mercoledì 7 settembre 2016

Il bello dell'Italia

Risultati immagini per libri italiani












(foto da internet)

Per spiegare il peso specifico della letteratura italiana nel mondo si potrebbe ricorrere al postulato «del formaggio di Geronimo Stilton». Come gli affezionati del topastro sanno bene, lui punteggia i discorsi con l’intercalare «per mille mozzarelle!», «per mille caciotte!», e così via, alternando vari tipi di formaggio. Bene, in Cina i traduttori di Geronimo hanno un problema: lì non c’è una così ampia varietà di latticini. Allo stesso modo, in pochi Paesi come in Italia c’è una ricchezza densa di figure popolari
 molto diverse da zona a zona. In Italia il dialetto (e quindi un intero universo linguistico e simbolico) cambia nello spazio di una manciata di chilometri, così come la sfumatura dei tramonti, l’espressione delle madonne delle tavole trecentesche, il giallo delle pesche e il senso dell’umorismo.

Risultati immagini per letteratura autori italiani
(foto da internet)

«E, che ci piaccia o meno, la letteratura è anche tutto questo», osserva Giovanni Peresson, responsabile dell’Ufficio studi dell’Aie, l’Associazione degli editori, che ha definito in cifre il peso dell'editoria italiana all’estero, cioè quanti titoli si esportano. E i dati sono interessanti: nel 2015 le case editrici italiane hanno venduto i diritti di quasi 6 mila titoli (+11,7% sul 2014 e +69,5% rispetto al 2007). Certo, resta sempre più alto il numero degli autori che si importano (gli acquisti crescono del 38,2% sul 2007), però l’interesse degli altri Paesi verso gli scrittori italiani è in aumento. E il campo leader è quello della narrativa per bambini e ragazzi (nel 2015 il 9,5% dei titoli ha trovato interesse negli stranieri, quasi un titolo su dieci ha un mercato estero, mentre nel 2001 era il 3,2%). «Vale a dire quel mondo dove l’ambientazione italiana è meno rilevante, dove i temi sono più universali e dove siamo in diretta concorrenza con gli americani», fa notare Lorenzo Garavaldi, direttore della Business Unit Ragazzi del gruppo Mondadori. 

Risultati immagini per letteratura per ragazzi

                                                                        (foto da internet)


Sembrerebbe che dietro il successo degli italiani all’estero c’è anche quel fattore che va citato con cautela perché il rischio di retorica è grande: l’italianità. Una combinazione singolare di intuito e creatività che a volte fa la differenza. Come nell’altro grande caso italiano, creatura di Piemme e di Elisabetta Dami: Geronimo Stilton, le cui storie sono tradotte in 46 lingue e hanno venduto oltre 128 milioni di copie nel mondo. «Il successo del topo in Asia — dice Garavaldi — risiede anche nella sua struttura compositiva, dove segno grafico e immagine formano un’intima unità che noi occidentali non cogliamo bene, ma quelle culture sì». Per inciso: Geronimo, alla fine del 2014, vendeva 6 milioni di copie solo in Cina, dove era arrivato nel 2009. 
Risultati immagini per geronimo stilton



E ancora: scorrendo l’elenco dei più pubblicati all’estero, oltre ai nomi più o meno scontati come Eco o Magris, compare Pierdomenico Baccalario, autore di libri per ragazzi tradotti in circa 20 lingue, che hanno venduto oltre due milioni di copie nel mondo. Molti editori stranieri vogliono la copertina fatta da italiani». Esempio: Iacopo Bruno, le cui illustrazioni per Scary Tales di James Preller sono stati inclusi dalla Society of Illustrators di New York fra i cento libri meglio disegnati del 2013. 

Nessun commento: