(foto da internet)
Alessandro (Alex) Zanardi è un pilota automobilistico e maglia azzurra nell’handbyke paralimpico. Sin da piccolo manifestò la passione per i motori e dopo una carriera di successo nel mondo delle auto da corsa, perse entrambe le gambe nella gara di Lausitzring, in Germania, nel 2001, in cui la sua vettura, probabilmente per la presenza di acqua e olio in pista, fece un testacoda e venne investita dal pilota Alex Tagliani. Nell’impatto l'auto di Tagliani colpì perpendicolarmente il bolide di Zanardi all’altezza del muso, spezzandolo in due.
Lo schianto gli provocò l'amputazione di entrambi gli arti inferiori e rischiò di morire dissanguato. Dopo sei settimane di ricovero, e una quindicina di operazioni subite, Zanardi lasciò l’ospedale per cominciare il processo di riabilitazione.
Dopo l’incidente iniziò a partecipare a varie manifestazioni per atleti disabili e intraprese una nuova carriera sportiva nel paraciclismo, nella specialità di handbike. Vanta ben 8 titoli mondiali e alle Paralimpiadi di Londra del 2012 conquistò 2 medaglie d’oro e una d’argento nella staffetta a squadre miste.
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Ai Mondiali di Nottwill del 2015, in Svizzera, Zanardi salì sul primo gradino del podio in tutte le gare a cui prese parte: nella crono, nella prova in linea e nella staffetta.
Nel 2016, vinse la Maratona di Roma, aggiudicandosi la gara nella categoria handbikes con il tempo record di 1:09’15”.
È stato ed è tutt'ora un esempio di volontà. Ha affermato che "la vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi addolcire devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente". L'anno scorso, a 52 anni, decise di ritornare in pista, in una competizione di livello mondiale: Zanardi corse a Misano, nell'unica tappa italiana del DTM in programma nell'agosto scorso con una BMW M4 DTM adattata alle sue esigenze.
(foto da internet)
Il prossimo 26 gennaio, prenderà parte alla 24 ore di Daytona accanto a grandi piloti quali Fernando Alonso, Juan Pablo Montoya e Rubens Barrichello.
Zanardi è davvero un personaggio straordinario e popolare, sia in Italia che all'estero. La sua vita e il suo esempio, la sua grande umanità e il forte ottimismo, ispirano forza a milioni di persone.
A lui è dedicata la stupenda canzone T'insegnerò a volare (vedi>>) scritta da Roberto Vecchioni (cantata a duo con Francesco Guccini), inclusa nell'album L'infinito, l'ultimo lavoro del cantautore milanese.
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