mercoledì 26 febbraio 2014

Sotto una buona stella



(foto da internet) 

Cosa succederebbe se un uomo d'affari, divorziato, con una bella casa, una vita agiata, una ragazza mozzafiato, si trovasse improvvisamente costretto a fare il Mammo casalingo con due figli ventenni ed una nipotina a carico? 



Più o meno questa è la storia di Sotto una Buona Stella. Il film racconta la storia di un padre (Carlo Verdone, nel ruolo di Federico Picchioni) che si è separato dalla moglie quando i figli erano ancora piccoli. Nel corso degli anni, grazie ad una brillante carriera in una holding finanziaria, non ha fatto mai mancare nulla alla famiglia ma la sua totale assenza, affettiva e fisica, specialmente verso i figli, è stata imperdonabile. L'improvvisa morte della moglie ed uno scandalo finanziario che lo riduce quasi in rovina, cambieranno drasticamente la vita di Federico. Non potendo più permettersi di pagare l’affitto ai figli, è costretto a farli andare a vivere a casa sua. L’equilibrio casalingo è messo a dura prova dalla convivenza forzata ed è proprio in questo momento che ingrana la comicità ed entra in scena la nuova vicina di casa, Luisa, (Paola Cortellesi) alla sua prima collaborazione con Verdone. “Ho sempre avuto il sogno di lavorare con lui, lo considero un maestro, un punto di riferimento nella carriera di chiunque voglia intraprendere il mio mestiere” ha detto l’attrice, che qui interpreta una “tagliatrice di teste” costretta a licenziare in nome della crisi. 



A due anni da Posti in piedi in paradiso e a quattro da Io, loro e Lara, Carlo Verdone è tornato a scrivere e dirigere una commedia ammiccando al cinema dei suoi esordi. Da quando il comico romano ha iniziato a lavorare dietro la macchina da presa ne è passato di tempo. Precisamente 35 anni dal suo primo lavoro alla regia, Un Sacco Bello, prodotto nientemeno che da Sergio Leone, al quale il cineasta romano deve molto del suo percorso. Ventiquattro titoli, tra pellicole a volte indimenticabili, a volte meno riuscite, come ha ammesso lo stesso regista più di una volta. Il pubblico ha sempre risposto con grande entusiasmo a ogni sua fatica cinematografica, ma bisogna riconoscere che i suoi ultimi film non erano riusciti a eguagliare i primi, quei lungometraggi che sono diventati a pieno titolo dei cult nella storia del cinema nostrano.

Nessun commento: