(foto da internet)
La celeberrima piadina è composta da una sfoglia
di farina di grano, strutto od olio di oliva, bicarbonato o lievito, sale e
acqua, che viene tradizionalmente cotta su un piatto di terracotta, detto
teglia o su piastre
di metallo, oppure su lastre di pietra refrattaria chiamate testo.
Diverse sono le ipotesi sulle sue origini e sulla
sua forma e impasto originale. Fin dagli antichi Romani ci sono tracce di
questa forma di pane. Gli antenati dell'odierna piadina possono
essere individuati anche in una focaccia a base di farina di ghianda ed altre
farine povere in uso in tempi antichi.
Il termine piadina proviene da piada (detta localmente anche piê, pièda, pìda, pjida), da
cui il diminutivo piadina; essa deriva da un termine italiano settentrionale piàdena (vaso), e questa dal latino medievale plàdena o plàtena (piatto lungo, teglia). La
parola piada è attestata fin dal XVI secolo.
Si mangia per accompagnare
varie pietanze nel corso del pasto.
(foto da internet)
Può essere piegata a metà e farcita in vario
modo: con la salsiccia, con
affettati vari, con la porchetta, con la rucola e col famoso squacquerone, con
erbe o verdure gratinate, con confetture o con la Nutella (vedi>>).
La si può preparare anche come Crescione: una maniera tipica in cui la sfoglia viene
farcita, ripiegata e chiusa prima della cottura. Deve il suo nome all'antica farcitura con erba
crescione (Lepidium sativum), difficile da trovare attualmente, ma che un tempo abbondava lungo i
fossi. La farcitura si insaporiva anche con aglio, cipolla o scalogno.
Oggi le farciture più comuni sono alle erbe (spinaci
e/o bietole), con o
senza ricotta e formaggio grattugiato, con una base di mozzarella e pomodoro
abbinata con salumi, e con zucca e patate.
La piadina va mangiata fresca, realizzata sul momento, in appositi
chioschi, anche detti piadinerie, diffusi in tutta la Romagna.
(foto da internet)
Questo prodotto, pur essendo tipico della Romagna, è ormai conosciuto in
tutta Italia e all'estero.
Ad esempio, la famiglia Maioli - vera e propria pietra miliare della piadina- è arrivata negli store Eataly di Milano, Roma, Mosca, Istanbul, New
York, Dubai. La loro storia, e soprattutto i segreti delle loro piadine sono svelati nel libro La Piadina, segreti e ricette per preparare la vera piadina
romagnola (di Mirko e Alessandro Maioli, edito da Mondadori Electa).
La piadina ha stregato anche gli chef pluristellati, i quali hanno recentemente messo in ballo la loro creatività per offrire delle ricette d’autore che rinnovano, con personalità e buon
gusto, la classica piadina.
Lo chef Fulvio Pierangelini propone una piadina col noto formaggio squacquerone, menta, zucchine e gamberi.
Massimo Bottura ha inventato la
piadina al pesto modenese, lardo di mora romagnola e Parmigiano Reggiano; mentre
la piada firmata da Heinz Beck è con crema di ricotta, fichi e vino rosso.
Sbizzarritevi! Provare per credere!
Buon appetito!
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