venerdì 31 gennaio 2014

C'era una volta una gatta (chiamata Paoli)


(foto da internet)

L'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ha lanciato di recente un'idea per proteggere gli animali domestici: 
aggiungerli allo stato di famiglia e dar loro il nostro cognome!
Come si fa (vi chiederete)? Bisognerà andare all'anagrafe? No. Basterà aggiungere, in sede di registrazione del microchip ai dati relativi al nostro cane, gatto, canarino o criceto anche il nostro cognome, in modo che il nostro animale di casa sia facilmente identificabile con noi e con la nostra famiglia.
L'animale domestico passerebbe così a formar parte, de facto e de jure della nostra famiglia: insomma, uno in più in mezzo a noi.



(foto da internet)

Secondo l'associazione in questione l’obiettivo principale è quello di far riconoscere gli animali come esseri senzienti dalla legge, e per far ciò occorre dare ai nostri amici a quattro zampe la possibilità di entrare in maniera concreta nella nostra famiglia secondo il modo previsto dalla legge: dando loro il nostro cognome.
Quindi, vi consigliamo di aggiungere il vostro cognome, quando si registra un amico a quattro zampe. Il presidente dell'associazione, il signor Lorenzo Croce, ha deciso di aggiungere il proprio cognome al suo gatto, micio che sul suo libretto veterinario vanta il nome di chiama Gatto Michele Croce. 



(foto da internet)

La misura è, senza dubbio, interessante, anche se è un po' strano, lo ammetto, pensare alla gatta di Gino Paoli col cognome del cantante genovese, o ai famosi 44 gatti del mitico Zecchino d'Oro: chiamarli per nome e cognome sarebbe stata una gran fatica!



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