lunedì 10 ottobre 2011

Italy, love it or leave it


(foto da internet)

Il gioco di parole del titolo è anche un documentario "Italy, love it or leave it", appunto, che racconta il nostro paese. La questione è abbastanza chiara: vale ancora la pena restare a vivere in Italia? Domanda metafisica on the road che, attraverso un viaggio a bordo di una Fiat Cinquecento rosso fiammante, due giovani registi italiani si pongono per cercare di capire se è meglio fare le valige o rimanere.
Gustav Hofer, altoatesino, e Luca Ragazzi, romano, si sono dati giusto sei mesi di tempo per deciderlo e nel documentario hanno attraversato l’Italia in macchina, per scoprire se valesse la pena lasciare Roma, dove vivono insieme da 12 anni, per trasferirsi a Berlino.
Il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti al Milano Film Festival e sarà presente al festival di Rio de Janeiro. Il trailer su YouTube e Vimeo, in due settimane, è stato visto oltre 25mila volte.


“Questo paese è un gerontocomio”, affermano i due amici registi. E rincarano la dose: “negli ultimi tre anni abbiamo visto tanti nostri amici lasciare l’Italia. Alcuni sono andati a Londra, altri in Nuova Zelanda e Germania. Per questo abbiamo voluto raccontare l’Italia che normalmente non viene rappresentata. Né al Tg1 né nelle fiction”.

Luca e Gustav, iniziano il loro viaggio alla Fiat di Settimo Torinese, con gli operai che vivono con mille euro al mese. Poi incontrano gli ex dipendenti, oggi disoccupati e in cassa integrazione della Bialetti, che ha deciso di delocalizzare tutta la produzione in Romania.
Con Carlo Petrini di SlowFood smontano il luogo comune della cucina italiana, e scendono fino a Rosarno per documentare le condizioni di sfruttamento in cui versano gli immigrati. Eppure a questi squarci drammatici fanno da contraltare gli imprenditori che lottano in Calabria e sfidano la ‘ndrangheta, la società civile che denuncia l’abusivismo edilizio ed è impegnata nell’antimafia. E oltre a questi segnali di reazione, i due registi intravedono negli avvenimenti politici degli ultimi mesi la volontà degli italiani di voltar pagina.




(foto da internet)

Vivere in Italia oggi non è facile secondo i due giovani registi, ma il cambiamento, secondo loro, è alle porte. E per averlo bisogna reagire: “Quello che i giovani devono fare è smettere di sottostare alle cattive abitudini imposte da chi vuole ancora rimanere al comando. Bisogna dire no al lavoro gratuito, rifiutarsi di firmare a nome di un professore un articolo scritto di proprio pugno. Basta farsi fottere da questa classe di vecchi al potere”. Messaggio per i trentenni: visto che dal basso le cose stanno cambiando, “non lasciate il paese o il vostro posto ve lo occuperà chi volete combattere”.
Meditate, gente, meditate.

1 commento:

Hipper ha detto...

Sono felice di trovare il suo blog perche posso imparare tanto qui.
Buona giornata :D