Nata come strumento di pagamento, la «moneta» in senso lato, è da sempre oggetto di falsificazione. La storia dei falsari è lunga 2000 anni: è iniziata nell'antica Roma repubblicana con la contraffazione di denari d'argento e non è mai finita, neanche con l'avvento delle banconote e fino a quella che più genericamente viene definita come «moneta elettronica».
Il grande business dell'industria criminale attuale è proprio la falsificazione degli euro e la clonazione delle carte di credito.
Tra monete di età antica e moderna arriva, a Roma, la mostra «Il vero e il falso», presentata dalla Guardia di Finanza, all'interno del museo storico delle Fiamme Gialle, dal 26 novembre al 20 gennaio 2009. L’esposizione guida i visitatori tra esemplari di collezioni reali, come quella di epoca medioevale appartenuta a Vittorio Emanuele III, o le banconote emesse dalla Banca d'Italia dal 1861 a oggi.
(foto da internet)
Un'efficienza organizzativa straordinaria quella dei falsari che parte dalla creazione della carta filigranata e arriva alla stampa e che solo in questa sede espositiva si può ammirare, confrontando i fasi agli originali, vista l'accuratezza tecnica con cui viene contraffatto il denaro. Che, una volta in circolazione, comporta in Europa 100 milioni di transazioni fraudolente presso 500mila esercizi commerciali.
Oggigiorno i più "taroccati" sono i 20 euro, che costituiscono il 38,78 % dei biglietti falsificati al meno nel primo semestre dell’anno in corso. Fra le monete, invece, il primato è dei pezzi da 2 euro: sono il 90 % degli esemplari metallici contraffatti. Seguono in graduatoria i tagli da 100 e da 50.
Guardate cosa succedeva con le diecimila lire, quando non uscivano direttamente dalla Zecca!!!
2 commenti:
Una mostra assai interessante. Non so come alcune persone possono falsificare il denaro con tanta perfezione. Sono autentici maestri.
Amparo Santaúrsula
Mitici Peppino De Filippo e Totò!!!
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