venerdì 24 aprile 2009

La legge antikebab



(foto da internet)


Fino a poco tempo fa non c’era visita a Milano che non meritasse una sosta da Luini, tempio sacro dello snack mordi e fuggi. Già nelle vicinanze si annusa un profumo di panzerotti fritti (ma, ovviamente, ci sono anche al forno, per chi è attento alla linea!). C’è sempre una fila di gente, composta (perché siamo a Milano) che attende fuori dal negozio.
Attenzione non è un piatto tipico milanese, bensì si tratta della più radicata tradizione pugliese che rivive a Milano grazie alla sapiente opera della famiglia Luini, nel cuore di Milano.
E cosa c'entra Luini con la nuova legge varata dal Consiglio Regionale, detta legge «anti-kebab»?Molto, visto che obiettivo fondamentale è quello di mettere fine «all'anarchia del take-away» e porre limiti contro l'inquinamento acustico. Kebaberie, gelaterie, pizzerie d'asporto, rosticcerie e piadinerie potrebbero subire una vera e propria rivoluzione di abitudini.


(foto da internet)


Volto del nuovo "mordi e fuggi" della Lombardia: saracinesce giù tassativamente non oltre l'una del mattino, posate e bicchieri usa e getta, divieto assoluto di consumare sui marciapiedi fuori dai locali. Pena sanzioni fino a 3 mila euro. Era un disegno di legge nato dietro la spinta della Lega, per arginare il «fenomeno kebab», e per combattere «gli assembramenti» sui marciapiedi, fuori dai ritrovi etnici. Ma sei mesi di revisioni hanno trasformato il progetto di legge «anti-kebab» in un provvedimento punitivo per tutti gli artigiani del fast food. Oltre seimila nella regione.
Dal Consiglio regionale arrivano alcune precisazioni: la legge non vieta di mangiare gelati, brioche, kebab o pizze davanti ai negozi, ma vieta ai laboratori artigianali di disporre sul marciapiede arredi esterni come tavolini e ombrelloni. Si precisa inoltre che le multe per inosservanza (dai 150 ai 1000 euro) non saranno applicate ai clienti, bensì agli esercenti. «Se un cliente mangia il gelato in piedi o seduto su una panchina pubblica all'esterno della gelateria può tranquillamente continuare a farlo. Se mangia il gelato al tavolino, sotto un gazebo o all'interno di dehors installati dal titolare della gelateria, allora è vietato».









Dall’opposizione un coro unanime: considerano la legge inutile e sbagliata, perché nata dalla volontà della Lega di bloccare e ridurre l'attività dei Kebab. Ma, in realtà, rischia di colpire tantissime attività artigianali, di lunga tradizione, come le gelaterie e le pizzerie di asporto. Inoltre si pongono vincoli agli artigiani in attività particolarmente gradite dai consumatori per la possibilità di potere disporre di prodotti da consumare freschi e per l'ottimo rapporto qualità/prezzo.
C'è qualcosa di paradossale nel fatto che una delle regioni più ricche e civili d'Europa, strizzando l'occhio alla propaganda "etnicista" della Lega e rispondendo alle richieste di aiuto di una parte del mondo del commercio, voti un provvedimento che finisce per dichiarare fuorilegge il cono gelato mangiato per strada.

Così facendo le strade perderanno vita e si puniranno proprio quegli immigrati-imprenditori. E di sicuro il coprifuoco anti-kebab non aumenterà la sicurezza delle città di notte.

3 commenti:

vicente ha detto...

Sono matti: e la pizza la taglio?

sara ha detto...

Ma che succede? E' questa la società civile italiana che tanto abbiamo apprezato?

Lluna ha detto...

Non capisco questa legge. È un po' assurda.

Amparo Santaúrsula