lunedì 15 aprile 2013

Polpette (di saggezza linguistica XVIII)




  • (foto da internet)

  • La polpetta di quest'oggi è (quasi doppia): parliamo, infatti, delle locuzioni cacciarsi in un ginepraio ed essere un ginepraio. 
  • Il ginepro è il nome generico di molte specie di arbusti della famiglia delle Cupressacee diffuse nelle regioni fredde e temperate di tutto il mondo. Quasi tutte le specie hanno rami assai intricati e foglie pungenti che formano una massa confusa; da qui, dunque, la locuzione cacciarsi in un ginepraio, che rende bene l'idea di qualcuno che si è cacciato in una situazione problematica, intricata, difficile, da cui si rischia di uscire con fatica e magari con qualche danno.
  • L'altra locuzione che vi proponiamo è essere in un ginepraio che, anch'essa, esprime il fatto di trovarsi in una situazione complicata, molto confusa e intricata.
  • Quando si utilizza per far riferimento ad uno scritto o a un lavoro, ad esempio, ha valore di  cosa indecifrabile e/o farraginosa.

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