(foto da internet)
Ma a Roma, dietro Villa Borghese, nella Galleria Nazionale d'arte Moderna, c'è un'opera intitolata Primo piano labbra, di Pino Pascali, del 1965, una tela smaltata tensionata su struttura lignea di cm 165 x 165 x 30 (vedi foto seguente), che forma parte della serie Pezzi di donna presentati alla prima personale presso La Tartaruga di Roma
nel gennaio 1965, e che sembra prendere spunto dalle labbra rosse volanti di
Man Ray e dalle strette inquadrature del cinema.
(foto da internet)
Lo stesso autore dipinse, nel 1964, l'opera intitolata Labbra rosse (omaggio a Billie Holiday), una tela dipinta a smalto su centine di legno, cm160 x 160 x 21 (vedi foto seguente), conservata presso la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Artista eclettico, Pascali fu scultore, scenografo e
performer. Nelle sue opere riunì le radici della cultura mediterranea (i
campi, il mare, la terra e gli animali) con la dimensione ludica dell'arte: un
ciclo di opere è dedicato alle armi, veri e propri giocattoli realizzati con
materiali di recupero (metalli, paglia, corde) e molti suoi lavori ripropongono
le icone e i feticci della cultura di massa.
(foto da internet)
È ritenuto uno dei più importanti esponenti dell'arte
povera, insieme a Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Mario Merz, Eliseo
Mattiacci, Sergio Lombardo e Cesare Tacchi.
Per finire, ecco a voi i modi dire con il termine labbra (leggi>>).
Per finire, ecco a voi i modi dire con il termine labbra (leggi>>).
Nessun commento:
Posta un commento