lunedì 5 ottobre 2009

Decrescita

(foto da internet)

Cronaca della crisi di un autunno bollente:

Gli imprenditori non se la passano per niente bene, e alcuni di loro sembrano addirittura sull'orlo di una crisi di nervi. Leggete un appello di un imprenditore milanese al limite:
Chiedo un prestito d'onore per non andare protestato, sono una persona perbene che chiede aiuto pubblicamente perché non debbo vergognarmi di niente. Cerco una persona seria, un imprenditore illuminato e sensibile che creda in me visto che lo Stato e le banche hanno deciso di abbandonare le persone perbene. Chiedo aiuto perché sono in grado di restituire i soldi a chi potrà aiutarmi.

Lui, per sua fortuna, di risposte ne ha ricevute tante, ma molti altri invece, davanti allo spettro del fallimento vengono colpiti da depressione: sembra che gli imprenditori abbiano paura di non poter più garantire il futuro ai loro dipendenti, non essere all'altezza del padre da cui spesso hanno ereditato l'azienda e hanno un problema di ansia da colloquio con direttori di banca.



(foto da internet)


Ancora... Dopo l'odissea degli operai di Metalli Preziosi che sono scesi dal tetto solo dopo aver ricevuto delle precise garanzie sul futuro dell'azienda, l'autunno caldo è appena cominciato, perché, purtroppo, ancora ci sarà da tremare. Ne stanno facendo le spese soprattutto i neolaureati; infatti, oggigiorno, per per chi si diploma, o si laurea, trovare un lavoro è una missione quasi impossibile e gli unici "ammortizzatori sociali" restano i genitori.


(foto da internet)


Ma, d'altro canto, se non sono garantiti i diritti di un lavoratore, in un momento di crisi come questo attuale, incombe il "pericolo di sciopero". Cosa succede se l'azienda in questione è un colosso della grande distribuzione come Carrefour, casa madre in Francia, 11 mila punti vendita in 30 paesi del mondo, con 70 iper in Italia? Ecco il manuale antisciopero:


(foto da internet)

Dunque, «Lo sciopero è una prova di forza». Da vincere. E, come in una guerra, la vittoria va costruita. Per tempo. Come? Classificando il personale in gruppetti: verdi, gialli, rossi. E «concentrandosi sui gialli, gli indecisi», con grandi sorrisi, «pacche sulla spalla, il caffè e la brioche offerto nella pausa». Il manuale in questione è rivolto a manager, capireparto e capiturno che nel giorno «x» dovranno «indossare calzature comode» ed essere eleganti. Lo sciopero da sventare era quello dello scorso sabato 3 ottobre.



Bé i tempi sono duri, siamo in un'epoca di decrescita, per dirla con le parole del saggista Maurizio Pallante. Inevitabilmente si dispone di più tempo per riflettere: con le tasche vuote non si può andare tanto in giro, perché altrimenti arrivare fino all'ultimo del mese diventa una corsa contro il tempo.
Che ne dite?




3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sempre esistono i traditori, però è vero che in questi tempi è difficile vivere.
Kris

Anonimo ha detto...

Io credo che sará un inverno caldo.
Lola

Anonimo ha detto...

Carrefour è come el Corte Inglés: cattivissimo!
Vicente