(foto da internet)
Un maestro in pensione, Antonio La Cava, sfreccia -si fa per dire- per le vie
tortuose dei paesi della Basilicata alla guida del suo veicolo: un'Apecar azzurra con il tetto e
il comignolo a mo' di casetta, munita di un altoparlante che diffonde musica
sinfonica e due vetrine piene zeppe di libri disposti su degli scaffali.
E' la biblioteca ambulante Bibliomotocarro. I ragazzini gli corrono incontro,
lo circondano, lo stringono in un abbraccio affettuoso. Sembra un'immagine d'altri tempi. A bordo della
sua Apecar, il maestro La Cava raggiunge i paesi lucani,
si ferma nella piazza centrale o in luoghi già stabiliti. I bambini arrivano
incuriositi, frugano tra gli scaffali, prendono un volume a scelta, lo
sfogliano, lo portano a casa. Dopo un mese, il maestro ritorna e ritira i testi
dati in prestito.
La Cava ha 68 anni, per 42 anni
ha insegnato nel suo paese, Ferrandina, nel Materano, e da tre anni è in
pensione.
(foto da internet)
L'idea del Bibliomotocarro nacque circa 15 anni
fa. Quando La Cava si pose il problema di avvicinare i libri ai bambini, un suo alunno gli diede la soluzione: "Maestro -gli disse-, dobbiamo mettere le
ruote ai libri". E così cominciò a pensare alla maniera migliore di
trasportarli, con un mezzo che fosse misura di bambino, e che avesse
l'umiltà dei piccoli: il motocarro.
Il motocarro poteva portare i libri fuori dalla scuola,
farsi trovare per strada. Il libro, insomma, poteva diventare un amico...
All'inizio dell'esperienza la biblioteca ambulante girava solo per Ferrandina:
tutti i sabati pomeriggio il maestro dava appuntamento ai bambini del paese in
otto fermate segnalate con dei cartelli.
Oggi le cose sono un po' cambiate: il Bibliomotocarro ha circa 1.200 libri, tutti
acquistati dal maestro La Cava. Classici, italiani e stranieri: Cuore, Pinocchio,
Dickens, i gialli di Agatha Christie, Il Milione di Marco Polo...
E poi i libri con testo originale a fronte, in arabo, rumeno, cinese,
spagnolo, inglese. Il progetto si è allargato ad altri
paesi. Attualmente. al Bibliomotocarro non arrivano solo i bambini. Molti anziani, per esempio, richiedono
sussidiari delle elementari perché da ragazzini non hanno potuto studiare.
Nel 2006, La Cava cambiò il motocarro passando a un'Apecar un po' più potente. La biblioteca ambulante sfreccia a ben a 40 km all'ora, e può raggiungere i paesi più lontani, in viaggi che durano anche quattro ore!
(foto da internet)
Qualche anno fa è nato il progetto dei Libri bianchi. L'idea è nata su suggerimento di una bambina: "E perché i testi non li scrivessimo noi?", chiese incuriosita al maestro La Cava. Così, con 200 quaderni, partì questa originale iniziativa: La Cava li distribuisce nei paesi a chi ne fa richiesta. I bambini scrivono quel che vogliono e poi
restituiscono il quaderno. I quaderni passano poi ad altri ragazzini che
continuano la storia a modo loro.
Nei Libri bianchi i bambini si raccontano ad altri coetani: sono pensieri, storie di fantasia e spesso anche storie autobiografiche, con immagini forti e crude.
La Cava partecipa anche ad incontri di animazione alla lettura nelle scuole elementari con video, musiche e l'aiuto delle nuove tecnologie.
Oggi il Bibliomotocarro
è diventato un'istituzione culturale per la Basilicata. Le amministrazioni
locali lo chiamano per organizzare incontri con le scuole e laboratori.
Il Bibliomotocarro collabora anche con il Comitato Matera 2019, per diffondere la capitalità europea della cultura della città lucana.
Buon viaggio, maestro!
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