venerdì 30 novembre 2012

Er centurione


(foto da internet)

Er centurione (il centurione) come direbbero a Roma, l'ha fatta grossa. Prima di tutto; chi è, nel 2012, un centurione?  
I centurioni, com'è noto, rappresentarono il nerbo dell’esercito romano. Erano soldati professionisti con molti anni di servizio alle spalle. 
La carica di centurione rappresentava l’apice della carriera per un legionario.  Il centurione di grado più elevato era il primus pilus ovvero il centurione al comando della I coorte. 
Il nome centurione si riferiva alla centuria, un’unità composta, nella legione del I secolo d.C., da ottanta uomini (o centosessanta nella I coorte). 
I centurioni potevano comandare una centuria, un manipolo (composto da due centurie) o una coorte
Percepivano un salario piuttosto elevato, al quale si aggiungevano premi erogati a vario titolo. Il premio di congedo, particolarmente ricco ed elargito alla fine del servizio attivo, consentiva ai centurioni di ritirarsi con una piccola fortuna, che permetteva loro di acquistare ville e fondi in campagna e di far scolpire preziose steli funebri per celebrare la loro carriera.
Bene. Tutto questo nell'antica Roma. Ma oggi? 
Attualmente,  a Roma, attorno al Colosseo, si aggirano dei tipi vestiti da centurioni che si guadagnano da vivere posando con la cresta posta sull'elmo, gli schinieri, la lorica squamata i calcei, i pterugi e il gladio a sinistra (per favore!) e, a volte, ahimé, con uno scudo.



(foto da internet)

Pochi giorni fa, uno di questi individui, forse per l'eccessivo peso dell'elmo o per la pressione dello stesso esercitata sulla scarsa profondità delle sue fosse craniche, ha iniziato col molestare alcune turiste, poi è entrato nella bellissima chiesa di Santa Francesca Romana, nei pressi dei Fori Imperiali, urlando insulti e, colto da un assurdo delirio, ha distrutto vasi, colonnine e balaustre del Bernini
Nell'impresa ha aggredito con botte, calci e pugni alcuni vigili ferendone tre, mentre inveiva contro l'immagine del Redentore.
Il coraggioso centurione romano ha provocato  gravissimi danni al patrimonio artistico di Santa Francesca Romana: ha lesionato un inginocchiatoio posto all'ingresso della basilica e ha divelto il cancelletto che porta all'altare. 
Ma soprattutto la secentesca Balaustra della Confessione del Bernini è stata seriamente danneggiata, con tre colonnine marmoree abrase e spaccate. 
Che fare col centurione? Lo mandiamo alla Rupe Tarpea?


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