foto da internet
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«Non ho più l’ansia da chiusura dei negozi, che chi lavora fino a tardi conosce bene» dice una ragazza, che alle 3, dopo la serata con amici, compra biscotti per i bimbi dell’asilo che gestisce. «Questo posto dà un senso di città viva, può essere un riferimento per persone sole». La mezzanotte è lo spartiacque. Prima c’è la corsa alle casse di giovani ed Erasmus. Poi «si può comprare con tutta tranquillità» dicono i nottambuli della spesa. Quasi duecento scontrini prima delle 6: per ogni dieci o quindici clienti di giorno, ce n’è uno di notte, nel weekend il doppio. La spesa, alle 2, è in media di 13,94 euro. «Buon risultato - dicono il responsabile e il capoarea - c’è anche chi fa la spesa per la settimana». Gli articoli più venduti? Pasta, farina, latte, prodotti in sconto. Alcuni ragazzi comprano una sambuca: «A ballare ti mangiano con le consumazioni». Ci sono lavoratori notturni, una centralinista, un barista, un pizzaiolo, un dentista: «È comodo far spesa dopo il giro per locali». Ha le borse piene: frutta, salmone, cibi biologici.
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Una vicina della zona però non ne è così contenta: «Ho un Carrefour sotto casa e siamo alle carte bollate per il rumore di giorno. Figuriamoci di notte». Tra i clienti c’è un avvocato del lavoro: «I nuovi contratti non prevedono aumenti adeguati per la notte». Piccoli incrementi vanno ai cassieri, niente per chi sistema i prodotti sugli scaffali. Alla voce sicurezza per ora non ci sono stati problemi, qualche cliente brillo e qualche ladruncolo. Pochi giorni fa un ragazzo, forse sotto effetto di droghe, s’è steso per terra davanti alle casse, poi s’è rialzato ed è uscito come se nulla fosse. Nessuno teme che con l’apertura continuata ci si abitui a ritmi frenetici. «Bisogna adeguarsi ai tempi» dicono i clienti.
Insomma sono le ultime tendenze!!!
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