(foto da internet)
Quattro turisti in giro per i canali di Venezia su una gondola. Ma, invece di guardare il panorama e le bellezze di una delle città più famose del mondo, l'unica cosa che sembra attirare il loro interesse è lo schermo degli smartphone. La scena è stata ripresa - con il telefonino - dal gondoliere, che ad alta voce (probabilmente sfruttando il fatto che i turisti fossero stranieri, dai tratti sembra trattarsi di asiatici) ha commentato il momento in maniera sarcastica: "Un giro fantastico, i clienti sono contenti - le parole dell'uomo - si stanno godendo la bellezza della città, apprezzano molto, fanno foto, commentano e credo ritorneranno presto in questa meravigliosa città".
(foto da internet)
Ebbene, ringraziamo il gondoliere che ha messo tutti un po' in guardia dal rischio che tutti corriamo: vivere la vita virtuale al posto di quella vera. In fondo i turisti protagonisti di questa notiziola sono un po' come noi tutti: abbassare lo sguardo sulla chat, sul social di turno, sul microcosmo di foto e follower che ci preoccupiamo di informare, anziché alzarlo su San Marco, sul ponte dei sospiri. Guardiamo sempre allo specchio, al nostro cellulare. Probabilmente i turisti, definiti senza pietà insensibili alla bellezza dei canali, stavano postando un selfie, linkando un video, twittando una frase, o chissà solo volevano rendere partecipi i loro follower del loro viaggio a Venezia. Di lì a poco, senza dubbio, avranno fotografato un piatto, filmato una coppia di figuranti in costume settecentesco, registrato un concerto del rondò veneziano per informare i loro amici immaginari.
(foto da internet)
Così loro e noi tutti ci dimentichiamo di emozionarci, di godere, di riflettere sempre alla mercè del cellulare. E il gondoliere, invece di richiamarli alla realtà con una canzone, raccontadogli una storia, li ha filmati con il telefonino e ha postato il video sul gruppo Facebook "Venezia ieri e oggi" e in pochi giorni ha scatenato quasi 200 commenti, per lo più ricchi di accuse ai quattro turisti. "Cosa vengono a fare?", "Che spreco", "Che peccato", le frasi più in voga (e senza insulti o parolacce). Alcuni hanno persino commentato: "Magari quando sono in montagna prendono il telefonino e si guardano un filmato di Venezia"!!!
Ma siamo sicuri che i turisti specifici siano così diversi da noi?
Non è un caso che uno dei tormentoni dell'Estate 2017 abbia il titolo "L'esercito del selfie".
Nessun commento:
Posta un commento