mercoledì 5 ottobre 2011

Una storia lunga 25 anni

(foto da internet)




Chissà se mentre sfrecciava sulla Vespa di Gregory Peck tra le strade della città eterna per il film di William Wyler che le avrebbe dato tanta popolarità (e un Oscar) Audrey Hepburn sapeva dentro di se che Roma sarebbe diventata la sua seconda casa.
Nata in Belgio, cresciuta in Olanda, trasferita prima a Londra e poi negli Stati Uniti, la Hepburn aveva trovato in Italia un porto sicuro. Quando l'attrice si cominciò ad allontanare dai riflettori, Roma, forse anche grazie alla sua indolenza, le permise di godere tranquillamente dei suoi tempi e dei suoi spazi.



(foto da internet)



In occasione del 50° anniversario di Colazione da Tiffany di Blake Edwards, che torna sul grande schermo restaurata, e in contemporanea con il Festival Internazionale del Film di Roma, per la prima volta la capitale celebra Audrey Hepburn con una mostra-omaggio per celebrare i i 25 anni vissuti dall'attrice nella città eterna: "Audrey a Roma. Esterno giorno" al Museo dell'Ara Pacis, dal 26 ottobre al 4 dicembre 2011. L'assessore capitolino alla Cultura e al Centro Storico Dino Gasperini che ha presentato la mostra ha detto: «Appassionata visitatrice, frequentatrice di salotti, madre di famiglia la Hepburn ha goduto la città nella sua dimensione di persona ed era giusto quindi che finalmente Roma a quella grande persona prima ancora che grande diva dedicasse il suo omaggio». In 25 anni Audrey ha condiviso con Roma momenti cruciali della sua carriera artistica, da Vacanze romane e Guerra e pace a La storia di una monaca e nella capitale ha vissuto molti anni di vita familiare, a stretto contatto con la città e con i suoi abitanti.






La mostra è curata dal secondo figlio di Audrey Hepburn, Luca Dotti. Una selezione di scatti inediti, quasi rubati ripercorreranno il personale ricordo del rapporto tra l'attrice e Roma. Un video esclusivo rivelerà momenti della vita privata lontana dalle scene. Le immagini della mostra saranno accompagnate da alcuni abiti e accessori da Givenchy a Valentino, insieme ai tanti abiti che rappresentano il modo di vestire di quel periodo e gli abiti indossati dalla Hepburn nella vita di tutti i giorni.


(foto da internet)






I tre percorsi tematici percorrono il «Lavoro sul set» trenta film di cui tre a Roma: Vacanze romane di William Wyler consacrò l'attrice alla fama mondiale e fece della Vespa un simbolo per il mondo intero. Guerra e pace di King Vidor è ancora oggi considerato come uno dei più grandi kolossal storici, e l'attrice recitò con il marito Mel Ferrer nel suo primo film a colori. La storia di una monaca di Fred Zinnemann osannato da critici e pubblico, regalò alla Hepburn il suo ruolo prediletto.
La sezione «Sotto i riflettori» presenta le prime, le serate di gala, le premiazioni ufficiali. Mentre «Lontano dalle scene» è il percorso che riguarda l'attrice nel suo ruolo di mamma e moglie, una volta abbandonato quasi del tutto il cinema, dimostrando che si può essere una grande star anche solo passeggiando per strada, portando a spasso il cane, facendo la spesa, comprando il giornale a braccetto con il marito, per mano ai figli, dal fioraio o facendo shopping.







Un tributo alla grande star nella "sua" Roma che servirà a raccogliere fondi per il progetto di lotta alla malnutrizione infantile sostenuto dal Club Amici di Audrey per UNICEF, a cui la stessa Audrey ha dedicato una parte importantissima della sua vita in qualità di Ambasciatrice di buona volontà. L'integrazione nel prezzo del biglietto, infatti, sarà interamente devoluta in beneficenza all'UNICEF.

1 commento:

Bibiana ha detto...

Grandissima attrice, e bellissimo post. Grazie Gianpiero.