mercoledì 23 ottobre 2013

Una squadra internazionale


 
(foto da internet)
 
Eh sí di nuovo con il tema calcio, non perché siamo degli accaniti tifosi di questo sport, ma perché il calcio diventa sempre più argomento sociale.
Questa volta, però tocca all'Inter, o meglio all'Internazionale, squadra della città di Milano, insieme al Milan.
Argomento della settimana: l’Inter, ormai, appartiene per il 70% all’indonesiano Erick Thohir. L’annuncio del tanto atteso signing è arrivato da Massimo Moratti: “E’ stato firmato tutto. I tempi sono stati lunghi ma alla fine ci siamo arrivati, la cosa sembra essere equilibrata”. Le casse dell’Inter nei prossimi giorni si riempiranno di denaro che servirà per coprire i debiti e per garantire un futuro migliore. L’operazione si aggira intorno ai 250 milioni di euro. Tecnicamente mancano ancora dei passaggi. 



Tra una ventina di giorni, infatti, ci sarà il closing e verrà indetta un’assemblea straordinaria. 
Moratti è pronto a farsi da parte: “Non so ancora se sarò presidente, credo che la scelta dipenderà da me, ma vedremo.” Anche Thohir ha voluto confermare l’accordo: “In Indonesia oggi si celebra l’Eid al-Adha - ha detto - Si spera che questa firma possa essere una benedizione”. L’Eid al-Adha è la festa del sacrificio, in Indonesia.  




Nei prossimi giorni verranno definite anche le cariche del nuovo cda che sarà composto da otto persone. Nel club nerazzurro entreranno anche altri soci di Thohir, ovvero Roeslani e Soetedjo, l’obiettivo di Moratti, invece, è avere almeno tre membri tra cui il figlio AngeloMario che ambisce al ruolo di vicepresidente. All’interno dell’accordo ci sono varie clausole che permetteranno di vigilare seppur per un periodo limitato sull’operato dell’indonesiano, ma al massimo tra tre anni se tutto filerà liscio è prevista l’uscita di scena del petroliere milanese che dovrebbe cedere anche il rimanente trenta per cento delle sue azioni.  

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