Guardate cosa succedeva con le diecimila lire, quando non uscivano direttamente dalla Zecca!!!
venerdì 28 novembre 2008
Il vero e il falso
giovedì 27 novembre 2008
Tu vuo' fa' l'italiano...
Come definirlo? Il profeta dell'itagnolo? Può darsi; però ci piace lo stesso. Parliamo di Tonino Carotone, ovviamente, l'autore di Me cago en el amor, uno dei tormentoni più famosi degli ultimi anni.
Carotone ha presentato in questi giorni -dopo alcuni anni di silenzio- il suo ultimo disco, registrato in collaborazione con artisti quali Manu Chao, Gogol Bordello e Bandabardò. Il titolo, of course, in italiano: Ciao Mortali.
Tonino Carotone, al secolo Antonio de la Cuesta, è venuto su in un quartiere popolare di Pamplona ascoltando la radio, guardando la tv e assimilando tutte le melodie degli spettacoli e degli spot televisivi. Ha lavorato per alcuni anni alla guida di un furgoncino e, durante gli spostamenti, ascoltava cassette di cantanti italiani come Mina, Rita Pavone e Celentano...
Imboccata la via artistica, ha scelto il cognome Carotone, in omaggio al grandissimo Renato Carosone, e il look l'ha preso da un altro grande: Fred Buscaglione (vedi>>).
Ha reso, in più occasioni, espliciti omaggi alla canzone italiana, come, ad esempio, nella sua particolarissima versione di Tu vuo’ fa' l'americano.
Congratulazioni Tonino!!
mercoledì 26 novembre 2008
Vino e parole
Gli antichi Romani dicevano: «esistono quattro ragioni per bere vino: l’arrivo di un amico; la sete; l’eccellenza del vino; qualsiasi altra ragione». Mentre un paralogismo medioevale attribuito a un monaco tedesco, non certo astemio, recitava così: "Qui bene bibit bene dormit, qui bene dormit non peccat, qui non peccat vadit in caelum, ergo qui bene bibit vadit in caelum!" (Chi beve bene dorme bene, chi dorme bene non pecca, chi non pecca va in cielo, quindi chi beve bene va in cielo!).
In vino veritas, invece, è un proverbio latino, attribuito a Plinio il Vecchio, dal significato letterale: «nel vino c'è la verità». Il significato di questo proverbio è che quando qualcuno ha bevuto un po’ troppo, può rivelare cose che da sobrio non direbbe mai.
Centinaia sono i detti legati al vino, in ogni periodo storico: tutti testimoniano il legame della “bevanda sacra”, protetta nell’antichità dal dio Bacco con la qualità e i piaceri della vita.
Adesso tocca a voi! Potreste scriverci cosa significano i seguenti proverbi?
- Amicizia stretta dal vino non dura da sera a mattino.
- Il vino rosso fa buon sangue.
- Il vino è buono per chi lo sa bere.
- L’acqua fa male e il vino fa cantare.
- Il vino buono sta nelle botti piccole.
- Pane finché dura, ma il vino a misura.
- Vino non è buono che non rallegra l’uomo.
- Il vino in casa non ubriaca.
- Il vino fa ballare i vecchi.
Conoscete qualche altro proverbio, in italiano o nella vostra lingua, relativo al vino?
martedì 25 novembre 2008
Un minuto di spesa gratis
La catena LIDL ha lanciato un antidoto contro la crisi: “Un minuto di spesa gratis". La ragione ufficiale, però, è stata l'apertura del 500esimo punto vendita in Italia, anche se il comunicato con cui si è indetto il concorso sottolinea che Lidl, da sempre, è in prima linea per fornire una risposta concreta al problema del caro vita con una politica commerciale basata sull'offerta di prodotti e servizi low cost .
Ma, mentre i commerci in Italia sono invasi dalle “promozioni autunnali", il premier si illude, invoca l’ottimismo, e fa fatica ad ammettere che queste iniziative fuori stagione sono legate al crollo dei consumi. Non sarebbe mica vergognoso ammettere che è tutta colpa della crisi?
lunedì 24 novembre 2008
La Maremma toscana
Cari chiodini vicini e lontani, vi annunciamo che stiamo lavorando, in collaborazione con i nostri colleghi delle Eoi di Ciudad Real e di Esplugues del Llobregat, al nuovo numero di Kairòs. Il secondo numero della rivista sarà dedicato ai viaggi in Italia (in special modo ai centri minori e ai posti meno noti).
Come anticipo vi proponiamo di seguirci nella provincia di Grosseto, nella Maremma toscana, in un viaggio per le strade minori, senza fretta. Un viaggio alla ricerca del buon vino e dell'arte, di antichi borghi e di magnifici panorami.
Il tour che vi proponiamo, parte da nord, al confine con la provincia di Pisa, per visitare Montepescali, il Lago dell'Accesa e Massa Marittima.
Montepescali è nota come il Balcone della Maremma. Vale la pena di vedere il Palazzo dei Priori e la Torre dell'Orologio, la chiesa dei SS. Stefano e Lorenzo con gli affreschi del ‘ 300.
Qui siamo nell'Alta Maremma, cuore della Strada del Vino Monteregio, dove si produce il Monteregio rosso e bianco.
Cominciamo a scendere verso sud, alla volta di Sticciano, Roccastrada, Sassofortino, Roccatederighi e Tatti. In questa parte della Maremma si possono ammirare delle splendide chiese.
A Sticciano, si trova la Pieve di S. Mustiola del XII secolo. Gli altri borghi: Roccastrada, Sassofortino, Roccatederighi e Tatti, presentano al viaggiatore il loro passato medioevale ricco di fascino.
Spingendoci ancora un po' più a sud, verso il confine laziale, troveremo Scansano, Montemerano, Pitigliano, Sovana e Sorano.
Scansano si trova nel cuore della Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma; sono i luoghi di produzione del celebre Morellino. Da non perdere lo splendido borgo di Montemerano, non lontano da Saturnia -famosa per le sue terme-, e le tre splendide Città del Tufo: Pitigliano, Sorano e il bellissimo borgo di Sovana.
venerdì 21 novembre 2008
Alla ricerca della pietra filosofale
(William Fettes Douglas, L'alchimista)
Il termine alchimia deriva dall'arabo al-kimiya o al-khimiya (الكيمياء o الخيمياء), dall'articolo al- e la parola greca khymeia (χυμεία) che significa "fondere", "colare insieme". Un'altra etimologia lo collega con il termine cinese kim-iya che significa "succo per fare l'oro". Gli alchimisti furono i precursori degli attuali chimici e perseguivano la pietra filosofale che li avrebbe portati a creare la panacea universale, a conquistare l'onniscienza e a trasmutrare i metalli in oro e argento.
La trasmutazione dei metalli in oro simbolizza un tentativo di arrivare alla perfezione. Gli alchimisti credevano che l’universo stesse tendendo verso uno stato di perfezione e l'oro era considerato la più perfetta delle sostanze, in quanto incorruttibile. Era anche logico pensare che riuscendo a svelare il segreto dell'immutabilità dell'oro si sarebbe ottenuta la chiave per vincere le malattie ed l’invecchiamento. La scienza dell'alchimia ebbe una notevole evoluzione nel tempo, iniziando quasi come un'appendice metallurgico-medicinale della religione, trasformandosi nel misticismo ed alla fine fornendo alcune delle fondamentali conoscenze empiriche nel campo della chimica e della medicina moderne. Il declino dell'alchimia fu causato dalla nascita della scienza moderna con i suoi richiami a rigorose sperimentazioni scientifiche.
Ma l’alchimia non è sparita del tutto, nel corso degli anni è stata uno dei temi letterari preferiti da molti autori come Gabriel García Márquez che in Cent’anni di solitudine racconta le vicende di un alchimista chiamato Melquíades, Paulo Coelho ha intitolato un suo famoso romanzo L’alchimista, anche Umberto Eco parla di questa pseudoscienza ne Il pendolo di Focault e, infine, J.K.Rowling ha intitolato il suo primo libro Harry Potter e la pietra filosofale (vedi).
giovedì 20 novembre 2008
Tempo di calendari
“Il sorriso è su noi stessi e ci impedisce di archiviare ricordi, paure, bisogni e speranze. Ci fa presenti al nostro tempo, al mondo”. Mese dopo mese, le vignette di Vauro ci racconta il tempo in cui viviamo.
mercoledì 19 novembre 2008
L'arte di (non) fare le valigie
I costi del servizio sono elevati: solo l'iscrizione costa 500 dollari. Il costo per ogni viaggio è di circa 100 dollari. Per adesso Flylite lavora solo con viaggiatori in partenza dagli USA ma, visto il successo dell'iniziativa, la ditta sta pensando di aprire a nuovi mercati.
martedì 18 novembre 2008
Poesie ermetiche
Per gli ermetici la letteratura era un modello di vita assoluto, atemporale, lontano dalle tematiche tradizionali e perseguivano un’espressione poetica di forte carica espressiva, libera da ogni vincolo comunicativo. La guerra aveva distrutto la fiducia negli uomini e nel mondo e i poeti si rinchiusero in un mondo personale, fatto di parole scelte accuratamente per esprimere ciò che volevano trasmette. Opere brevi, ma dense di significato. Indifferenti alle regole, ripudiano la poesia classica e costruiscono poesie che distano poco dalla prosa. Eppure non si tratta di prosa, ma di poesia pura che si esprime con termini essenziali. Il risultato è di una bellezza sorprendente.
Uno dei principali esponenti di questo movimento è Salvatore Quasimodo, che nella sua opera Oboe sommerso mostra le principali caratteristiche formali di questo nuovo modo di fare poesia: un linguaggio evocatore, l’uso di sostantivi assoluti senza articolo, i plurali indeterminati e le immagini oniriche.
L’ermetismo esercita un fascino notevole ancora oggi ed ha lasciato tracce in opere di alcuni autori odierni. Il musicista Jan Kaczmarek, ad esempio, ha musicato Fatica d’amore, un poema di Quasimodo, per la colonna sonora di Washington Square (vedi), trasposizione cinematografica del capolavoro letterario di Henry James.
Fatica d'amore, tristezza,tu chiami una vitache dentro, profonda,ha nomi di cieli e giardini.E fosse mia carneche dono di male trasforma.
lunedì 17 novembre 2008
La barba..., ma non dal barbiere!
A guadagnarsi il punto esclamativo, infatti, è la folta peluria che si sprigiona dalle guance e dal mento di Karl Marx. Una singolare classifica pubblicata sul sito del quotidiano britannico Times la elegge la “barba più famosa della storia”. Il giudizio, ovviamente, è opinabile. Ma se l'idea sembra scherzosa, l’occasione che ha spinto a redigere una simile graduatoria è serissima: l’esposizione della barba di Charles Darwin, a una mostra al National History Museum di Londra, in celebrazione del bicentenario della nascita del grande naturalista. La mostra arriverà anche in Italia.
venerdì 14 novembre 2008
Non solo musica
Quando entro in casa e sento musica, so che ci sei, perché sei fatto di musica. Come per sua madre, tua madre era di jazz; e per mio padre, io teatro e penna. Tua madre è ancora jazz, io sono ancora penna: spero che tu resti musica ogni giorno.
Il linguaggio, le frasi e il modo di utilizzarle è qualcosa che ho ereditato da mio padre. Da quando ero piccolo, è stato lui che con il suo modo di giocare con le parole mi ha abituato alla mobilità e alle mille possibilità che la lingua permette. Non mi considero un 'cantante' e sicuramente non un bravo cantante. Mi piace scrivere, in qualunque forma, non necessariamente solo quella musicale, anche per il teatro, il cinema o altro ancora.
Nonostante sia dichiaratamente di sinistra, addirittura comunista, impegnato e per niente leggero, quando pubblica un disco o si presenta al Festival di Sanremo, conquista tutti, vince premi di critica e giuria e occupa le vette delle classifiche e i palinsesti di tutte le maggiori radio commerciali. Il suo stile inconfondibile, versatile ed ironico, si materializza nell'eterogeneità dei temi trattati nelle sue canzoni e nei diversi ritmi, con una chiara preferenza per le sonorità latinoamericane, che fanno da sottofondo alle storie:
Il mio nemico (leggi), sui diritti umani cantata insieme al gruppo Inti Illimani, icona della canzone di lotta;
Gino e l'Alfetta (leggi, vedi), inno ufficiale del Gay Pride 2007; La paranza (leggi, vedi), surreale sfogo autobiografico; A me ricordi il mare, (leggi, vedi) leggera e malinconica, in collaborazione con Andrea Leuzzi, in arte Bove, cantante dei bravissimi Otto Ohm; la coinvolgente ed autoironica Salirò (leggi, vedi). Per vedere altri video di questo cantautore, clicca qui,
giovedì 13 novembre 2008
Quelo (e altri)
- il regista Rokko Smitherson,
- il coatto Lorenzo,
- il santone ideatore di Quelo,
- la conduttrice Vulvia,
- il poeta Robertetti,
- il Massone.
- Emilio Fede (vedi>>),
- Antonello Venditti (vedi>>),
- Umberto Bossi (vedi>>),
- Romano Prodi (vedi>>),
- Francesco Rutelli (vedi>>),
- Giulio Tremonti (vedi>>),
- Fausto Bertinotti (vedi>>),
- Gianfranco Funari (vedi>>).
mercoledì 12 novembre 2008
Carinerie da presidente
Berlusconi, non contento di far parlare mezzo mondo per l’ennesima gaffe degli ultimi giorni su Obama, non finge neanche più di essere un politico e sfodera in tutte le occasioni i suoi interessi di uomo d’affari.
martedì 11 novembre 2008
Somari e furbetti della scuola italiana
(foto da internet)
lunedì 10 novembre 2008
Juno generation
Il film è stato campione d’incassi in America, dove ha raggiunto 71.250.000 $ in soli 28 giorni. La ragione del successo del film negli U.S.A. non è soltanto l’impeccabile fattura della pellicola, ma soprattutto l’interesse che l’argomento suscita nei cittadini americani. La preoccupazione arriva a tal punto da indurre la Rand Corporation a pubblicare sul numero di novembre della rivista Pediatrics, il giornale ufficiale dell'Accademia americana dei pediatri, uno studio sui possibili motivi dell’apparizione della Juno Generation.
Ma a quale conclusione sono giunti i pediatri che hanno portato a termine l’investigazione? Secondo i ricercatori i programmi televisivi in cui si affrontano tematiche sessuali raddoppierebbero il rischio di gravidanze indesiderate fra le adolescenti.
Per arrivare alla questa conclusione la Rand Corporation, ha condotto, dal 2001 al 2006, un sondaggio telefonico longitudinale su un campione di adolescenti tra i 12 e i 17 anni. Il sondaggio, misurando il tempo trascorso davanti alla televisione, le conoscenze sessuali, l'attitudine, il comportamento e una vasta scala di variabili demografiche e psicologiche, ha cercato di prevedere le abitudini e il comportamento sessuale degli adolescenti. Se volete saperne di più, leggete l’articolo pubblicato da La Repubblica.
venerdì 7 novembre 2008
Pinturicchio
Dal binomio Baggio-DelPiero nei Mondiali del ’98 alla sciagurata finale negli Europei del 2000 al binomio con Totti nei Mondiali del 2002 fino alla panchina dei Mondiali del 2006. Nel suo Club era diventato il terzo incomodo tra Trezeguet e Ibrahimovic, considerati gli attaccanti più forti del mondo. Dopo Calciopoli, lui e la sua Signora sono andati addirittura in serie B, e Pinturicchio, da vero capitano, è rimasto al timone del naufragio e, nonostante la vergogna e la sconvenienza, ha tenuto duro.
È l’icona della società in cui gli si prospetta un futuro da dirigente quando smetterà di giocare. Amatissimo dai tifosi, nella buona come nella cattiva sorte, Alex ha legato il suo nome alla Signora. Un matrimonio indissolubile. Mercoledì scorso Del Piero ha incantato il Bernabeu con un’impresa storica: due gol in uno stadio in cui la Vecchia Signora non vinceva dal 1962. Ed un bellissimo regalo per il suo capitano che domenica compirà 34 anni: prima un gol di sinistro su azione e poi nella ripresa il raddoppio con una delle sue spettacolari punizioni di destro.
Fra le mani che s’agitavano c’erano pure quelle del pibe de oro: «Non c’è niente da dire, Del Piero non invecchia mai», ha detto Maradona lasciando il Bernabeu. Lui, che tra le varie specialità, era maestro di punizioni. Quelle che, se mai possibile, ha ulteriormente affinato Del Piero: «Non è che mi alleno in maniera particolare sui calci piazzati - spiega - io mi alleno come ho sempre fatto. Tutto qui, solo che è un periodo che va bene».
giovedì 6 novembre 2008
Stefano Bollani e la Banda Osiris
(foto da internet)
Cari chiodini vicini e lontani, abbiamo il piacere di farvi conoscere dei musicisti non molto noti in Spagna: Stefano Bollani e
Stefano Bollani è un pianista e compositore un po' sui generis. Con una formazione classica, Bollani si è dedicato, con grande succeso, alla performance teatrale, uno spazio in cui il pianoforte entra in diretto rapporto con il pubblico. Bollani ha rivolto, in questi ultimi anni, la sua attenzione al mondo del jazz, rivisitandolo da maestro, con pieghe d'ingegno e d'umore. Bollani canta e parodia, intrattiene il pubblico, fonde culture diverse, sotto-culture, contro-culture, sui tasti del suo pianoforte. Pianista di grandissimo talento, mescola l'altissimo livello tecnico con l'improvvisazione in un fantastico equilibrio tra il serio e il faceto a metà strada tra il jazz e il ragtime, la canzone italiana e la musica popolare. I suoi spettacoli sprigionano ironia e intelligenza, il riso arguto e il surrealismo. Vi proponiamo alcuni brani interpretati da Stefano Bollani:
- Bollani imita Branduardi (Lo gnomo e lo struzzo).
- Bollani imita Battiato (Hai mai letto Kundera?).
- Bollani imita Carosone (Pianofortissimo).
- Bollani imita Jovanotti (Non siamo affatto male)
- Per Elisa.
- Certe notti. Vedi la canzone originale di Luciano Ligabue>>.
- Opera n. 47.
- Quizás, quizás, quizás.
Buon divertimento!!!!