lunedì 12 settembre 2016

Gente del Cilento


(foto da internet)

Lo confessiamo: non ci perdiamo un libro dello scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, in special modo quelli in cui appare il commissario di polizia Luigi Alfredo Ricciardi. 
Ricciardi è il protagonista di alcuni romanzi gialli ambientati negli anni ’30 a Napoli, in epoca fascista.
Nato nel 1900, in Cilento, dalla famiglia nobiliare dei baroni di Malomonte, dopo la morte dei genitori Ricciardi si trasferì, con l'anziana balia Rosa, a Napoli, dove si laureò in legge ed entrò nella squadra mobile della Regia Polizia.
La caratteristica peculiare del commissario, da lui chiamata il Fatto, è quella di poter percepire le ultime parole e le ultime sensazioni delle vittime di morte violenta. Ricciardi ha un profondo senso di giustizia; ricco, integerrimo e dal grande intuito, non ha nessun interesse alla carriera e per questo è ben visto dai suoi superiori.


(foto da internet)


Il Cilento, la terra di Ricciardi, comprende parte della Lucania occidentale, ed è una subregione montuosa della Campania, in provincia di Salerno. Da lì provengono anche le domestiche di Ricciardi: dapprima Rosa, la balia che lo accompagnò a Napoli e che lo accudì sino alla fine dei suoi giorni (la tata scomparve nel romanzo In fondo al tuo cuore), e poi Nelide, la nipote di Rosa, la quale, prima di morire, la scelse come domestica del suo Signorino.
De Giovanni ci offre una descrizione della famiglia della tata Rosa: "L'anziana governante di Ricciardi aveva undici tra fratelli e sorelle, e oltre settanta nipoti. E sebbene ogni fratello avesse battezzato una figlia Rosa, in omaggio a lei che non aveva procreato e che da sempre li aiutava inviando piccole somme, autorizzata dal signorino tramite un disinteressato sorriso, quando era venuto il momento la scelta era caduta su Nelide, la terzogenita del settimo fratello."
La prima descrizione che abbiamo di Nelide, invece, è quella di una ragazza accorsa al capezzale della zia malata, all’ospedale dei Pellegrini di Napoli. Silenziosa e discreta, rimane in piedi, affranta dal dolore, in un angolo della stanza dell’ospedale, accanto alla zia. 



(foto da internet)

Nei testi di De Giovanni ci sono numerosi riferimenti culturali al Cilento, in special modo quelli gastronomici. Orbene, di recente, il Cilento, e in special modo il borgo di Acciaroli, è oggetto di studio a causa della longevità dei suoi abitanti!
Un gruppo internazionale di scienziati ne ha analizzato la popolazione nell’ambito di uno studio pilota intitolato CIAO (Cilento on Aging Outcomes Study), condotto dall’Università La Sapienza di Roma e dall’Università di San Diego in California.
Dai primi risultati risulta che molti abitanti di queste terre presentano un micro circolo, e cioè la circolazione del sangue nei vasi più sottili, molto peculiare. Infatti, la perfusione degli organi dei centenari cilentani è paragonabile a quella dei soggetti di trent’anni più giovani. 
Gli scienziati hanno analizzato due gruppi di cilentani: 29 individui anziani, con un’età media di 92 anni, e 52 parenti più giovani (età media 60 anni), che condividono con essi lo stesso materiale genetico, gli stessi fattori ambientali e lo stile di vita.


(foto da internet)


I ricercatori hanno poi prelevato dei campioni di sangue per eseguire l’analisi di alcuni biomarcatori legati a disfunzioni cardiache e renali. I risultati sono stati quindi confrontati con quelli di un gruppo di 194 soggetti sani con un’età media di 63,9 anni, monitorati per oltre otto anni dall’Università di Lund, in Svezia.
Nei cilentani, i ricercatori hanno scoperto bassi livelli ematici di un ormone ad azione ipotensiva, la adrenomedullina (ADM), regolatore della pressione sanguigna e della perfusione degli organi.
Conclusione: i cilentani sono più al riparo dalla minaccia di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e oncologiche. Gli abitanti di Acciaroli seguono una dieta mediterranea, ricca di piante aromatiche, e la posizione montuosa del borgo favorisce un’attività fisica costante. La loro età media è di 92 anni per le donne, e 85 per gli uomini, contro una media italiana di 85 e 80 rispettivamente! 
Meditate, gente, meditate...



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