venerdì 28 novembre 2008

Il vero e il falso

(foto da internet)

Nata come strumento di pagamento, la «moneta» in senso lato, è da sempre oggetto di falsificazione. La storia dei falsari è lunga 2000 anni: è iniziata nell'antica Roma repubblicana con la contraffazione di denari d'argento e non è mai finita, neanche con l'avvento delle banconote e fino a quella che più genericamente viene definita come «moneta elettronica».
Il grande business dell'industria criminale attuale è proprio la falsificazione degli euro e la clonazione delle carte di credito.
Tra monete di età antica e moderna arriva, a Roma, la mostra «Il vero e il falso», presentata dalla Guardia di Finanza, all'interno del museo storico delle Fiamme Gialle, dal 26 novembre al 20 gennaio 2009. L’esposizione guida i visitatori tra esemplari di collezioni reali, come quella di epoca medioevale appartenuta a Vittorio Emanuele III, o le banconote emesse dalla Banca d'Italia dal 1861 a oggi.

(foto da internet)

Un'efficienza organizzativa straordinaria quella dei falsari che parte dalla creazione della carta filigranata e arriva alla stampa e che solo in questa sede espositiva si può ammirare, confrontando i fasi agli originali, vista l'accuratezza tecnica con cui viene contraffatto il denaro. Che, una volta in circolazione, comporta in Europa 100 milioni di transazioni fraudolente presso 500mila esercizi commerciali.
Oggigiorno i più "taroccati" sono i 20 euro, che costituiscono il 38,78 % dei biglietti falsificati al meno nel primo semestre dell’anno in corso. Fra le monete, invece, il primato è dei pezzi da 2 euro: sono il 90 % degli esemplari metallici contraffatti. Seguono in graduatoria i tagli da 100 e da 50.

Guardate cosa succedeva con le diecimila lire, quando non uscivano direttamente dalla Zecca!!!

2 commenti:

Lluna ha detto...

Una mostra assai interessante. Non so come alcune persone possono falsificare il denaro con tanta perfezione. Sono autentici maestri.

Amparo Santaúrsula

Anonimo ha detto...

Mitici Peppino De Filippo e Totò!!!