venerdì 9 settembre 2016

Tana libera tutti!



(foto da internet)


Molte volte i nostri studenti ci hanno chiesto i nomi dei giochi che, ahimè, molti anni or sono, facevano i ragazzi italiani all’aperto. Ebbene, non avremmo mai immaginato che, in Italia, nell’epoca delle Play station, degli Angry Birds, dei Pokemon da cercare in strada, del Super Mario, tornasse di moda il nascondino! 
A Consonno (Cunsònn, in dialetto), udite, udite, una frazione di Olginate, in provincia di Lecco, in Lombardia, si sono tenuti i campionati mondiali di nascondino! Alla gara, organizzata dalla rivista Ctrl magazine, hanno partecipato 320 persone, divise in 64 squadre. La manifestazione, nata per caso, si tiene regolarmente dal 2010.  Secondo gli organizzatori, il tutto è nato durante una festa di compleanno: per celia, gli invitati si sono  messi a giocare a nascondino, come si faceva da piccoli, e a qualcuno è venuta la brillante idea: perché non organizzare una competizione legata a questo gioco comune a molte culture? All’edizione del 2010 si sono iscritte solo squadre italiane, ma, con l’andar del tempo, gli orizzonti si sono sempre più allargati, e, quest’anno, hanno preso parte alla manifestazione cinque compagini francesi, due svizzere, una belga e una degli Stati Uniti!  




(foto da internet)

Lo scenario del gioco è, come abbiamo detto, Consonno, un tempo la cosiddetta Las Vegas della Lombardia. In questa frazione, infatti, alla fine degli anni ’60, si costruirono un centro commerciale, un albergo di lusso, un castello medievale e una pagoda cinese. I visitatori accorsero a migliaia, poi, però, iniziò il declino che una frana accelerò. Di quel progetto non restano che alcune strutture bizzarre e abbandonate.
Gli organizzatori del campionato hanno preso in prestito un’area verde della suddetta frazione. Le regole del nascondino consonnese sono quelle classiche: un cercatore (neutrale) conta per un minuto, mentre i giocatori delle squadre si disperdono tra gli ostacoli e corrono verso la tana. Le compagini sono distribuite in quattro gironi, e ad ogni manche prende parte un rappresentante di ciascuna di esse. In palio c’è la Foglia di fico d’oro, una specie di Coppa del Mondo di nascondino.



(foto da internet)

I cercatori di quest’anno sono stati i ragazzi del Lumezzane rugby, che vinsero il campionato nel 2014. Il pubblico ha una presenza attiva: fa il tifo da una tribuna naturale, e può suggerire ai giocatori quando è il momento giusto per scattare verso la tana. La gara dura due giorni ed ha un solo motto: nascondino libera tutti e fa tornare bambini.
Ma torniamo ai giochi di strada. Abbiamo parlato del nascondino. Vediamo qual è il lessico adoperato in questo gioco:  Tramite una conta iniziale si decide chi sarà il primo giocatore a stare sotto. Questi poggia la testa contro un muro, un albero, ecc.,  chiamato tana e, tenendo gli occhi chiusi, conta, di solito, fino ad un certo numero (es.: 30, o per 1 minuto). Alla fine della conta si gira e, dopo aver gridato via!, cerca di scovare gli altri giocatori che, nel frattempo, si saranno nascosti. Quando ne trova uno corre alla tana e fa il nome di quel giocatore, ad alta voce, in modo che tutti lo sentano: in questo modo elimina quel giocatore, con la formula: tana per X. Di solito il primo giocatore scoperto sarà quello a fare la conta al turno successivo. Se un giocatore raggiunge la tana prima, dichiara tana! ed è libero. L'ultimo giocatore rimasto in gioco, nel momento in cui raggiunge la tana, può dichiarare tana libera per tutti, liberando così tutti i giocatori precedentemente scoperti. In questo caso la conta viene effettuata di nuovo dallo stesso giocatore-cercatore dell'inizio. 


(foto da internet)

Altri giochi di strada che qui ricordiamo sono la mosca cieca (gallinita cieca), l'acchiaparella (pilla-pilla) (o anche, secondo le varianti regionali, l'acchiappino, ce l'hai, guardie e ladri), il tre-tre-giù-giù (churro, mediamanga, mangotero), la campana (rayuela), e Regina reginella, gioco che abbiamo provato ad insegnare ai nostri studenti, in cui i giocatori recitano la seguente filastrocca: 
Regina reginella, 
quanti passi devo fare

per arrivare al tuo castello 
con la fede e con l'anello, 
con la punta del coltello? 



(foto da internet)

Nel gioco in questione, un giocatore è la regina e tutti gli altri sono ambasciatori. La regina occupa, da sola, un estreno del campo da gioco, e gli ambasciatori, invece, sono nel campo opposto. La regina risponde alla filastrocca, assegnando ad un giocatore un certo numero di passi, associato ad un animale. Ad esempio: 3 passi da leone, 2 passi da canguro, ecc. Il giocatore deve eseguire il numero di passi assegnato, imitando il relativo animale. Vince chi raggiunge per primo la regina, diventando regina a sua volta.
Va da sé che la regina ha in mano l'esito e la durata del gioco, perché può assegnare ai compagni i passi più sfavorevoli (formica, lumaca, granchio, tartaruga, ecc.).
Il divertimento sta proprio nel ruolo sproporzionato assegnato alla regina, ma anche nella possibilità di impegnarsi per interpretare nel modo più efficace i passi assegnati dalla sovrana.
Buon divertimento!

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