(foto da internet)
L'Elba è la più grande delle isole toscane. Appartiene amministrativamente alla provincia di Livorno. L'isola è ricca dei ricordi del suo passato, di miniere di ferro, di tracce degli etruschi e dei romani, di incursioni piratesche, di sanguinose battaglie per dominare questo piccolo ma importante territorio.
Dalle vicende dell'isola possiamo constatare
che il destino dell’Elba è sempre stato determinato da due fattori: la sua
posizione strategica e la ricchezza di minerali del sottosuolo. Per queste
caratteristiche fu spesso terra di conquista per le varie potenze che si
affacciarono sul Mediterraneo.
Per gli Etruschi costituì un’inesauribile fonte di ricchezza
ed il ferro elbano contribuì al prosperare della loro civiltà.
I Romani
apprezzarono l’Elba per il suo ferro, ma anche per i fanghi curativi.
Il Medioevo vide la dominazione pisana, di cui restano
alcune importanti e suggestive costruzioni a difesa del territorio, che
dimostrano quanto il possesso dell’isola fosse importante.
(foto da internet)
Cosimo de’ Medici edificò la sua Cosmopoli (oggi Portoferraio), cingendola di mura possenti che salvarono gli abitanti dalle incursioni piratesche.
Gli Spagnoli si insediarono a Porto Azzurro ed anch’essi
posero mano alla difesa del loro territorio con una costruzione imponente: il
forte di S. Giacomo che ancor oggi, divenuto casa penale, domina il paese.
L’Elba interessò anche gli inglesi, i tedeschi ed i francesi, che si sfidarono con la diplomazia e con le armi per impadronirsene.
Ma il periodo storico che
rese quest’isola famosa, proiettandola sul palcoscenico mondiale, fu il breve
esilio di Napoleone, che vi rimase dieci mesi prima dell’avventura dei cento giorni.
La fama dell’Elba, in Italia e in Europa, è poi affidata alla
produzione vinicola, che vanta una lunga tradizione.
Ma è ovviamente il turismo balneare che maggiormente attrae
turisti sull'isola da maggio a settembre inoltrato, grazie al clima caldo ma
ventilato e alla bellezza e varietà delle spiagge dislocate nei suoi 147 km di
coste.
(foto da internet)
Le bellissime spiagge e gli scogli levigati fanno dell'Elba una meta turistica importantissima.
L'economia isolana è basata anche sul vino. I vini da tavola più robusti, come il Procanico e
il Sangioveto e i vini da dessert come l’Ansonica Passita, il Moscato e l’Aleatico, hanno ricevuto premi e citazioni dalla stampa specializzata.
La cucina dell’isola d’Elba è da considerarsi parca anche
nei piatti più elaborati.
Le invasioni saracene sull'isola, che si susseguirono frequenti, ed i pirati
barbareschi, lasciarono dietro a sé anche una traccia gastronomica, come, ad esempio, la schiaccia briaca, originariamente astemia
(visto il Corano), che raccoglie ingredienti tipici della cucina orientale con pinoli ed uvetta di Smirne.
(foto da internet)
Altri piatti poveri come lo stoccafisso entrarono a far parte della cucina dell’isola d’Elba importati direttamente dagli spagnoli o attraverso i soldati napoletani che costituivano la guarnigione di presidio della parte sud orientale dell’isola, sottoposta al governatorato spagnolo.
Antichissima è la maniera di preparare le imbollite, delle focaccine a base di fichi grasselli che abbondano in questi luoghi.
La
sportella è invece un dolce che la tradizione vuole oggetto di scambio tra fidanzati durante
le festività pasquali. La forma, che richiama il simbolo dei due sessi, vuole
essere di auspicio per una futura fertile stagione.
(foto da internet)
La grande quantità e la buona qualità del pesce favorisce la preparazione di piatti come il polpo lesso, la zuppa di pesce, i totani e le seppie cucinati in vari modi, le minestrine di pesci di scoglio e bietole, e il famoso cacciucco.
Molto ricercate dai buongustai sono le aragoste che i
pescatori pescano in primavera.
Buon viaggio!
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