mercoledì 30 ottobre 2019

Non c'è più religione!!!

 Vaticano, cardinali contro il palazzo pagato con l'obolo
(foto da www.corriere.it)


«Un' operazione opaca sulla quale ora si chiarirà tutto». Così, il segretario di Stato Pietro Parolin ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano notizie sull’immobile di pregio acquistato a Londra con i soldi delle elemosine, oggetto di un’inchiesta vaticana che ha già causato cinque sospensioni eccellenti. Una presa di posizione durissima che ha spinto il cardinal Giovanni Angelo Becciu — all’epoca sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, ora prefetto della Congregazione delle cause dei santi — a replicare, abbandonando la linea del silenzio: «Contro di me — ha detto all’Ansa accuse infanganti che respingo in modo fermo e sdegnoso. Ho la coscienza a posto. E so di avere agito sempre nell’interesse della Santa Sede e mai mio personale. Sono stato dipinto come uno che ha giocato e manomesso i soldi dei poveri. Ma l’Obolo non è solo per la carità del Papa ma anche per il sostentamento del suo ministero Pastorale»

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(foto da internet)

Arriva così ai più alti livelli della gerarchia vaticana lo scontro sui fondi gestiti direttamente dalla segreteria di Stato e non dallo Ior: l’Obolo di San Pietro, circa 60-70 milioni di euro raccolti nelle parrocchie e destinati per il 30 per cento alla carità e per il 70 per cento alla gestione della Santa Sede, dagli stipendi, ai viaggi del Papa e al resto. 
Tutto nasce da un’indagine, aperta dal promotore di Giustizia Gian Piero Milano, su segnalazione dello Ior, per operazioni finanziarie milionarie sospette, effettuate da uffici della Segreteria di Stato. Incluso l’investimento da 200 milioni di euro per il palazzo di Sloane Square che ha causato il blitz della gendarmeria vaticana e la sospensione dagli incarichi anche del capo degli uffici della Segreteria di Stato, don Mauro Carlini e del direttore dell’Antiriciclaggio, Tommaso Di Ruzza. Secondo l’accusa, milioni di euro di fondi extrabilancio, con l’aiuto di banche svizzere, sarebbero finiti in operazioni spericolate, come quella «opaca» sulla quale il segretario di Stato promette che «si farà luce»

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(foto da internet)

Il cardinale Becciu è il primo a voler chiarire; dice che «è prassi che la Santa Sede investa nel mattone, l’ha fatto sempre: a Roma, a Parigi, in Svizzera e anche a Londra. Pio XII fu il primo ad acquistare degli immobili a Londra». E rimarca: «Ci è stata avanzata la proposta di questo storico ed artistico palazzo e quando fu fatta e realizzata non c’era niente di opaco. L’investimento era regolare e registrato a norma di legge». Le «difficoltà sono nate con il socio di maggioranza, con il quale mi risulta sono sorte questioni circa la gestione della parte della liquidità», aggiunge il cardinale alludendo a Raffaele Mincione, che, dice, «disattendendo le indicazioni reiterate anche per iscritto, continuava ad investire in attività che la Segreteria di Stato non poteva assolutamente condividere né approvare»Ma nessuna manipolazione assicura: «In Segreteria di Stato avevamo un fondo intitolato: “Soldi dei poveri”. E ai poveri venivano destinati».

lunedì 28 ottobre 2019

Genova per loro



(foto da internet)

In Via XX Settembre a Genova è stato allestito una specie di  tazebao di sentimenti e tribolazioni tipici dell'adolescenza, intrisi di ogni colore, umore, amore. Poco sopra il Palazzo dei Fannulloni e all'Abbazia di Santo Stefano, al numero civico 39, tra le vetrine a specchio di un centro estetico e di un ristorante cinese, si trova il cosiddetto muro dei post-it. Sembra una moda tutta genovese, una specie di rilettura ligure dei lucchetti di Ponte Milvio, dove i portoni diventano la bacheca letteraria della scrittura liceale, manifestazione immediata di un’età tormentata. 
Sorprende, in piena era dei social, che i ragazzi si esprimano mediante dei post-it in carta. Nati per caso, i bigliettini appiccicati a un vetro hanno da subito suscitato l'interesse dei ragazzi che si fermano a leggerli e a dire la loro. E allora, via i social e pronti carta e penna per riportare le proprie esperienze di vita, il rapporto coi genitori, gli amori, ecc. 


(foto da internet)


Eccone alcuni:
"Sarai solo tu in mezzo al mare, ti sembrerà di affogare, nessuno verrà a salvarti, andrai sempre più a fondo". 
O anche "Non lasciarsi mai più, ma poi per sempre io e te". E la richiesta "Per favore contattami" (con indirizzo email).
A quanto pare l'iniziativa-idea è sorta per un disperato bisogno di buttare fuori un disordine interiore nato a scuola. La scrittura come cura in casi di bullismo. A Genova come altrove, ci sono stati casi atroci di bullismo nelle scuole e quindi l'androne di Via XX Settembre non è solo il luogo in cui si sfogano le pene d'amore, ma anche il posto in cui i ragazzi raccontano al muro quel che non riescono a raccontare a casa.



(foto da internet)

Secondo Federico Moccia, l'autore di Ho voglia di te che di fatto lanciò la moda dei ponti coi lucchetti di Roma, e che col libro La ragazza di Roma Nord darà voce ai codici espressivi degli adolescenti, questi ragazzi hanno una voglia enorme d’esternare. È una generazione non troppo diversa da quella dei lucchetti. Là si esprimeva con la ritualità della chiusura della serratura, del lancio della chiave nel fiume. Qui vengono usati i post-it. Ma la molla è simile. Avvertono i problemi che li circondano, non solo il mondo dei sentimenti. E scelgono luoghi imprevedibili: Ponte Milvio a Roma e Via XX Settembre a Genova.  
Fastidiosamente infelici, diceva degli adolescenti Pasolini, quelli che scrivono, per esempio "Avrei voluto essere la cenere delle mie Lucky Strike. Polverizzarmi e sparire col vento".
 






sabato 26 ottobre 2019

Le Marche: Best in Travel





(foto da internet)



Best in Travel è la pubblicazione dell'australiana Lonely Planet che ogni anno mappa il meglio tra destinazioni sconosciute e mete che vale la pena riscoprire e racconta trenta luoghi, equamente divisi tra Paesi, città, regioni. Per ogni edizione le destinazioni vengono selezionate dai collaboratori delle guide sparsi in tutto il mondo. Quest'anno,  le Marche sono al secondo posto della lista delle regioni in tutto il mondo che il prossimo anno meritano una visita.  Il Presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ha accolto con grande soddisfazione e orgoglio il significativo riconoscimento concesso da Lonely Planet che colloca le Marche, unica regione italiana presente nella graduatoria, al secondo posto tra le dieci più importanti mete turistiche mondiali consigliate per il 2020. 

Purtroppo, l'Italia non compare in nessun altra classifica della prestigiosa pubblicazione che stila, ogni anno, un lungo elenco dedicato esclusivamente 10 paesi, 10 regioni, 10 città e 10 destinazioni convenienti.




(foto da internet)

Ma che cosa c'è da vedere nelle Marche? A dir il vero, questa Regione sembra un po' tagliata fuori dai circuiti turistici tradizionali, ma ha tali tesori nascosti che ha giustamente occupato un posto di rilievo nella suddetta guida.
Le Marche si affacciano sul Mare Adriatico al centro dell’Italia e già dal nome lasciano intendere le numerose anime che le popolano. Dal mare alle montagne, dagli antichi borghi alle città d’arte, questa regione invita a muoversi senza fretta, alla scoperta di un paese diverso.
Il viaggio nella Marche può iniziare dalla stupenda Urbino, città UNESCO e patria di Raffaelloun gioiello unico al mondo, emblema del Rinascimento italiano e, dal 1998, vanta con il centro storico patrimonio dell’umanità UNESCO. Vi si può ammirare lo splendido Palazzo Ducale dimora di Federico da Montefeltro, oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche che ospita una delle più belle ed importanti collezioni d’arte del Rinascimento italiano con opere di Raffaello, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Tiziano e Melozzo da Forlì.



(foto da internet)

Nei pressi di Urbino, vale la pena visitare Gradara con il castello e il borgo fortificato che rappresentano una delle strutture medioevali meglio conservate d’Italia. La Rocca, posta su una collina a 142 metri sul livello del mare, è conosciuta per la storia d’amore di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, resa immortale dai versi del Canto V dell’Inferno di Dante. Il torrione principale, si innalza per trenta metri, dominando l’intera vallata.
Il nostro itinerario ci porta a Pesaro, la città di Rossini. È una delle città più animate delle Marche.  Uno dei simboli della città è la suggestiva scultura contemporanea la Palla di Pomodoro, una sfera di bronzo realizzata nel 1998 dallo scultore Arnaldo Pomodoro che è antistante il mare.


(foto da internet)


Pesaro è una città di mare, ha sette chilometri di spiaggia sabbiosa e più di cento strutture di accoglienza turistica, con un’attenzione particolare alle famiglie e ai bambini. 
Pesaro è anche la città della musica grazie al suo più illustre concittadino Giochino Rossini che qui nacque e vi rimase molto legato tanto da lasciare, alla sua morte, una somma per istituire il Conservatorio Rossini, una delle scuole di musica più prestigiose d’Italia.
Proseguiamo verso il Monastero di Fonte Avellanaricordato anche da Dante nell’XXI Canto del Paradiso. Questo antico eremo, nascosto tra le colline e le montagne, si trova ai piedi del Monte Catria ed è racchiuso in una conca avvolta da ampie faggete.




(foto da internet)

Andando verso sud, troveremo la Riviera del Conero, che è  il tratto di costa che va dal porto della città di Ancona  fino a quello di Numana. La Riviera del Conero offre un mare cristallino, delle spiagge sovrastate dal Monte Conero, caratterizzate dal colore verde argenteo che sprofonda nel blu del mare. È ricca di insenature e piccole spiagge, rocciose o sassose.
È costellata da borghi suggestivi che vantano storie greche, picene e romane come Sirolo e Numana, e da baie spettacolari come quella di Portonovo.
È la volta di Fabriano, nota in tutto il mondo come la città della carta. Fabriano ha tutt'oggi delle cartiere che producono principalmente carta da banconote ma che una volta era famosa per i fogli da disegno F4. Nel Museo della Carta e della Filigrana, è possibile percorrere il viaggio storico della carta, partendo dalla fabbricazione a mano della carta fino ad arrivare all’esposizione delle filigrane.
A Fabriano, si produce il rinomato salame omonimo, 
Proseguendo il viaggio, punteremo su Loreto, la culla della spiritualità marchigiana, che deve la sua fama al Santuario, che ospita la celebre reliquia della Santa Casa di Nazaret dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque e visse e dove ricevette l’annuncio della nascita miracolosa di Gesù. Un ricco e sontuoso recinto marmoreo riveste la Santa Casa e fu progettato dal Bramante.




(foto da internet)

Per gli amanti della speleologia consigliamo le Grotte di Frasassi uno dei complessi ipogei più grandi d’Europa che si trovano all’interno del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi dove è possibile ammirare delle sculture naturali formatesi ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni grazie all’opera dell’acqua e della roccia.
Continuiamo il nostro viaggio a Jesi, città di storia, arte e cultura ubicata in mezzo alle colline. la città ha visto nascere Federico II di Svevia nel 1194 e il compositore Giovanni Pergolesi nel 1710. È circondata da una cinta muraria fra le meglio conservate della regione, con sei porte, torrioni e cortine coronate da beccatelli, ha il titolo di Città esemplare  Unesco per la capacità di preservare un patrimonio secolare architettonico, artistico e culturale altamente suggestivo.






(foto da internet)

Il nostro tour ci conduce ad Ascoli Piceno, una città incantevole. La sua famosa Piazza del Popolo viene considerata una delle piazze più belle d’Italia. Di forma rettangolare è delimitata dalla poderosa facciata del Palazzo dei Capitani, lo storico Caffè Meletti di gusto liberty e dalle gotiche forme della Chiesa di San Francesco, al quale è addossata la Loggia dei Mercanti.
Da assaggiare la rinomata oliva ascolana, piatto di street food che più rappresenta questa città e l’anisetta, un liquore a base di anice verde, tipica di questa zona.
Ci dirigiamo a Fermo, una città rinascimentale con la Piazza del Popolo, dove si trova il cinquecentesco Palazzo dei Priori, che ospita la Pinacoteca Civica e la Sala del Mappamondo, fulcro della splendida Biblioteca Civica Romolo Spezioli. Il mappamondo manoscritto del 1713 è un’opera dell’abate Moroncelli rivestita in carta di Fabriano. 
Il nostro viaggio finisce a Recanati, un borgo letterario in cui 
nacque Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti italiani della letteratura italiana.




(foto da internet)

Situata al centro della regione, in una posizione strategica, tra costa e l’entroterra, Recanati  offre al turista un ampio panorama dei luoghi leopardiani come la piazzetta Sabato del Villaggio, su cui si affacciano il settecentesco Palazzo Leopardi, casa natale del poeta, che custodisce la preziosa Biblioteca contenente oltre 20.000 volumi e la Casa di Silvia; il Colle dell’Infinito, la sommità del Monte Tabor e la Torre del Passero Solitario, ubicata nel cortile del chiostro di Sant’Agostino.
Buon viaggio!

mercoledì 23 ottobre 2019

Il miglior barista del mondo

(foto da internet)
È il bolognese Stefano Cevenini il nuovo campione del mondo di Espresso Italiano. Già campione nazionale, si è aggiudicato il primo posto del podio alle fase internazionale dell'Espresso Italiano Champion 2019, la gara per professionisti del settore promossa dall'Istituto Espresso Italiano (Iei), la cui finale si è svolta il 20 ottobre nei padiglioni di Fiera Milano in occasione di Host, manifestazione dedicata al mondo della ristorazione e dell'accoglienza.

E' bolognese il nuovo campione mondo di espresso italiano © ANSA
(foto da internet)
Il miglior barista del mondo ha 20 anni, barista da quando aveva 15 anni e campione italiano in carica alle selezioni nazionali all'Espresso Italiano Champion 2019 lo scorso giugno. La premiazione si è svolta dopo due giorni di prove che il campione ha superato sfidando in finale, oltre al vincitore assoluto, Anita Fava (Regno Unito), Satoshi Miyanishi (Giappone), Chiu Hsiu Kuei (Taiwan).
(foto da internet)
I campioni hanno superato le fasi preliminari, per poi arrivare a Milano dove il 18 e il 19 ottobre si sono svolte le semifinali. I quattro finalisti si sono confrontati ancora su espresso italiano e cappuccino italiano. Alla competizione giunta alla 6/a edizione internazionale partecipano da 300 a 400 baristi da tutto il mondo. Dell''Istituto Espresso Italiano fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell'espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 34 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. 

lunedì 21 ottobre 2019

Mi curo di te





(foto da internet)



Mi curo di te è un progetto sperimentale di equitazione integrata realizzato presso la Tenuta presidenziale di Castelporziano. La Tenuta Presidenziale  è una delle tre residenze del Presidente della Repubblica Italiana, assieme al Palazzo del Quirinale a Roma e a Villa Rosebery a Napoli. Dista circa 25 km dal centro di Roma e si estende su una superficie di 59 km² che comprende anche alcune storiche tenute di caccia, quali Trafusa, Trafusina, Riserve Nuove e Capocotta. 
L'iniziativa nasce grazie ad un protocollo d'intesa sottoscritto dalla Presidenza della Repubblica, dal Campidoglio e dalla Fise, la Federazione italiana sport equestri. Il progetto si rivolge a minori con disabilità, disagio sociale e affidati a case-famiglia provenienti da Roma. Ogni settimana per cinque settimane, fino al primo novembre, la tenuta presidenziale apre le porte a un diverso gruppo di minori per sperimentare attività gratuite di equitazione integrata.






(foto da internet)


Gli incontri si svolgeranno dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 16:30, e coinvolgeranno ogni settimana un gruppo di massimo 21 persone, compresi gli accompagnatori. La mattina gli ospiti verranno accolti nella tenuta per la prima colazione, a cui seguiranno lezioni di teoria. Dopo la pausa pranzo, si terranno lezioni pratiche e delle attività all'aria aperta. Al termine di ogni settimana di attività verrà rilasciato agli ospiti un attestato di partecipazione. La partecipazione al progetto, inclusi i pasti, è interamente gratuita.
L'iniziativa rappresenta uno strumento potentissimo per l'inclusione e l'integrazione. Come dimostrato da numerosi studi scientifici, il contatto con gli animali e con la natura può avere un effetto benefico e terapeutico, e può essere uno strumento valido di socializzazione e di crescita individuale e collettiva.



(foto da internet)

A Roma, oltre alla suddetta iniziativa l'Asta, l'Associazione Salute e Tutela degli Animali, con il patrocinio della Commissione Ambiente di Roma Capitale e in collaborazione con Vetonline24 e FederAnziani Senior Italia, è stato promosso il progetto Dopo di Me che, da una parte, vuole favorire il benessere psicologico di anziani e animali e, dall'altra, vuole svuotare i canili spesso veri e propri lager dell'abbandono. 
Quando le condizioni di salute di un anziano rendono  gravoso mantenere a casa un cane che, ad esempio, gli ha fatto compagnia per anni, o se gli eredi non desiderano occuparsi più dell'animale, il progetto Dopo di me  sosterrà gli anziani, quando non saranno più in grado di occuparsi della loro amico a quattro zampe, garantendo un'assistenza domiciliare sanitaria e fornendo una rete di famiglie disposte ad accogliere l'amico peloso in cerca di una nuova sistemazione.



(foto da internet)


Con la realizzazione di questa iniziativa si potrà dare una seconda possibilità di vita agli anziani e ai loro animali e far sì che entrambi possano condurre una vita serena durante la loro convivenza fino alla fine dei loro giorni.
Anche in questo caso, vivere con un pet ha un impatto positivo sulla salute e sull'umore, riduce la solitudine e aumenta la serenità, favorisce la socializzazione ed è oltretutto uno stimolo a muoversi...

venerdì 18 ottobre 2019

Menarini Pills of Art



(foto da internet)

Il Gruppo Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite S.r.l. è un'azienda farmaceutica italiana fondata da Archimede Menarini, a Napoli, nel 1886. Ha sede a Firenze dal 1915 e opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di farmaci. Il gruppo è presente in 136 paesi nel mondo e si posiziona al 13º posto tra le aziende farmaceutiche in Europa e al 35º posto nel mondo. Menarini ha 6 centri di Ricerca e 16 stabilimenti di produzione di farmaci.
Nel 1976 venne costituita la Fondazione Internazionale Menarini per promuovere la ricerca e la conoscenza nel campo della biologia, della farmacologia e della medicina, dell'economia e delle scienze umane e che organizza congressi internazionali con particolare riguardo alle discipline mediche.





(foto da internet)

Uno dei punti di forza del Gruppo Menarini è la collaborazione con partner internazionali: l’obiettivo è creare sinergie che portino a soluzioni, prodotti farmaceutici e servizi all’avanguardia nel settore della salute.
Oltre all'attività in campo farmaceutico, il Gruppo Menarini si occupa anche di arte. Da più di 60 anni, infatti, e cioè da quando si pubblicò il primo volume d’arte il cui titolo era Il Testimone d’Egitto, un reportage nella terra delle Piramidi, alla scoperta dei tesori dei Faraoni. 
Il testo fu così tanto apprezzato dai lettori che l’azienda decise di continuare, anno dopo anno, a pubblicare altri volumi d’arte. La linea e lo stile, nel corso del tempo, cambiarono. Da racconti e reportage, si passò alla realizzazione di bellissime monografie inedite dei grandi pittori e scultori del Rinascimento
Firmano i libri alcuni dei più grandi storici dell’arte italiani: Rossella Vodret ha curato il volume su Caravaggio nel 2009, Claudio Strinati è stato l’autore della monografia del Bronzino nel 2010, Antonio Natali ha firmato il volume dedicato a Rosso Fiorentino nel 2006, Marco Versiero ha curato il volume su Leonardo del 2015, Francesco Mancini ha firmato la monografia del Pintoricchio nel 2007, Marco Grassi ha raccontato la vita e le opere di Artemisia Gentileschi nel 2017, e Renzo e Giovanni Villa sono stati gli autori di numerosi volumi, tra cui si ricordano in particolare Lorenzo Lotto, Tintoretto e Tiepolo.



(foto da internet)

Alla pubblicazione dei testi, viene accompagnata una presentazione ufficiale della collana letteraria, organizzata nella città che in quel periodo ospita una mostra dell’artista o dove sono conservate alcune delle più importanti opere d’arte del maestro. 
Nel 2010, ad esempio, nell’atmosfera suggestiva della chiesa sconsacrata di Santa Marta a Roma, si è tenuta la presentazione del volume di Caravaggio, mentre nel 2015, in occasione dei 100 anni di Menarini a Firenze, l’azienda ha presentato il volume d’arte su Leonardo da Vinci  a Palazzo Vecchio. Sempre a Firenze, ricordiamo anche la presentazione del volume su Artemisia Gentileschi che si è tenuta nella primavera del 2018 nella splendida cornice della Sala Bianca della Galleria Palatina a Palazzo Pitti.
La vocazione artistica dell’azienda viene completata da un sito web in cui il lettore potrà realizzare un viaggio nella storia dei volumi d’arte già pubblicati attraverso il progetto multimediale Menarini Pills of Art, che ha l’obiettivo di avvicinare i giovani all’arte. Il sito web di Menarini pubblica, in ben sette lingue, delle brevi video pillole in cui gli esperti d’arte mostrano e raccontano le curiosità delle grandi opere presenti nelle nostre monografie (vedi>>).




(foto da internet)

L'ultima fatica della Menarini è stata la pubblicazione di un volume sul Beato Angelico. Frate domenicano e pittore rinascimentale, Beato Angelico realizzò gran parte delle sue opere, caratterizzate dai colori splendenti e dai tratti delicati, proprio a Firenze, nel convento di San Marco. Il pittore era convinto che ogni sua pennellata fosse d’ispirazione divina e che i suoi dipinti contribuissero a salvare le anime dei fedeli. E a pochi passi dal luogo in cui il frate artista visse, il Gruppo Menarini ha voluto presentare la monografia a lui dedicata. Il 22 settembre u. s., nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze, il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, e l’autore, Renzo Villa, hanno presentato il volume d’arte, curato da Menarini in collaborazione con Pacini editore, ripercorrendo la vita e le opere del frate pittore.




(foto da internet)

Il Beato Angelico è uno dei pittori più importanti e poetici del '400 -ha affermato Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi-.  Il soprannome con cui è conosciuto descrive perfettamente la dolcezza ultraterrena che connota il suo stile ed è un bene che la sua opera e la sua figura siano diffusi al grande pubblico in questo volume appositamente realizzato da Menarini. 
La pubblicazione uscì praticamente a pochi giorni di distanza dalla chiusura della spettacolare mostra sul pittore tenutasi al Museo del Prado


mercoledì 16 ottobre 2019

LetYourBoat



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(foto da internet)

LetYourBoat è una startup italiana nata da un’idea di Walter Vassallo, imprenditore e appassionato di mare, che da diversi anni pensava a come rendere il mondo nautico, da sempre considerato un settore elitario, accessibile a più persone possibile e meno legato alla stagione estiva. «Il mercato nel corso degli anni non aveva saputo rinnovarsi ed era ancora fortemente “per pochi” — spiega Vassallo —. Volevo renderlo a portata di tutte le tasche, così da far appassionare anche quelle persone che magari non hanno mai messo piede su una barca». Insomma è l'airbnb delle barche. 
Risultato immagini per letyourboat
(foto da internet)

Letyourboat è una piattaforma unica per armatori e per utenti: chi ha una barca, e vuole affittarla, può iscriversi, e dopo che il team ha certificato la proprietà e l’imbarcazione, registrando i dati nel catalogo online, viene inserito l’annuncio. Per gli utenti è ancora più semplice: l’interfaccia è pensata per i clienti, e si può sfogliare il catalogo con tutte le barche, dalle più «economiche» a quelle più lussuose, inserendo anche i filtri per i porti o le regioni in cui si preferisce cercare.
Una volta individuata la barca, si può scegliere se prenotare una barca in banchina, ossia tenendola ormeggiata al porto, e quindi godersi un pernottamento paragonabile a quello di un hotel, o se prenotare una barca per uscire in mare, con lo skipper. Il tutto senza vincoli di numero minimo di giorni di soggiorno: si può prenotare anche per una sola giornata, o una sola notte.
Un servizio per gli armatori che permette loro di affidarsi a professionisti del settore per check-in, check-out e servizi di pulizia
(foto da www.corriere.it)

Alcune barche permettono anche di prenotare servizi extra, che vanno dalle cene di lusso a bordo, o altre esperienze come lezioni di yoga «galleggiante». Al momento queste esperienze sono legate alla prenotazione di almeno una giornata o una notte in barca, ma il fondatore Walter Vassallo ha detto che stanno ragionando anche sulla possibilità di far prenotare agli utenti le singole esperienze a bordo senza dover obbligatoriamente soggiornare o pernottare su una barca. Sarà così possibile regalare una cena romantica su un lussuoso yacht ormeggiato ad Amalfi o a Santa Margherita Ligure, o perché no, un corso di lezioni di yoga.

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(foto da internet)

proprietari delle barche possono anche usufruire del servizio «Guest assistant», che offre agli armatori un servizio di check-in, check-out e di pulizie a bordo delle imbarcazioni legato a ciascuna prenotazione. Gli assistenti sono professionisti selezionati dalla piattaforma e che lavorano nei porti e nelle Marine.

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(foto da internet)

Nel momento in cui l’utente prenota la barca, non viene addebitato nessun pagamento fino al momento in cui l’host (il proprietario) accetta la prenotazione. Il proprietario della barca ha 24 ore al massimo per accettare: passato un giorno, la prenotazione si annulla automaticamente. Se poi il guest decide di cancellare la sua prenotazione, entro 14 giorni è gratuita e riceve un rimborso completo; se invece cancella dopo il termine della cancellazione gratuita, non è previsto nessun rimborso. Nonostante l’iscrizione per i proprietari sia gratuita, Letyourboat offre un’assicurazione per le imbarcazioni, che copre da eventuali danni accidentali causati dagli ospiti durante il soggiorno.
Una barca a Portofino
(foto da www.corriere.it)
I prezzi ssembrano per tutte le tasche: si va dai 40 euro al giorno fino a 8 mila, e sono sia barche a vela, che yacht che barche a motore. Inizialmente erano solo porti italiani, ma ora ci sono barche in diverse località europee: da Mentone a Valencia.

domenica 13 ottobre 2019

Non tutte le ciambelle...



(foto da internet)


Non tutte le ciambelle riescono (o escono) col buco, si dice in italiano, per indicare che non sempre si riesce a fare qualcosa nel modo voluto.  Ciononostante, nella gastronomia italiana vi sono numerosi prodotti che riescono assai bene col buco: aralli e freselle, biscotti e il ciambellone, molti formati di pasta (gli anelli, i bucatini e gli ziti),  alcuni tagli di frutta, come le fettine di ananas in scatola e chi più ne ha, più ne metta.  

Il team di Found! Story Engagement, ha recentemente realizzato una selezione, mediante un monitoraggio su oltre 100 fonti fra testate -magazine, portali, blog e community lifestyle internazionali-, per sondare quali siano i dieci prodotti che sono diventati icone grazie proprio alla forma.





(foto da internet)


Per quel che riguarda l'Italia, al primo posto ci sono le ciambelle che hanno origine nel Medioevo e la cui autenticità è contesa tra le diverse regioni. Il famoso dolce col buco ha diverse derivazioni: le graffe a Napoli, i cuddhuraci in Calabria, la cuddura in Sicilia, il kiechi in Trentino, ecc. 
Il significato della ciambella è riconducibile alla tradizione pasquale poiché la sua particolare forma rappresenta il cerchio della vita e la rinascita del Signore.

Poi c'è il classico ciambelloneuna delle cose buone e semplici che non passano mai di moda. Un dolce eccezionale che accompagna il succo di frutta al pomeriggio o il latte e caffè al mattino. 




(foto da internet)

Non poteva mancare la pasta con gli anelli e gli ziti, ad esempio. 
Poi ancora ci sono gli Yonkers creati dall'azienda italiana Saiwa e che sono delle patatine al formaggio col buco. 
Non potevano mancare gli anelli di calamari fritti. Pesce fritto senza lische, croccante e saporito.
Si continua con il Tablò, il primo cioccolato con la caratteristica unica di essere una tavoletta coi buchi. È tra i prodotti più recenti (venne creato, infatti, solo nel  2012), ma si è subito contraddistinto per l’originalità e la sua qualità. Nasce in casa Perugina, simbolo del cioccolato italiano, e  grazie ai maestri cioccolatieri è stata ideata una forma che valorizzasse il momento della degustazione. Il buco infatti in questo prodotto esalta il piacere dal punto di vista palatale facendo sprigionare le essenze aromatiche del cioccolato, la sua croccantezza al morso e la sua cremosità.




(foto da internet)


Chiudiamo con un altro classico: i Bucaneve. Sono dei biscotti dalla forma inconfondibile di un fiore, che nascono negli anni ’50 e diventano da subito uno dei prodotti di punta dell’azienda Doria, accompagnando la colazione e le merende di milioni di italiani. Ai Bucaneve era legato non solo il gesto di infilarli al dito ma anche il giochino di poterne mangiare tanti quanti ne fossero entrati.
Buon appetito!

venerdì 11 ottobre 2019

Ragusa ad ottobre



(foto da internet)


Ragusa, in dialetto siciliano Raùsa è il capoluogo più meridionale d'Italia. La città è chiamata È chiamata la "città dei ponti", per la presenza di tre strutture molto pittoresche e di valore storico. Nel 1693 un devastante terremoto causò la distruzione quasi totale dell'intera città, mietendo più di cinquemila vittime. La ricostruzione, avvenuta nel XVIII secolo, la divise in due grandi quartieri: da una parte Ragusa superiore, situata sull'altopiano, dall'altra Ragusa Ibla, sorta dalle rovine dell'antica città e ricostruita secondo l'antico impianto medioevale.
Ragusa è uno dei luoghi più importanti per la presenza di testimonianze d'arte barocca, come le sue chiese ed i suoi palazzi settecenteschi.
Le campagne attorno alla città sono plasmate dal duro lavoro dei contadini, in un paesaggio frastagliato dai muretti a secco.




(foto da internet)

Il suo territorio si estende tra le alture e le vallate degli Iblei, padroni incontrastati dell’entroterra ragusano, caratterizzato da profondi canyon scavati dalle acque dei torrenti, in un’equilibrata alternanza tra alte scogliere e i lunghi litorali di sabbia finissima.
Nella provincia di Ragusa, vanno segnalate le località di  Modica, Scicli e Ispica, in cui si possono osservare le pregevoli architetture e la particolare pietra di tufo che esalta i decori che ornano piazze, chiese e palazzi. 
La storia della città comincia quando i Siculi stabilirono i loro insediamenti in questa terra, per continuare con la Magna Grecia, l’epoca romana e le altre dominazioni che hanno influenzato l’arte e la cultura della Sicilia.
Ad ottobre, perdersi nei vicoli di Ragusa Ibla, significa  rivivere l’emozione di luoghi resi celebri dai romanzi di Camilleri e dalla fiction tv Il commissario Montalbano (vedi>>), ma soprattutto immergersi nella magia degli artisti di strada. La città, infatti, ospiterà dal 10 al 13 ottobre la kermesse Ibla Buskers, che radunerà fra le strade e le piazze i più famosi ed eccentrici performers a livello internazionale. 



(foto da internet)

La sera, a partire dalle ore 20, la fantasia e la creatività saranno protagoniste. Ogni anno la manifestazione attira una media di 60mila visitatori, tra cui fanno spicco i turisti tedeschi e francesi che si recano in questa regione. 
Oltre all'iniziativa sopraccitata, si possono ammirare le botteghe del carretto siciliano, dove ogni singolo pezzo di legno decorato dai maestri falegnami che si tramandano quest’arte di padre in figlio rappresenta una leggenda o una storia legata alle famiglie nobili del territorio, alle grandi battaglie dei tempi antichi, alle gesta dei paladini e degli eroi. E ancora ci sono le botteghe dei pupi siciliani, alcuni dei quali, solitamente i più antichi, non sono neppure in vendita. 





(foto da internet)


In città si può ammirare il Duomo di San Giorgio che ne è il cuore scenografico, si può continuare la visita della città visitando lo splendido Giardino Ibleo, da cui si gode anche un bellissimo panorama della valle che circonda Ragusa. 
Fra gli antichi palazzi aristocratici merita una visita lo splendido palazzo settecentesco La Rocca, con i suoi balconi finemente decorati. 
Buon viaggio!