lunedì 7 ottobre 2013

Luoghi d'Italia (VI)


(foto da internet)

Il nostro viaggio continua ancora verso nord, in Val d'Aosta
Ci dirigiamo a Bard (Bar nel patois valdostano),  il comune più piccolo della regione. Il borgo è situato presso una gola posta vicino all'ingresso della valle, dove la Dora Baltea tocca il suo punto più stretto. Nel punto in cui il fiume compie una brusca svolta, si innalza una roccia su cui si situa la fortezza ottocentesca. Tra Verrès e Pont-Saint-Martin, il forte domina lo sperone roccioso che sovrasta il borgo di Bard, passaggio obbligato della via romana consolare delle Gallie.



(foto da internet)

La zona attorno all'odierno borgo venne abitata sin dal Neolitico, come testimoniano incisioni su pietre molto grandi.
Il piccolo villaggio, per la sua posizione strategica, al centro di una profonda ed angusta gola, è stato considerato, sin dall'antichità, un sicuro baluardo contro le invasioni.


Oltre allo storico forte, il borgo presenta ancor oggi il tipico assetto urbano del borgo medioevale, con apprezzabili edifici risalenti al XV. e XVI secolo, fra cui la Casa del Vescovo, Casa Valperga, Casa Ciucca e Casa della Meridiana. Di particolare eleganza il palazzo dei nobili Nicole, ultimi conti di Bard, risalente al '700.



(foto da internet)

Nella piazza ove è situato il moderno edificio del nuovo municipio si erge anche la chiesa parrocchiale, intitolata all'assunzione di Maria, la cui storia risale al XII secolo. 
Intorno alla metà di ottobre, si tiene a Bard il Marché au Fort, una vetrina enogastronomica di presentazione, degustazione e vendita dei prodotti della cultura alimentare valdostana; una sagra che s’inserisce in un programma di appuntamenti, feste locali ed eventi dedicati alla tradizione agro-silvo-pastorale e gastronomica locale che attira molti visitatori. 




(foto da internet)


Da degustare in questa zona la fontina, formaggio DOP fabbricato con latte intero di mucca di razza valdostana, e la zuppa con fontina e pane nero. Il “pan ner” è il pane di segala e frumento che era la base dell’alimentazione della famiglia valdostana. Questo pane si conserva a lungo sui ratelì (le rastrelliere del pane). 

Buon viaggio!


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