mercoledì 15 febbraio 2017

La Traviata a Valencia

(foto da internet)

L'alta moda ha scelto l'amore eterno di una cortigiana: Valentino veste Violetta La moda e la cultura si fondono grazie al genio di Verdi. Il luogo che fa da scenario non è più solo il Teatro dell'Opera di Roma, ma anche il Palau de les Arts di Valencia, sempre con scenografia di un altro mostro sacro, Nathan Crowley, conosciuto per i film Interstellar o Batman Begins


«Nella mia vita ho sempre sognato di fare una Traviata ma in una maniera nuova», ha detto Valentino che ha disegnato i quattro vestiti di Violetta. «I grandi maestri da Visconti a Zeffirelli, la Callas, Piero Tosi, Lila de Nobili mi hanno tutti ispirato in questo mio nuovo impegno. Non ho voluto una Traviata moderna e ridicola come se ne fanno molte oggi, ho voluto una Traviata classica e splendida, e ho chiesto a Sofia Coppola di dare quel tocco moderno e sorprendente che la renderà speciale». Naturalmente ci sarà del rosso per Violetta. «È un colore che mi porto dietro da sempre. Non vedo l’ora di ammirarlo sul palco»

Invece i direttori ceativi della maison Valentino, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, hanno creato i costumi di Flora e del Coro, che sono stati  realizzati in collaborazione con la sartoria del Teatro dell’Opera.

La Traviata di Valentino: uno spettacolo da ricordare (foto da internet)



La Traviata di Sofia Coppola è quasi un’opera in forma di concerto: i cantanti non si muovono molto, hanno pose classiche, sembrano lasciati a se stessi. Coppola dichiara di essersi ispirata all’edizione mitica di Visconti degli anni Cinquanta con Maria Callas: di quello spettacolo memorabile, evento che creò scandali ed entusiasmi, non rimane però una vera traccia.

Traviata, un miracolo italo-americano: con Valentino e Coppola è record all'Opera
(foto da internet)

Si tratta di un’operazione forse non proprio perfetta ma sicuramente necessaria: la moda, oggi strumento pop e insieme culturale di aggregazione collettiva, può davvero contribuire in modo serio e costruttivo all’Opera, un mondo illustre e di grande cultura che però sta invecchiando troppo in fretta perdendo spettatori e quindi vedendo diminuire la propria rilevanza. Il salto generazionale da una borghesia infiocchettata, tipico pubblico dei teatri operistici, ai giovani di Spotify e iTunes può essere aiutato da stilisti come Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli. Da sempre i due amano mischiare le carte tra arte, architettura, moda e cultura in un concertato di voci e di eccellenza che poi crea, ogni volta, un cortocircuito interessante e prolifico. Si spera che in molti colgano il loro esempio: la cultura ha bisogno di moda perché la moda si nutre anche di cultura. È una regola che varrebbe la pena di ricordare. 


La Traviata si rappresenterà a Valencia dal 9 al 23 febbraio al Palau de les Arts.

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