(foto da internet)
L'italiano, una Torre di Babele che cambia, corre, spinta da un mondo in continuo cambiamento che
mette ogni giorno in discussione certezze e tradizioni. I parlanti acquisiscono veleocemente nuove parole, ma devono stare attenti a non inciampare e a non perdere la
strada, cercando di tenere insieme la voglia di rappresentare al meglio
la società di oggi con la necessità di salvare ricchezza e fondamenta
del modo di parlare e scrivere, erede delle tre Corone.
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La spinta di Internet e dei social network, l’emergere fragoroso di nuovi fenomeni e di nuove sfide sociali, a partire dalla necessità di volgere al femminile termini fino a poco tempo fa declinati solo al maschile, il fiume di sigle e parole straniere che contaminano parlato e scritto, stanno cambiando il modo di comunicare con una velocità e con una forza che non si sono mai registrate prima.
Un po' in tutti gli ambiti ci presentanto con maggior frequenza discussioni sulla lingua e
sul senso delle parole. Spesso però le decisioni vanno prese in pochi
istanti, incalzati dai ritmi della comunicazione digitale, soprattutto ne mondo della comunicazione, e questo ha spinto ad aprire un cantiere per costruire strumenti e preparare
materiali utili in ogni occasione.
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Una discussione di questo tipo però ha bisogno di essere aperta e non autoreferenziale, di raccogliere stimoli e voci e di confronto continuo. Il via ai lavori è stato dato lo scorso 4 maggio del 2016, al museo Maxxi di Roma, con un convegno sullo stato della lingua italiana al quale hanno partecipato accademici, scrittori, giornalisti, studenti, attori e perfino rapper. Si è partiti dalla discussione di "petaloso" (se non lo ricordate cliccate qui), parola in auge per qualche giorno, grazie proprio alla furia dei socila network e poi caduta nel dimenticatoio. Dunque, monito al fatto che il cambiamento di una lingua deve avere motivazioni forti e non può essere dettato dalla somma di istanti di celebrità e dalle emozioni del momento. Nel corso di quella giornata, molti sentirono la necessità di fare qualcosa di più per difendere l’italiano, non scommettendo su un impossibile arroccamento in difesa della tradizione, ma affrontando seriamente la necessità di interpretare le nuove sfide sociali. Farlo però in modo ragionato e armonico, trattando e non schivando le questioni che la lingua ci presenta.
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È nata così la collaborazione tra il quotidiano la Repubblica e l’Accademia della Crusca, la più prestigiosa istituzione linguistica italiana: 14 volumi pensati per le famiglie, gli studenti, gli insegnanti e per chiunque voglia orientarsi nelle trasformazioni del linguaggio, con contenuti rigorosi ma accessibili, persino divertenti. Un viaggio nel mondo delle nuove parole senza dimenticare le regole della grammatica e, soprattutto, la storia di questa bella lingua.
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Per cominciare vi proponiamo il seguente test Quanto conosci l'italiano? Se poi avete tempo e voglia qui ne troverete altri.
Buon divertimento!
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