Adriano Celentano, moderno profeta nazionale, irrompe su Internet con un video ambientalista, intitolato Sognando Chernobyl, che ripropone con forza e toni apocalittici temi a lui cari.
Il Molleggiato (così chiamato, per il suo dinoccolato modo di muovere le gambe mentre canta) ha scelto la rete per lanciare il primo dei due inediti del suo ultimo album in uscita il 28 novembre. Un best bi-tematico composto da un cd che raccoglie alcune delle sue più belle canzoni d'amore, e un altro con alcuni tra i brani più importanti che trattano temi sociali.
Le immagini del video - disastri ambientali, centrali nucleari, fiamme e incendi devastanti, gente che corre nelle strade per sfuggire a un'imminente fine del mondo - scorrono su musica e testo scritti da Celentano: un brano duro e volutamente difficile, anche nella sua forma musicale.
Il video, prodotto dal Clan Celentano, parte con le immagini di un sole coperto da minacciose nubi nere, sulle quali si staglia la figura di una sorta di Messia in cammino verso un immaginario orizzonte. Il testo è a metà tra un allarme e una preghiera, che confluisce in un ritornello dai toni poco rassicuranti: «Tutti quanti insieme salteremo in aria bum!».
Sullo sfondo di panorami desolati marciano, inquadrati, file di uomini che si muovono verso un futuro senza via d'uscite. Il mondo collasserà a causa dell'energia atomica e per «l'inevitabile scioglimento dei ghiacci»; luoghi come Venezia, città fantasma nel video, spariranno; il cancro sarà «portato nelle case dei cittadini».
L'ennesimo messaggio di Celentano è forte ed esplicito. Difficile sapere se servirà. Forse dovrebbe essere mostrato ai partecipanti dei prossimi vertici politici, europei e mondiali, nei quali si stabiliranno le tappe effettive della riduzioni delle emissioni nocive!
Dal video traspare tutta la preoccupazione di Celentano rispetto a una generalizzata mancanza di saggezza da parte di chi ha in mano i destini del mondo, perciò cita quindi il più grande disastro nucleare della storia, quello di Chernobyl, i cui figli sono «già sparsi per tutto il mondo».
La particolare durata di questo mini video-clip, di due minuti circa, è stata la scelta de Il ragazzo della via Gluck per non influenzare attraverso le immagini chi ascolterà il brano, che nella sua versione integrale è una suite di oltre dieci minuti.
4 commenti:
Il clip è forte. La canzone non tanto.
Celentano è bravo ma questa canzone non mi piace molto.
Un bel video. Mi è piaciuto molto, le immagini sono impressionanti e la canzone è anche bella.
A proposito! Non sapevo che Celentano avesse questa abilità con le gambe.
Amparo Santaúrsula
Anche io sono d'accordo. La canzone non è molto bella. Il clip sí.
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