lunedì 16 febbraio 2015

La transiberiana italiana



(foto da internet)

La cosiddetta Transiberiana italiana, una vecchia linea ferroviaria attualmente in disuso,  si snoda nell'Italia centromeridionale, a cavallo tra Sulmona e Carpinone
Sulmona è in provincia de L'Aquila, in Abruzzo, che, per dirla con Ovidio: Sulmo mihi patria est, gelidis uberrimus undis, milia qui novies distat ab Urbe decem (la mia patria è Sulmona, ricchissima di gelide acque, che dista nove volte dieci miglia da Roma).
È situata nel cuore dell'Abruzzo, a ridosso del Parco nazionale della Majella, ed è nota nel mondo per la secolare tradizione nella produzione dei confetti.
Sulmona diede i natali, nel 43 a.C., al poeta latino Publio Ovidio NasoneA Sulmona si può ammirare la Cattedrale di San Panfilo, la cui costruzione risale all'anno 1075. 


(foto da internet)

Carpinone, invece, si trova in provincia di Isernia, in Molise.

Deve il suo nome al piccolo fiume Carpino che scorre nel suo territorio da settentrione a ponente. A sua volte il fiume Carpino ha ricevuto il suo nome dall'abbondanza dei carpioni, i maschi delle trote, di cui è numerosa la pesca nelle sue acque. Le origini di Carpinone risalgono al X secolo. Il borgo ha un interessante castello costruito probabilmente nel periodo normanno. Di forma pentagonale e delimitato da ben cinque torri, si erge a picco su una possente roccia e rappresenta una delle fortificazioni più suggestive nel panorama castellano del Molise
Il viaggio in treno sulla Sulmona-Carpinone, con le carrozze d’epoca costruite tra le due guerre, con gli interni in legno, è davvero un viaggio nel tempo nel cuore dell’Appennino abruzzese-molisano, tra parchi nazionali e riserve, faggete innevate e piccole stazioni ferroviarie. 


(foto da internet)

La tratta è la seconda ferrovia più alta d’Italia dopo quella del Brennero, con i 1268 metri della stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo
La linea, inaugurata il 18 settembre 1897 per collegare Napoli con le terre abruzzesi-molisane, è chiusa al traffico passeggeri da anni e viene riattivata in alcune tratte grazie all’attivismo di associazioni di appassionati come Le Rotaie di Isernia


(foto da internet)

Il treno trasporta circa 330 passeggeri (il biglietto costa 30 euro) e offre al viaggiatore paesaggi innevati, fermate per l'assaggio di prodotti tipici e atmosfere d’altri tempi. Le carrozze sono quelle del mitico centoporte, costruite tra il 1931 e il 1939, con 10 porte per fiancata. Durante la Seconda Guerra Mondiale questi convogli venivano spesso utilizzati come carrozze ospedale per il trasporto dei feriti. Oggi mostrano un’Italia che resiste ancora: quella dei piccoli centri storici, delle aree protette che tutelano orsi e lupi, ricca di tradizioni e culture, di paesaggi mozzafiato e di produzioni agroalimentari di qualità. 
Buon viaggio!

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