mercoledì 4 novembre 2015

Cerimonia di chiusura Expo 2015

(foto da internet)
"Una grande prova di civiltà", con queste parole il Commissario del Governo Italiano per la Expo 2015 ha commentato i risultati dell'esposizione universale milanese, dedicata al tema "Nutrire il pianeta energia per la vita". La Esposizione, che si è chiusa lo scorso 31 Ottobre, è rimasta  aperta per sei mesi -184 giorni, per essere precisi-, durante i quali ha avuto più di 21 milioni di visitatori, superando l'obiettivo minimo di 20 milioni, fissato dal commissario unico di Expo, Giuseppe Sala. 

expo-2015
(foto da internet)
Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, ha commentato la chiusura dicendo.“Molti ci suggerirono di non mettere la faccia su Expo perché sarebbe stato un fallimento. Questo governo ha invece ci creduto fortemente e oggi possiamo dire che è stato un successo di cui siamo orgogliosi ma che non era scontato pochi mesi fa”.  E di “sfida vinta dall’Italia unita in un impegno comune” ha parlato, durante la cerimonia di chiusura, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale, prima di dichiarare ufficialmente concluso l’evento, ha detto di confidare “in una scelta saggia riguardo all’utilizzo futuro dell’area”, una scelta “che andrà a beneficio di Milano, della Lombardia e dell’intero Paese”. “La nostra responsabilità si proietta sul futuro dei progetti avviati con l’Esposizione universale – ha detto il capo dello Stato –. Dare continuità a questo impegno, e a questo successo, non è soltanto un dovere morale.

(foto da internet)
Il maggiore successo dell’Expo, e dunque il lascito dell’Expo, secondo il capo dello Stato, “sta nell’aver cercato di definire il cibo e l’alimentazione come lingua comune dei popoli.Lingua comune non vuol dire omologazione. Al contrario, è espressione di dialogo e di valorizzazione delle biodiversità, manifesta conoscenza e rispetto delle culture e delle loro radici, è scoperta di valori e interessi convergenti in nome dell’uomo. Rappresenta l’antidoto alla nuova Babele e alle esclusioni che la società globale può generare se non viene governata”. LaCarta di Milano, ha sostenuto poi il presidente, “è un documento di grande rilievo, che ha affermato il diritto al cibo e all’acqua come parte essenziale di un più ampio diritto alla vita, e dal quale d’ora in avanti non si potrà prescindere nel valutare l’applicazione di diritti umani universali”.

(foto da internet)
Per il presidente della camera di commercio di Milano e della Confcommercio milanese, Expo 2015 “ha ridato all’Italia e a Milano un ruolo centrale a livello globale”.
(foto da internet)
Ma la domanda che ci si pone adesso è: Finta Expo, cosa ne sarà dei padiglioni? Alcuni dovranno essere abbattuti, attenendosi alle regole di sostenibilità, secondo cui l'80% dei materiali con cui sono stati costruiti dovrà essere riciclato dopo l'Esposizione. Probabilmente non sarà così per il padiglione belga che è già stato in vendita per un milione di euro. Già nel 2010 il belgio, infatti aveva venduto il propio padiglione dell'esposizione di Shangai per 6 milioni di euro a un uomo d'affari cinese. 

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