venerdì 14 ottobre 2016

Oltre il latinorum...




(foto da internet)


"Che vuol ch'io faccia del suo latinorum?" dice Renzo Tramaglino a Don Abbonio nel capitolo II de I promessi sposi, il capolavoro del Manzoni. L'espressione si usa in italiano, in forma scherzosa, quando il latino viene usato con voluta pedanteria, che risulta incomprensibile:
Ebbene, a Roma siamo andati ben oltre il latinorum... Dopo un restauro, durato quasi un anno, è tornata a splendere la magnifica Scalinata di Trinità dei Monti
La sindaca della Capitale, Virginia Raggi, il sovrintendente Claudio Parisi Presicce e Jean Christophe Babin, ad di Bulgari, il marchio che ha finanziato i lavori con 1,5 milioni in occasione dei suoi 130 anni, hanno presentato il restauro alla città. 
La Scalinata è uno dei monumenti più simbolici di Roma e fra i più conosciuti al mondo. Fu realizzata tra il 1723 e il 1726 per raccordare le pendici del Pincio lungo via Sistina, e piazza di Spagna. Dagli anni '50 è diventata set preferito per cinema e moda.
I lavori hanno avuto una durata di 10 mesi e hanno richiesto l'intervento di 82 persone. Nel corso della presentazione il sovrintendente è incorso in una piccola gaffe sul nome del mecenate, ha infatti attribuito il restauro a Fendi (!), ma poi si è corretto e ha ringraziato Bulgari




(foto da internet)


La Scalinata di Trinità dei Monti, venne realizzata tra il 1723 e il 1726 su progetto dell’architetto romano Francesco De SanctisL’idea di superare il forte dislivello con una scalinata è documentata già nel 1559. Solo nel 1660, grazie al lascito del francese Stephan Gueffier, furono redatti i primi progetti da parte di numerosi architetti. Sorse allora l’annosa controversia tra lo Stato della Chiesa e la corona di Francia sul possesso dell’area interessata, che costituì una delle cause del mancato avvio dei lavori.
Nel 1717, infine, Clemente XI bandì un concorso per il progetto a cui parteciparono i maggiori architetti del tempo. I lavori, sempre a causa della citata controversia, iniziarono solo sotto Innocenzo XIII e furono ultimati da BenedettoXIII nel 1726.
Sottoposta nel tempo a numerosi interventi di manutenzione, la scalinata è stata oggetto di un importante restauro completo nel 1995. Dall'ottobre 2015 la scalinata è stata sottoposta nuovamente a restauro.
In cima alla Scalinata, si trova l'Obelisco Sallustiano, uno dei tredici obelischi antichi di Roma. 
L'obelisco fu donato nel 1738 a papa Clemente XII dai Ludovisi; fu poi eretto davanti alla chiesa della Trinità dei Monti nel 1789 per volere di papa Pio VI ad opera dell'architetto Giovanni Antinori.





(foto da internet)

In esso spicca(va) un'epigrafe del '700,  sfuggita all'attenzione dei restauratori. Nella grande iscrizione commemorativa, che signoreggia nell'esedra centrale, la parola multi si è trasformata in muiti, termine che in latino non esiste.
Alla dodicesima riga della lapide messa a nuovo, si legge(va) la frase incriminata: cum muiti proponerentur moduli et formae, e cioè molti modelli e progetti che venivano proposti. Si fa riferimento al diplomatico francese Stephan Gueffier che lasciò in eredita la somma di 20mila scudi per la costruzione della scalinata composta da 138 gradini.
L'errore non è passato inosservato ed è stato attribuito alla Sovrintendenza capitolina.
La maison Bulgari se n'è lavata le mani e ha dichiarato di non saperne nulla. La Sovrintendenza ha confermato che  si trattava effettivamente di un abbaglio clamoroso, e che avrebbero corretto la lettera sbagliata.
Già fatto: multi è al suo posto... ma che figuraccia!

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