(foto da internet)
Ma come ha fatto a raggiungere il primo posto? Lo racconta lei stessa:
Al concorso sono ammessi i finalisti regionali selezionati in tutt’Italia. I semifinalisti nazionali erano 16, me compresa.
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Le semifinali comprendono anche un questionario: 30 domande in 30 minuti sullo scibile degustatorio. Poi, degustazione di tre vini alla cieca, senza vedere la bottiglia. Poi, abbinamento di cibi (guarda video >>) e vini e stappatura dello spumante.
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Alla finale ci siamo arrivati in 3. E lì è stato difficile: ancora degustazioni, e anche la prova che tutti i profani chiedono agli appassionati: quella di assaggiare un vino alla cieca e di riconoscerlo. Ne ho indovinati due su tre. Poi, abbiamo dovuto leggere una carta dei vini con degli errori da scoprire e da correggere. Quindi abbinare vini italiani e spagnoli a un menù completo, e simulare l’accoglienza di un cliente in lingua inglese (guarda video >>).
5 commenti:
una buona notizia: questo mondo sempre ha stato dominato per gli uomini ma credo che le donne possiamo fare molto bene questo lavoro.
Be', pensate che Carme Ruscalleda è la unica chef che ha 3 stelle michelin in Spagna!
Mamma mia!, quante cose sa questa donna sul vino. Non sapevo che le persone che partecipano in questo concorso facessero tante prove.
L'ultimo che le manca a questa donna è che le dicano "LA migliore sommelier"
Ciao
Alberto
Brava Nicoletta!L'impegno che ti ha contraddistinto nel trofeo Berlucchi è uno stimolo per persone come me da poco entrate nella grande famiglia AIS ad andare avanti. Grazie.
Arturo.(Torca)
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