E' deceduto a Milano il cantautore Bruno Lauzi, il "poeta fungaiolo", come amava definirsi. Diffuse in Italia la canzone francese, specialmente l'opera di Brassens, Brel e Aznavour. Con Umberto Bindi, Gino Paoli e Luigi Tenco formò parte della cosiddetta "scuola genovese" di cantautori.
Verso la fine degli anni '60 iniziò a collaborare con Lucio Battisti . Risalgono a quegli anni le sue canzoni piú famose: "E penso a te", "L'aquila" o "Amore caro, amore bello".
Scrisse alcune canzoni famosissime rese celebri da altri artisti, come, ad esempio, "Lo straniero" cantata da Georges Moustaki, "Quanto t'amo" di Johnny Holliday, "L'appuntamento" di Ornella Vanoni e "Piccolo uomo" di Mia Martini.
Scrisse alcune canzoni famosissime rese celebri da altri artisti, come, ad esempio, "Lo straniero" cantata da Georges Moustaki, "Quanto t'amo" di Johnny Holliday, "L'appuntamento" di Ornella Vanoni e "Piccolo uomo" di Mia Martini.
Lauzi compose alcune canzoni per bambini, tra le quali ricordiamo "La tartaruga" e "Johnny Bassotto".
Per ascoltare alcuni brani del cantautore genovese, cliccate qui.
Leggete la lettera alla malattia che l'aveva colpito.
(foto da internet)
1 commento:
Lo straniero è una canzone bellissima!
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