(foto da internet)
La bacchiatura, dal verbo bacchiare, è un'operazione che consiste nel
battere con un lungo bastone (il cosiddetto bacchio) i rami su cui sono
attaccate le olive, per farle cadere.
La bacchiatura è largamente applicata
nel Mezzogiorno d'Italia anche se nociva alla pianta, specie se le percosse
vengono date alla cieca. Spezzando germogli, foglie e gemme infatti si può
compromettere il raccolto dell'anno successivo.
Di non solo bacchiatura vive l'uomo. La raccolta delle
olive, infatti, si organizza, attualmente, secondo i seguenti metodi (ricordate che sono sempre necessarie le reti sotto gli alberi!):
a) La raccattatura
Consiste nell'attendere che la natura faccia il suo corso e
le olive cadano spontaneamente nelle reti stese sul terreno. La raccattatura è
un metodo economico, ma non sempre consigliabile, dato che le olive si staccano dall'albero quando sono eccessivamente
mature e ciò determina un decadimento delle qualità organolettiche e
nutrizionali dell'olio.
b) La
pettinatura
Consiste nel pettinare con dei grossi rastrelli i rami degli
alberi; questa operazione determina il distacco delle olive e di qualche foglia
ma non incide sulla struttura arborea.
(foto da internet)
c) La scrollatura
Viene realizzata con dei bracci meccanici che avvolgono il
fusto e/o i grossi rami dell'olivo e li percuotono in modo blando, favorendo la
caduta spontanea delle olive. Si risparmia manodopera.
d) La brucatura a mano
Questo metodo di raccolta permette una cernita delle olive
migliori e preservarne l'integrità. Si tratta, ovviamente, di una tecnica
impraticabile nelle grosse produzioni. La brucatura è invece molto diffusa a
livello casalingo, dove consente di ottenere prodotti di qualità superiore.
e) La bacchiatura
Come si è detto poc'anzi, questo metodo consiste nel percuotere i rami degli alberi con delle grosse pertiche; lo svantaggio è che così facendo si vanno a lesionare i ramoscelli
più giovani, a cui sarà affidata la fruttificazione nell'anno successivo,
danneggiando la produttività dell'uliveto. Le olive più mature, inoltre,
possono rompersi per l'impatto con la pertica o con il terreno.
Ma perché parliamo della raccolta delle olive? Perché, quasi a fine agosto, leggemmo un titolo sferzante, sul The Telegraph online: Rimboccatevi le maniche. Niente male--. Sembrerva, di primo acchitto, un invito a far ripartire il nostro paese.
(foto da internet)
Invece era l'invito di Sting, ex solista dei Police, a raccogliere le olive nella sua tenuta Il Palagio, nelle colline toscane, che il cantante metterà a disposizione dei suoi fans-agricoltori. La tenuta, comprata dal cantante nel 1999, produce, infatti, vino, olio e miele.
Attenzione! I volontari dovranno versare ben 208 sterline (262 euro), dato che, secondo la rock star, la raccolta dei prodotti della terra è terapeutica!
Il programma: si comincerà la giornata in campagna con un pic-nic, poi uno dei manager della tenuta terrà una lezione su come coltivare i campi.
Ai volontari paganti verrà consegnato un cestino vuoto, con tanto di istruzioni per riempirlo di olive. E alla fine della giornata di lavoro i fortunati agricoltori potranno addirittura sorseggiare un bicchiere di vino, in vendita a 12,5 sterline: il noto Sangiovese prodotto da Sting chiamato Message in a bottle!
(foto da internet)
A sostegno dell'iniziativa si schiera la Coldiretti, secondo la quale le ricerche scientifiche confermano che il contatto con la natura nelle campagne è una ottima cura contro lo stress. L’associazione degli imprenditori agricoli sottolinea anche che negli oltre ventimila agriturismi italiani sempre più spesso viene offerta la possibilità di partecipare attivamente all’attività dell’azienda e non mancano peraltro nelle campagne proposte innovative con nuove forme di terapia per un rilassamento naturale: dalla passeggiata sull’erba a piedi nudi completamente bendati (earthing) alla tree therapy, in cui abbracciare un albero ha un effetto rasserenante e infonde energie positive.
(foto da internet)
Ora capisco perché la gente delle mie parti è così rilassata...
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