mercoledì 27 febbraio 2019

Leonardo, il genio di tutti i tempi

(foto da internet)

Un genio instancabile, un talento universale, una mente agitata sempre in movimento. È stato artista, architetto, naturalista, stratega militare, ingegnere. Ma più di tutto è stato un osservatore: la natura ha ispirato i suoi progetti fantastici e lo ha spinto costantemente alla ricerca di nuove scoperte, appuntate in una miriade di schizzi e disegni. Nel 500esimo anniversario della sua scomparsa, Leonardo Cinquecento ripercorre, con immagini in 8K, le opere e l'eredità scientifica di Leonardo da Vinci. Il documentario di Francesco Invernizzi - inserito del palinsesto ufficiale del Comune di Milano per le celebrazioni della ricorrenza Milano Leonardo 500 - è il quarto appuntamento della stagione L'arte al cinema, in sala dal 18 al 20 febbraio distribuito da Magnitudo Film con Chili.

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(foto da internet)

Il film si apre con le immagini della Gioconda, quel sorriso enigmatico e misterioso che non ha mai smesso di sollevare domande, ma che viene considerato il punto d'arrivo dell'opera di Leonardo, il riassunto perfetto della sua storia iniziata nel 1452. Da qui parte il viaggio che fa tappa a Firenze, alla bottega di Verrocchio, per spostarsi poi alla corte di Ludovico il Moro, passando dalla pittura alla scienza, dalla tecnica all'architettura. Leonardo Cinquecento ricompone le migliaia di pagine dei Codici Leonardeschi mettendo a confronto l'ingegno e le sue intuizioni con le applicazioni contemporanee del suo immenso lavoro, con il contributo di storici, ingegneri e tecnici.

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A Firenze Leonardo respira le novità del Rinascimento, spiega Paolo Mazzarello, professore di Storia della medicina all'università di Pavia, soffermandosi sulla novità dei suoi disegni: "Parlano, comunicano, ci mettono di fronte alla realtà naturalistica in maniera diretta, è qualcosa di nuovo che nasce nella scienza". Antonio Natali, direttore emerito del museo degli Uffizi, racconta il lavoro alla bottega del Verrocchio. Lo storico dell'arte Claudio Giorgione spiega invece il celebre Uomo vitruviano"È un semplice ed efficace commento a uno dei trattati antichi più studiati, il trattato di architettura di Vitruvio, in cui l'architetto romano mette in relazione le proprorzioni dell'uomo con quelle di un perfetto edificio".

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A Milano, dove si trasferisce nel 1492, Leonardo diventa famoso come pittore di corte ma volendo ampliare il suo raggio d'azione, usa il disegno per fantasticare e progettare fossati, canali, bastioni, strade, macchine da guerra. Tra le mura del castello sforzesco immagina Milano come una città ideale, a misura d'uomo, come spiega l'architetto Stefano Boeri: una città disposta verticalmente in più strati sovrapposti (in alto le residenze, poi la vita civile e più in basso il transito di merci e servizi) ma i suoi progetti rimangono sulla carta perché non ci sono macchine in grado di realizzarli. Molti secoli dopo il traffico è diventato sotterraneo e il sogno di Leonardo si è realizzato. All'alba del ventesimo secolo è stato sodddisfatto anche il bisogno di alzarsi da terra, che lui aveva immaginato attraverso un aliante e la vite aerea.

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(foto da internet)

Per tutta la vita Leonardo non ha mai smesso di cercare in ogni campo di scienza e disciplina: una ricerca "inquieta e insoddisfatta" spiega Massimo Cacciari, descrivendo la mente e il pensiero del genio come una "natura agitata". Il lungo viaggio si chiude lì dove era iniziato, sul volto della Monna Lisa, potente, misteriosa e sensuale: "rappresentazione perfetta della natura, armonia tra uomo e universo, una sete di sapere mai sazia e che mai dovrà esserlo".

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