A casa Carofiglio la letteratura è una passione comune a tutti: Gianrico, magistrato, che ha iniziato a scrivere quasi per gioco ed ha venduto oltre due milioni di copie dei suoi romanzi; Francesco, architetto, regista, illustratore, attore e sceneggiatore ha appena pubblicato il suo secondo romanzo L’estate del cane nero; Nicola, il padre, ingegnere, ha scritto dei racconti ancora inediti, che forse presto troveremo in libreria; Enza, la madre, ex-insegnante di lettere, è già al suo terzo romanzo: Quella mattina a Noto, libro di memorie in cui narra la “sua Sicilia”:
Sono nata in Sicilia e anche se ho vissuto in quella terra meravigliosa per troppo poco tempo, da giovanissima, quegli odori e quella atmosfera mi sono rimasti nel cuore. Tanto che ci sono voluta tornare da sola, cercando di rivedere tutto con gli occhi di mia madre. Così è nato il mio ultimo libro, che parte dalla realtà, arricchendosi poi di elementi di fantasia. Come capita spesso, d’altronde. Ho sempre amato scrivere e ho sempre cercato di trasmettere anche il gusto della lettura sia ai miei alunni sia ai miei figli. Penso di esserci riuscita, perché molti miei studenti mi cercano e mi ringraziano ancora.
L’autrice, voce narrante, ritorna dopo anni nella natia Noto e là intreccia un profondo dialogo con tre donne che nella sua vita sono state determinanti: la madre Ituzza, la nonna Lidduzza, la bisnonna (mai conosciuta) Mariannina, tre figure femminili
Dulcis in fundo, Gianrico Carofiglio chiude con una bellissima finzione il racconto della madre.
5 commenti:
Quando vengono tutti a Valencia?
Ho finito tre giorni fa di leggere "Ad occhi chiusi" mi è piaciuto il modo di scrivere di Gianrico. Ho ascoltato l'intervista che ho trovato nella sua web, anche mi piace come parla.
Tempo fa ho saputo che la sua mamma scriveva per un post del blog d'Ina
http://dirindina.blogspot.com/2008/02/ragionevoli-dubbi.html
nel che racconta un curios aneddoto.
Carini saluti
Ciao Cristina sono Ana Gutierrez e penso che mi piacerebbe molto questo libro di Gianrico. Quando ho letto il tuo articolo ho avuto voglia di cominciare a leggere-lo.
Credo che la esposizione che tu hai fatto può essere la colpevole, non credi?
I libri di Gianrico mi sono piaciuti molto e ho pure sentito parlare molto bene di quello del fratello, L'estate del cane nero. Da quello che ci raccontante del libro della madre, pare sia anche una bella storia. Spero riuscire a leggere sia quello del fratello che quello della madre.
Ciao Ana, mi fa piacere che dopo aver visto il post ti sia venuta voglia di leggere il libro. Spero tanto che ti piaccia l'opera della madre del padre di Guerrieri.
Maria Jesús, spero che tu ci scriva se ti sono piaciuti i due libri che hai intenzione di leggere.
Un caro saluto a tutte e due.
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