venerdì 21 febbraio 2014

Altezza mezza bellezza?



(foto da internet)


Dice un proverbio italiano che altezza è mezza bellezza. Il detto è usato dalle persone piuttosto alte per sottolineare la fortuna di avere qualche centimetro in più che esplicita, per la società, quanto sia importante essere alti per essere considerati piacenti. 
Secondo questa sentenza, l’aspetto di una persona di statura alta è considerato gradevole ed autorevole a prescindere dalla sua effettiva bellezza.
Secondo una ricerca americana, tale motto varrebbe perché gli uomini alti sono più propensi a tradire la loro compagna, grazie alla loro maggior sicurezza ed al fatto di essere consci che l’arma dell’altezza spiana la strada della conquista.
Inoltre, secondo recenti studi, le persone più alte avrebbero un maggior successo in campo lavorativo, dato dalla condizione arcaica che le persone alte sarebbero più forti e capaci nel superare le avversità ed i pericoli della vita. 
Nel mondo della moda, le modelle ed i modelli devono rientrare nei canoni di una scala d’altezza minima sopra la media, perché chi è alto spicca e attira più facilmente l’attenzione di coloro che guardano. 


(foto da internet)


Così è. Ma che succede al cinema o al teatro, quando esattamente nella poltrona davanti a noi, c'è uno spilungone o un signore con un alto cespuglio di capelli o peggio ancora una signora col cappello?
Subito scatta il meccanismo del cosiddetto tergicristallo: muoviamo la testa di qua e di là costringendo, chi sta dietro a noi, a fare lo stesso.
Ebbene, il Piccolo Teatro di Milano ha deciso di lanciare un programma sperimentale mediante il quale chi vorrà prenotare un posto a teatro dovrà dichiarare, prima di scegliere il posto sulla pianta della sala, i propri centimetri, evitando così di finire alle spalle di qualcuno più alto.
Il meccanismo computerizzato riprende il vecchio sistema scolastico che si usava un tempo in classe affinché tutti potessero vedere la lavagna: i piccoli davanti e i grandi dietro. 




(foto da internet)

Al Piccolo gli spettatori più bassi si piazzeranno nelle prime file a pochi metri dagli attori, mentre saranno meno fortunati i giocatori di basket e gli spilungoni in genere, i quali  si accomoderanno in fondo.
Il dubbio che sorge riguarda proprio la dichiarazione dei centimetri dello spettatore: tutti, al momento di fare la prenotazione online, diranno il vero? O ci abbasseremo, mentendo, la statura? Un consiglio: per chi volesse acquistare il biglietto al botteghino, sotto gli occhi attenti dell'addetto, sarà meglio piegare leggermente le ginocchia...



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