Oggi, 22 dicembre, i nostri pensieri andranno ai bambini del colegio San Ildefonso e tutti spereremo che verrà cantato il numero di cui noi siamo possessori e che abbiamo conservato in un posto sicuro.
Chi non sogna di essere finalmente il vincitore della lotteria di Natale, e poter esaudire tutti i desideri che, il più delle volte, sono solo sogni proibiti???
In Italia, invece, la lotteria è abbinata a un programma televisivo.
Negli anni ’60 ’70 ogni sabato sera, da Ottobre, alle 21.15, la RAI offriva ai telespettatori dell'epoca un appuntamento improrogabile: Canzonissima (vi proponiamo la sigla del 1969, Quelli belli come noi, cantata dalle gemelle Kessler) .
Chi non sogna di essere finalmente il vincitore della lotteria di Natale, e poter esaudire tutti i desideri che, il più delle volte, sono solo sogni proibiti???
In Italia, invece, la lotteria è abbinata a un programma televisivo.
Negli anni ’60 ’70 ogni sabato sera, da Ottobre, alle 21.15, la RAI offriva ai telespettatori dell'epoca un appuntamento improrogabile: Canzonissima (vi proponiamo la sigla del 1969, Quelli belli come noi, cantata dalle gemelle Kessler) .
Era questa la trasmissione televisiva che scandiva in maniera inequivocabile l' avvicinarsi delle festività natalizie. E, soprattutto, oltre al solito spettacolo di comici e soubrette, il programma presentava una gara di canzoni abbinata alla Lotteria di Capodanno, poi ribattezzata “Lotteria Italia”.
Alla gara canora era associato il meccanismo di assegnazione ed estrazione dei biglietti e, di conseguenza, i sogni di milioni di italiani. Tale meccanismo era abbastanza semplice: l'acquisto del biglietto dava diritto anche ad una cartolina su cui si poteva indicare il nome del cantante a cui si voleva dare la preferenza. Il biglietto concorreva al premio finale mentre la cartolina concorreva all'estrazione dei premi settimanali e alla definizione della classifica finale dei cantanti.
Le canzoni vincitrici risuonavano nell’aria come in seguito lo faranno quelle del Festival di Sanremo, e saranno la colonna sonora di quegli anni, come Scende la pioggia di Gianni Morandi (1968) o Vent’anni di Massimo Ranieri (1970).
Con l'edizione del 1973, però, Canzonissima imboccò il viale del tramonto: la musica leggera italiana stava prendendo una strada completamente diversa da quella dei cantanti che calcavano il palcoscenico del Teatro delle Vittorie. I cantautori cominciavano ad avere sempre più successo e i complessi, sulla scia di quelli inglesi ed americani, riscuotevano seguiti sempre più grossi fra i giovani.
Le canzoni vincitrici risuonavano nell’aria come in seguito lo faranno quelle del Festival di Sanremo, e saranno la colonna sonora di quegli anni, come Scende la pioggia di Gianni Morandi (1968) o Vent’anni di Massimo Ranieri (1970).
Con l'edizione del 1973, però, Canzonissima imboccò il viale del tramonto: la musica leggera italiana stava prendendo una strada completamente diversa da quella dei cantanti che calcavano il palcoscenico del Teatro delle Vittorie. I cantautori cominciavano ad avere sempre più successo e i complessi, sulla scia di quelli inglesi ed americani, riscuotevano seguiti sempre più grossi fra i giovani.
Nonostante i successi delle sigle di apertura, La felicità tà tà, di Raffaella Carrà, e di chiusura, E la vita la vita, di Cochi e Renato, l’ultima edizione di Canzonissima, quella del 1974, fu un vero e proprio flop, un fiasco.
In realtà, il successo di pubblico diminuì enormemente e la Rai, consapevole del cambiamento dei gusti del pubblico, spostò la trasmissione legata alla Lotteria alla domenica pomeriggio. Dopo vari tentativi non sempre molto lusinghieri, nel 1979-80, la Rai ideò la formula di Fantastico, che fece ritornare la lotteria al sabato sera.
Il titolo era strettamente collegato alla dimensione scenografica e coreografica del programma, che coniugava realtà e finzione in un varietà di suoni e di colori, con atmosfere contrastanti, spazianti fra la festa paesana, la corsa di cavalli, le majorettes e il concerto. L'orchestra era disposta su piani verticali, in modo volutamente irreale. Gli specchi moltiplicavano gli spazi a dismisura, il pubblico attorniava i presentatori, i balletti preregistrati accentuavano l'effetto miraggio e scomparivano improvvisamente al momento del quiz.
La prima edizione, che resterà irraggiungibile per gli alti indici d'ascolto, rappresentò l'affermazione di Loretta Goggi in qualità di conduttrice, la consacrazione di Heather Parisi come ballerina e di Beppe Grillo come comico.
La prima edizione, che resterà irraggiungibile per gli alti indici d'ascolto, rappresentò l'affermazione di Loretta Goggi in qualità di conduttrice, la consacrazione di Heather Parisi come ballerina e di Beppe Grillo come comico.
Negli ultimi anni, la televisone fa fatica a presentare programmi di intrattenimento piacevoli e la lotteria sembra anch'essa attraversare un momento di crisi. Di anno in anno si provano nuove strade...
Ma, non disperate, se oggi non sarete baciati dalla fortuna, riponete le vostre speranze nel treno dei desideri, eh sì, il programma che, in Italia, il primo sabato di gennaio del nuovo anno, chiamerà il numero vincente della lotteria della befana.
Buona fortuna!!!
4 commenti:
Finora non ho vinto al gordo.
potreste dedicare un post alle indimenticabili gemelle kessler?
Siamo fortunati di avere il chiodo e ai chiodini!!!
Salute amici.
Oggi posso dire tristemente che non sono stata fortunata con la lotteria di Natale, ma sempre rimane la speranza di provare fortuna con El Niño. Nessun modo come dice mia mamma: il 22 dicembre è il giorno della salute. Immaginate la nostra fortuna con la lotteria!
Buon Natale!!
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