi. Ha lavorato per alcuni anni alla guida di un furgoncino e, durante gli spostamenti, ascoltava cassette di cantanti italiani come Mina, Rita Pavone e Celentano...
Imboccata la via artistica, ha scelto il cognome Carotone, in omaggio al grandissimo Renato Carosone, e il look l'ha preso da un altro grande: Fred Buscaglione (vedi>>).
Ha reso, in più occasioni, espliciti omaggi alla canzone italiana, come, ad esempio, nella sua particolarissima versione di Tu vuo’ fa' l'americano.
Congratulazioni Tonino!!
mercoledì 26 novembre 2008
Vino e parole
Gli antichi Romani dicevano: «esistono quattro ragioni per bere vino: l’arrivo di un amico; la sete; l’eccellenza del vino; qualsiasi altra ragione». Mentre un paralogismo medioevale attribuito a un monaco tedesco, non certo astemio, recitava così: "Qui bene bibit bene dormit, qui bene dormit non peccat, qui non peccat vadit in caelum, ergo qui bene bibit vadit in caelum!" (Chi beve bene dorme bene, chi dorme bene non pecca, chi non pecca va in cielo, quindi chi beve bene va in cielo!).
In vino veritas, invece, è un proverbio latino, attribuito a Plinio il Vecchio, dal significato letterale: «nel vino c'è la verità». Il significato di questo proverbio è che quando qualcuno ha bevuto un po’ troppo, può rivelare cose che da sobrio non direbbe mai.
Centinaia sono i detti legati al vino, in ogni periodo storico: tutti testimoniano il legame della “bevanda sacra”, protetta nell’antichità dal dio Bacco con la qualità e i piaceri della vita.
Adesso tocca a voi! Potreste scriverci cosa significano i seguenti proverbi?
- Amicizia stretta dal vino non dura da sera a mattino.
- Il vino rosso fa buon sangue.
- Il vino è buono per chi lo sa bere.
- L’acqua fa male e il vino fa cantare.
- Il vino buono sta nelle botti piccole.
- Pane finché dura, ma il vino a misura.
- Vino non è buono che non rallegra l’uomo.
- Il vino in casa non ubriaca.
- Il vino fa ballare i vecchi.
Conoscete qualche altro proverbio, in italiano o nella vostra lingua, relativo al vino?
martedì 25 novembre 2008
Un minuto di spesa gratis
La catena LIDL ha lanciato un antidoto contro la crisi: “Un minuto di spesa gratis". La ragione ufficiale, però, è stata l'apertura del 500esimo punto vendita in Italia, anche se il comunicato con cui si è indetto il concorso sottolinea che Lidl, da sempre, è in prima linea per fornire una risposta concreta al problema del caro vita con una politica commerciale basata sull'offerta di prodotti e servizi low cost .
Ma, mentre i commerci in Italia sono invasi dalle “promozioni autunnali", il premier si illude, invoca l’ottimismo, e fa fatica ad ammettere che queste iniziative fuori stagione sono legate al crollo dei consumi. Non sarebbe mica vergognoso ammettere che è tutta colpa della crisi?
lunedì 24 novembre 2008
La Maremma toscana
Cari chiodini vicini e lontani, vi annunciamo che stiamo lavorando, in collaborazione con i nostri colleghi delle Eoi di Ciudad Real e di Esplugues del Llobregat, al nuovo numero di Kairòs. Il secondo numero della rivista sarà dedicato ai viaggi in Italia (in special modo ai centri minori e ai posti meno noti).
Come anticipo vi proponiamo di seguirci nella provincia di Grosseto, nella Maremma toscana, in un viaggio per le strade minori, senza fretta. Un viaggio alla ricerca del buon vino e dell'arte, di antichi borghi e di magnifici panorami.
Il tour che vi proponiamo, parte da nord, al confine con la provincia di Pisa, per visitare Montepescali, il Lago dell'Accesa e Massa Marittima.
Montepescali è nota come il Balcone della Maremma. Vale la pena di vedere il Palazzo dei Priori e la Torre dell'Orologio, la chiesa dei SS. Stefano e Lorenzo con gli affreschi del ‘ 300.
Qui siamo nell'Alta Maremma, cuore della Strada del Vino Monteregio, dove si produce il Monteregio rosso e bianco.
Cominciamo a scendere verso sud, alla volta di Sticciano, Roccastrada, Sassofortino, Roccatederighi e Tatti. In questa parte della Maremma si possono ammirare delle splendide chiese.
A Sticciano, si trova la Pieve di S. Mustiola del XII secolo. Gli altri borghi: Roccastrada, Sassofortino, Roccatederighi e Tatti, presentano al viaggiatore il loro passato medioevale ricco di fascino.
Spingendoci ancora un po' più a sud, verso il confine laziale, troveremo Scansano, Montemerano, Pitigliano, Sovana e Sorano.
Scansano si trova nel cuore della Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma; sono i luoghi di produzione del celebre Morellino. Da non perdere lo splendido borgo di Montemerano, non lontano da Saturnia -famosa per le sue terme-, e le tre splendide Città del Tufo: Pitigliano, Sorano e il bellissimo borgo di Sovana.
venerdì 21 novembre 2008
Alla ricerca della pietra filosofale
(William Fettes Douglas, L'alchimista)
Il termine alchimia deriva dall'arabo al-kimiya o al-khimiya (الكيمياء o الخيمياء), dall'articolo al- e la parola greca khymeia (χυμεία) che significa "fondere", "colare insieme". Un'altra etimologia lo collega con il termine cinese kim-iya che significa "succo per fare l'oro". Gli alchimisti furono i precursori degli attuali chimici e perseguivano la pietra filosofale che li avrebbe portati a creare la panacea universale, a conquistare l'onniscienza e a trasmutrare i metalli in oro e argento.
La trasmutazione dei metalli in oro simbolizza un tentativo di arrivare alla perfezione. Gli alchimisti credevano che l’universo stesse tendendo verso uno stato di perfezione e l'oro era considerato la più perfetta delle sostanze, in quanto incorruttibile. Era anche logico pensare che riuscendo a svelare il segreto dell'immutabilità dell'oro si sarebbe ottenuta la chiave per vincere le malattie ed l’invecchiamento. La scienza dell'alchimia ebbe una notevole evoluzione nel tempo, iniziando quasi come un'appendice metallurgico-medicinale della religione, trasformandosi nel misticismo ed alla fine fornendo alcune delle fondamentali conoscenze empiriche nel campo della chimica e della medicina moderne. Il declino dell'alchimia fu causato dalla nascita della scienza moderna con i suoi richiami a rigorose sperimentazioni scientifiche.
Ma l’alchimia non è sparita del tutto, nel corso degli anni è stata uno dei temi letterari preferiti da molti autori come Gabriel García Márquez che in Cent’anni di solitudine racconta le vicende di un alchimista chiamato Melquíades, Paulo Coelho ha intitolato un suo famoso romanzo L’alchimista, anche Umberto Eco parla di questa pseudoscienza ne Il pendolo di Focault e, infine, J.K.Rowling ha intitolato il suo primo libro Harry Potter e la pietra filosofale (vedi).
giovedì 20 novembre 2008
Tempo di calendari


“Il sorriso è su noi stessi e ci impedisce di archiviare ricordi, paure, bisogni e speranze. Ci fa presenti al nostro tempo, al mondo”. Mese dopo mese, le vignette di Vauro ci racconta il tempo in cui viviamo.
mercoledì 19 novembre 2008
L'arte di (non) fare le valigie
I costi del servizio sono elevati: solo l'iscrizione costa 500 dollari. Il costo per ogni viaggio è di circa 100 dollari. Per adesso Flylite lavora solo con viaggiatori in partenza dagli USA ma, visto il successo dell'iniziativa, la ditta sta pensando di aprire a nuovi mercati.