giovedì 23 ottobre 2008

Esiste il "paese dei balocchi"?

Nel bel mezzo della campagna c’è un quartiere tutto colorato, le pareti delle case sono fiorite, le finestre rotonde come oblò e i lampioni sembrano alberi.

Ma chi può aver ideato un rione del genere? Gli “architetti” sono stati 700 bambini delle scuole materne di Correggio e Rio Saliceto - due comuni in provincia di Reggio Emilia che hanno disegnato un posto su misura per loro. La storia di Coriandoline, così si chiama il paese, inizia nel 1995, con un gruppo di pedagogisti ed insegnanti delle scuole materne che chiedono ai loro allievi: “Com’è la vostra casa ideale?” Per avere un’idea più precisa danno ai bambini delle casette di cartone affinché possano decorarle a loro piacimento. Il risultato? Fiori sul tetto e forchette sulle mura per pungere i cattivi, muri trasparenti per guardare cosa succede fuori, scivoli al posto delle scale, cassette della posta rotonde, strade serpente e uccelli lampione... Non c'è una casa uguale all'altra, sono tutte di forme e colori diversi, sparse su un prato come una manciata di coriandoli.

Il lavoro è partito nel 1995 dalla convinzione che le abitazioni oggi non rispondono alle esigenze delle famiglie e non tengono in nessuna considerazione le esigenze dei più piccoli. Dopo quattro anni di riflessioni, ricerca, laboratori e mostre, è stato pubblicato il Manifesto delle esigenze abitative dei bambini, in cui hanno trovato spazio le indicazioni dei bambini: emozioni, idee e stati d'animo, non classificabili attraverso normative tecniche.

Ne è scaturito un decalogo con le caratteristiche che i bambini richiedevano a una casa: trasparente, dura fuori, tranquilla, giocosa, morbida dentro, decorata, intima, grande, bambina, magica.

La sfida di costruire queste case è stata accettata, e insieme ad Andria hanno lavorato - oltre ai bambini, alle maestre e alle pedagogiste - architetti, paesaggisti, ingegneri, artigiani, scrittori, musicisti, università e l'artista Emanuele Luzzati.

Nel 2001 è stato presentato il progetto di massima, che ha vinto il prestigioso premio Peggy Guggenheim, per la scommessa poetica di leggere il mondo quotidiano attraverso gli occhi dei bambini e per aver valorizzato, nella concretezza del fare casa, sogni e progetti d'una migliore qualità della vita.

Alla fine il sogno si è avverato ed il Quartiere Coriandoli è stato inaugurato lo scorso 16 settembre a Correggio. Il risultato è "favoloso". Guardate pure...

E il vostro "paese dei balocchi", come sarebbe?




6 commenti:

Anonimo ha detto...

E' bello ma un po' infantile.

Anonimo ha detto...

Bello!

Lluna ha detto...

Il mio paese dei balocchi sarebbe un paese dove non esistesse l'inquinamento, il terrorismo, la violenza, e tutti quelle cose che disturbano la vita diaria dei cittadini.
Per me un luogo perfetto sarebbe quello pieno di salute, pace, felicità, libertà, allegria,comprensione, tolleranza... ma penso che sia assai difficile.

Amparo Santaúrsula

Pilar ha detto...

Bellissima iniziativa.
Già sapevo sono come una bambina, la mia casa è anche piena di luce e di colori, con delle sorprese nel giardino per quelli che vogliono scoprirle...

Anche è molto bello il paese che Amparo ha immaginato, per me sarebbe nella natura con un fiume, alberi, fiori delle montagne e la gente con un bel sorriso in faccia e molto creativa...

Anonimo ha detto...

Un paese così ma nella montagna.

Pepe

Anonimo ha detto...

il mio paese dei balocchi... lontano da qui e vicino vicino a te ...
Complimenti per il vostro blog!