(foto da internet)
Di strafalcioni memorabili, nella lingua italiana, ce ne sono a bizzeffe... Ma proprio in questi giorni i quotidiani La Repubblica e Il Corriere della sera hanno pubblicato due interessanti servizi sugli errori grammaticali commessi dagli innamorati italiani (anche con il famoso T9!).
Gli errori più divertenti sono finiti su una pagina di Facebook che ha per titolo “Scartare corteggiatori e potenziali amanti per gli errori grammaticali”, ideata da Alessandra Parenti, che ha conquistato, in
pochi anni, 77mila fan.
La pagina nacque nel 2010, in seguito a un'esperienza
personale con un corteggiatore abbastanza sgrammaticato della Parenti, la quale decise di dar vita a una sorta di denuncia
ironica ed esilarante dell'ignoranza.
(foto da internet)
Ma, almeno una volta, quali erano gli errori più comuni in un testo in italiano?
Al primo posto c’era l’apostrofo. Quante volte avremo letto un'amico...
Poi ancora il troncamento: un po’
vuole l’apostrofo, perché si tratta del troncamento della parola poco. Quindi, sono da bandire le forme po, o pò...
In agguato anche il famigerato qual è, uno degli errori più comuni commessi
dagli italiani. Qui l’apostrofo non ci vuole. Ma qual'è
-con l'apostrofo- lo abbiamo letto anche su dei cartelli improvvisati dagli onorevoli deputati in Parlamento... (vedi foto)
(foto da internet)
E che dire dell’uso del congiuntivo? L'Ufficio Stampa del Quirinale, scrisse, non molto tempo fa: In seguito alle votazioni del Senato e della Camera sulla
fiducia al governo, dall’Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica è
stata diffusa la seguente valutazione: “L’essenziale è che il governo ha
superato la prova...
E ancora l'aggettivo singolare maschile (inventato) entusiasto!! La cui forma corretta è entusiasta.
Poi l'uso, e abuso, della d eufonica in ed e ad, anche con parole che iniziano per consonante...
E via con i pronomi gli e le, al singolare, praticamente intercambiabili...
L'abuso della forma piuttosto
che, con valore di invece di.
Esempio (orribile!): potresti mangiare la carne piuttosto che il pesce...
E chi più ne ha, più ne metta...
Ma torniamo agli innamorati: tra le chicche troviamo Giorgia t'adolo, Q'anto ti amo, Appena ti o vista mi sono innamorato, Mi sto innamondo di te... E poi il fantastico Amore, ciao, sono all'avoro.
Ma non diceva Oscar Wilde che il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno meglio da fare?
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