mercoledì 29 gennaio 2014

Sorpresa Whirlpool!

La Whirlpool chiude la fabbrica in Svezia e sposta la produzione in Italia? Ebbene sí!


(foto da internet)

Alcune aziende lo hanno fatto di nascosto, altre, invece, si trasferiscono per razionalizzare i costi. Però, mentre molte aziende si spostano dall’Italia all’estero, Whirlpool ha stupito tutti con una mossa controcorrente: ha annunciato la chiusura della fabbrica di Norrkoeping, Svezia, per trasferire la produzione di microonde ad incasso nel varesotto, e

più precisamente a Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese, dove si trova il principale centro Whirlpool.

(foto da internet)

L’intenzione di chiudere la fabbrica svedese va nella direzione di trasformare il varesotto nell’hub di tutti gli elettrodomestici da incasso del gruppo nell’aerea Emea. Basti pensare che l’anno scorso a Cassinetta (2mila addetti) sono stati prodotti 1,7 milioni di pezzi tra forni microonde a incasso, frigoriferi e piani cottura. Con il trasferimento della produzione dal sito di Norrkoeping e con i pezzi che arrivano da Trento (frigoriferi da incasso) si potrebbe arrivare a una produzione di circa 2,4 milioni nella zona di Varese, chiamata per questo metaforicamente la capitale del freddo. Nelle prossime settimane Whirlpool incontrerà i rappresentanti sindacali dei lavoratori per l’apertura di un tavolo negoziale riguardo alle intenzioni di chiusura del centro svedese che conta attualmente 334 addetti.

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 «L’assetto produttivo attuale dell’incasso non è più competitivo. Questo piano ci aiuterà a migliorare la nostra posizione sui costi e creerà consistenti economie di scala» ha annunciato Davide Castiglioni, vice president Industrial Operations, Whirlpool EMEA. Ma l’operazione, a livello simbolico, fa sperare in qualcosa di più. Perché se è ancora troppo presto per parlare di nuove assunzioni, non è invece affatto prematuro sperare in un riassorbimento dei lavoratori in mobilità. A giugno del 2013 infatti la società ha annunciato l’intenzione di chiudere il suo stabilimento di Spini di Gardolo, a nord di Trento, dove lavoravano 450 persone.





 Com’è noto, quello che viene comunemente definito il settore del bianco (elettrodomestici, lavatrici, frigoriferi etc etc), è in crisi nera. Il crollo dei consumi di questo comparto in Italia ha toccato doppie cifre se si confrontano i dati con il periodo pre 2007. Una situazione a cui non è riuscita a sottrarsi ovviamente neanche Whirpool, multinazionale americana da 10.400 dipendenti che nel primo semestre del 2013 ha registrato un rosso di 14 milioni di dollari (in Europa) e nell’estate del 2013 ha dato via libera in Italia a un piano di ristrutturazione incisivo.

Fa proprio fresco...in Italia!





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