lunedì 14 ottobre 2013

Luoghi d'Italia (VII)



(foto da internet)

Il nostro viaggio continua verso nordest, alla volta di Bienno (Bièn in dialetto), il paese dei magli, in provincia di Brescia, in Lombardia.
A Bienno, grazie alla ricchezza di boschi che fornivano il combustibile, e all’abbondanza d’acqua dalla quale si generava la forza motrice, si sviluppò una fiorente attività economica legata alla lavorazione e al commercio dei manufatti di ferro.
Sin dall’anno 1000 venne costruito il Vaso Re, un canale artificiale che convogliava le acque per fornire l’energia alla ruote idrauliche che muovevano  sia i pesanti magli utilizzati per la forgiatura del ferro, sia mulini e segherie.
Bienno presenta al viaggiatore importanti palazzi, pregevoli chiese, stretti vicoli, detti tresendei, scalinate, possenti muri e imponenti portali.


(foto da internet)

L'itinerario per la visita del borgo, parte proprio dal Vaso Re; seguendolo si può ripercorrere la storia industriale dell’antico borgo dei magli, incontrando via via le antiche fucine ora Scuola di Fucinatura, Ludoteca del Ferro, Fucina Museo.
Lungo Via Ripa una scalinata in selciato scende al seicentesco Mulino Museo capace di produrre, con le macine di pietra mosse dall’acqua del Vaso Re , dell’ottima farina da polenta. Proseguendo per Via Re si raggiunge l’antico lavatoio e, più avanti,  una fucina che ancora utilizza il maglio ad acqua,  tratti di canale sopraelevato, lavatoi e paratoie, sino all’opera di presa sul torrente. 



(foto da internet)

Di ritorno al borgo, si possono ammirare le torri, la piazza su cui si affaccia la Chiesa di Santa Maria Annunziata, costruita nel Quattrocento, tra i vicoli stretti e le alte case.
A Brenno la testimonianza storica del ferro è  rintracciabile ovunque nel centro storico, la sua lavorazione ha condizionato pesantemente l’urbanistica e l’architettura dell’intero nucleo storico, e tuttora operano in paese abili artigiani capaci di manipolare il ferro sotto i colpi del maglio.


(foto da internet)

Il piatto del borgo sono i Casoncelli, una specie di ravioli di notevole dimensione ripieni di lesso o arrosto di carne, salsiccia, pane, formaggio grattugiato, uova, sale, prezzemolo e conditi con il burro fuso e formaggio spesso prodotto nel periodo estivo negli alpeggi sui monti attorno al paese.


(foto da internet)

Il dolce tradizionale è la Spongada, una soffice focaccia di farina, uova, burro, zucchero, sale, latte, lievito.
Buon viaggio!

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