(foto da internet)
Alcuni hanno quasi un secolo, altri
soltanto tre anni. Sono l'inizio e l'autunno della vita. A Piacenza c'è
un asilo dove gli estremi si incontrano e vecchi e bambini "crescono"
insieme. Dove la lentezza è un dono. C'è la signora Fiorella che ha 87 anni e
Stefano e Carlo che vanno al nido. Lei spinge il deambulatore e loro la
precedono. "Guardate - ride Fiorella - ho tanti cavalieri, non sembro
una regina?". Poi tutti a sporcarsi di farina e a impastare torte.
Divertendosi non poco. Mano nella mano. Perché i più anziani e i più
piccoli hanno lo stesso passo, si sa, e basta uno sguardo per essere
complici e diventare amici.
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Aurora, 36 mesi, taglia pezzetti di mela e Maria, 90 anni, che è mamma,
nonna e bisnonna e da giovane faceva la "bottonaia", mescola farina e
zucchero, mentre Franco, classe 1933, legge le fiabe a Noemi, e Olga,
nata nel 1927, attenta e lucida, racconta di sé: "Io li ascolto i
bambini sapete, ci gioco, gli narro le storie della mia infanzia, e loro
sono attenti, mi guardano diritti diritti negli occhi. E se mi fermo,
mi tirano per il braccio: Nonna Olga, poi che cosa fa il lupo?".
(foto da internet)
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A metà mattina c'è il laboratorio di cucina. Mele golden, lievito e granella di zucchero. Grandi e piccoli tagliano e impastano, sotto lo sguardo vigile delle educatrici. Carlo, tre anni, immerge il dito nel dolce: "Fiorella non ha fatto niente, ho fatto tutto io, sono un cuoco, e i nonni del nido sono buffi", e ride contentissimo della sua battuta. Giacomo Scaramuzza ha 94 anni, è stato giornalista alla "Libertà" ed è tuttora attivissimo. "Quando sono venuto a vivere qui, non sapevo che ci fossero anche i bambini, per me che non ho avuto figli sono stati una scoperta incredibile, io partecipo a tutte le attività, con loro non c'è bisogno di parole, ci si capisce con gli sguardi, c'è uno scambio assolutamente naturale. Troppo spesso oggi le età non si incontrano, come se la vecchiaia fosse qualcosa da nascondere. Così, invece, è un po' come passare il testimone...". Un progetto per adesso unico in Italia ma già attivo in Francia e soprattutto a Seattle, alla "Providence Mount St Vincent", la prima scuola materna inserita in un centro anziani, diventata famosa in tutto il mondo con il documentario "Present Perfect".
Racconta una mamma: "Mia figlia è entusiasta degli anziani del nido. Se li incontriamo fuori li saluta, li riconosce, come fossero amici della sua età". Perché a contatto con i "grandi vecchi" i piccoli imparano a non avere paura di rughe e disabilità, spiega Valentina Suzzani, responsabile pedagogica dell'asilo. "Così il deambulatore diventa un triciclo da spingere, la carrozzina del nonno una macchina sportiva, e se per gli anziani i piccoli sono una ventata di gioia, i bambini attingono alla saggezza e all'ironia di chi ormai non ha più fretta". "Oggi siamo oggetto di tesi di laurea, ma quando abbiamo iniziato non sapevamo nulla né della Francia né di Seattle - dice Elena Giagosti - avevamo però alle spalle decenni di esperienza della Unicoop nella gestione sia di nidi che di anziani. E ogni volta che avveniva "l'incontro" ci rendevamo di quanto fosse prezioso per entrambi. Così abbiamo pensato di far "convivere" sotto uno stesso tetto le varie età della vita. Ed oggi è un successo".
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