lunedì 28 gennaio 2019

La cattedrale di sale


(foto da internet)

Realmonte è un piccolo centro abitato della provincia di AgrigentoIl suo territorio presenta aspetti paesaggistici forti e mutevoli per caratteri orografici e tipo di vegetazione.
La fascia costiera è abbastanza omogenea, ma, nello stesso tempo, è cromaticamente molto varia, in quanto, procedendo da est verso ovest, la colorazione della costa assume toni che vanno dal bianco, al grigio-azzurro, al rossiccio, con il variare del tipo di roccia. 
La località è nota soprattutto per un elemento di notevole interesse paesaggistico: la cosiddetta Scala dei Turchi (vedi>>), uno sperone di marna bianca prominente sul mare, le cui falde digradanti a strato conferiscono un aspetto molto suggestivo dai forti contrasti cromatici: l'azzurro del mare e del cielo contrapposto al bianco accecante della roccia.


(foto da internet)

La forma che questo monumento della natura assume è quella di una scalinata, dove, secondo la leggenda, durante le invasioni moresche che imperversarono nel '500 i turchi (così erroneamente chiamati), approdassero nel territorio dell'odierna Realmonte. Le invasioni delle coste siciliane furono molto favorite per contrastare i sovrani cattolici ed incutere terrore nelle popolazioni rivierasche nel tentativo di facilitare una possibile invasione in massa con la conquista dei territori cristiani. La grande sconfitta della flotta turca nella Battaglia di Lepanto fu determinante per lo spegnersi delle incursioni rivierasche corsare. 
Un altro elemento di interesse in questa zona è la Torre di Monterosso, una torre del XVI secolo pressoché intatta, ubicata sul medesimo promontorio con una posizione panoramica eccezionale.
L'attuale cittadina di Realmonte nacque grazie ai Monreale, Duchi di Castrofilippo, che acquistarono, nel 1681, il feudo dai Marchesi Suriano di Ramursura, e vi trasferirono 250 persone.



(foto da internet)

Realmonte è anche nota per un monumento unico nel suo genere: la cosiddetta Cattedrale di sale (vedi>>). Infatti, nell’area appena fuori dal centro abitato, si trova una miniera di salgemma particolarmente antica, risalente a sei milioni di anni fa! Oggi resta una delle maggiori fonti di estrazione locale, gestita da una azienda che è nota nel settore per la produzione di sale. Questo luogo può essere visitato e si permette ai turisti, grazie a un bus navetta che passa tra gallerie che i minatori scavavano, di arrivare fino al suo cuore. 
La struttura fu realizzata proprio lavorando il sale: ha una larghezza di 20 metri, è alta 8 e lunga 100 ed ha un'acustica eccezionale. Viene anche utilizzata ogni anno il 4 dicembre, per la messa di Santa Barbara, protettrice dei minatori. 





(foto da internet)

Sempre col sale,  sono scolpite diverse rarità come i bassorilievi che raffigurano Santa Barbara, la Sacra Famiglia e Gesù Crocifisso
Per le visite è necessaria la prenotazione, dato che non possono accedervi più di 30 persone accompagnate e dotate dell’attrezzatura di sicurezza necessaria per gli ambienti sotterranei. 

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