venerdì 24 novembre 2017

Lavoretti manuali (VI): il rinvaso



(foto da internet)

Se i fiori, o le piante, della vostra terrazza, o del vostro giardino, necessitano spazi più grandi, bisogna collocarli in un vaso più capiente. Ciò avviene quando lo spazio all’interno del vaso è stato completamente occupato dalle radici; noterete, quindi, un rallentamento della crescita fino all’arresto dello sviluppo e la conseguente sofferenza della pianta; il che accade quando il vegetale non ha più terreno a disposizione da cui trarre nutrimento.
Questa operazione, in giardinaggio, è detta rinvaso. La sua funzione è proprio quella di dare alla pianta il terreno che le manca, una pratica consistente nell'inserire il fiore, o la pianta, in un contenitore più capiente, mantenendo parte del terriccio originario e aggiungendone di nuovo. 


(foto da internet)

Il rinvaso dovrebbe seguire il naturale ciclo d’attività della nostra pianta e quindi andrebbe fatto in primavera, quando il fiore è piena attività e inizia il suo normale ritmo di crescita. Lo si può fare anche d'estate, purché le temperature non siano molto alte, dato che la pianta rischia di soffrire di disidratazione. In autunno e in inverno, invece, la ridotte forze della pianta rischiano di portarla alla morte. 
Un altro accorgimento utile è quello di non rinvasare una pianta con una malattia in corso.
Per il rinvaso, bisogna scegliere un contenitore che sia in grado di trattenere l'acqua, l'umidità e il calore. 
Ricordate di scegliere sempre un vaso in terracotta. La forma deve tener conto della crescita delle radici: le piante con radici che si sviluppano in verticale avranno bisogno di contenitori a cono molto alti; per quelle, invece, che si sviluppano in orizzontale ci vorranno dei vasi bassi.



(foto da internet)

Ecco a voi una formuletta per calcolare la circonferenza del nuovo contenitore: se il vaso originario ha un diametro tra i 10 e i 15, aggiungete 3 centimetri in più; se invece il vaso originario supera i 20 centimetri, aggiungetene 7 in più. 
Inserite nel nuovo contenitore dei cocci o dei sassolini per ricoprire il foro sull’estremità inferiore, affinché l’acqua defluisca più lentamente e un po' di ghiaia (o di argilla) a seconda delle necessità della pianta.
L’argilla, ad esempio, è idonea per tutte quelle coltivazioni che richiedono umidità costante. È necessario conoscere le caratteristiche della pianta in questione per poter scegliere un buon terriccio: se essa avesse bisogno di un facile drenaggio, vi consigliamo i terreni sabbiosi e secchi. Se invece la pianta necessitasse di idratazione costante, scegliete i terricci morbidi, porosi e con alto contenuto d’argilla.


(foto da internet)

Un giorno prima del rinvaso, bagnate abbondantemente con acqua la vostra pianta: in questo modo terreno e radici si ammorbidiranno e sarà più facile intervenire. 
Per prima cosa bisogna distaccare il terreno dalle pareti del contenitore: aiutandovi con un coltello, tratteggiate l’intera circonferenza interna del vaso. Collocate in orizzontale la pianta e, tirando leggermente, estraetela dal vaso.
Inseritela al centro del nuovo contenitore con del terriccio aggiuntivo, fino a raggiungere la completa stabilità. Bagnatela abbondantemente con acqua e, aiutandovi con le mani, compattate la superficie superiore.

Buon lavoro!

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