(foto da internet)
Se non sopportate più la pausa pranzo con le solite chiacchiere fra colleghi, il pettegolezzo, le balle sulla partita (oggi chi parla più di politica?), la schiscetta portata da casa e l'immancabile indigestione, ecco quello che fa per voi: il Lunch Beat.
Di che cosa si tratta? È molto semplice: è un'ora di relax in un dj set per ballare tra un panino e un bicchiere d’acqua, religiosamente dalle 13 alle 14, per staccare la spina e combattere lo stress. Con un solo ed unico imperativo: divertirsi.
Innanzitutto, però, bisogna rispettare una regola d'oro: è obbligatorio
ballare ed è vietato parlare di lavoro!
Nell'oretta di svago, alcol e droghe sono banditi, e non ci sono i decibel a livelli intollerabili della discoteca. Dopo i sessanta minuti regolamentari in pista si torna al lavoro.
(foto da internet)
La
tendenza del Lunch Beat è nata, nel 2010, in un garage di Stoccolma. Per combattere la noia la
giovane Molly Range ha cominciato a ballare dopo aver mangiato insieme a un
gruppetto di amici. All’inizio sulla pista da ballo erano in 14, due
anni dopo oltre 600.
Il tam tam sui social network ha poi accelerato
la moda e il fenomeno si è esteso specialmente nelle grandi metropoli. In Italia il Lunch Beat ha esordito a Torino nel 2013.
(foto da internet)
Ma attenzione: sembra che l'iniziativa abbia riscosso un alto gradimento anche fra gli imprenditori, i quali ritengono che il ballo rigeneri e permetta agli impiegati di tornare in ufficio più motivati, con la giusta carica di energia per portare a termine la giornata lavorativa. In Svezia alcune aziende incentivano addirittura i dipendenti a partecipare al Lunch Beat e si sta studiando la possibilità di introdurlo anche negli atenei!
Secondo gli organizzatori potrebbe essere una maniera diversa per festeggiare una laurea, un esame superato o per
spezzare la giornata sui libri...
Ma il nuovo è, davvero, diventare un lavoratore-ballerino?
Sarà...
Ma il nuovo è, davvero, diventare un lavoratore-ballerino?
Sarà...
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