lunedì 2 marzo 2015

Il gomitolo (rosa) e altro




(foto da internet)

Il gomitolo  rosa  è una staffetta di lavoro ai ferri di due giorni che si è tenuta a Milano,  tra via Montenapoleone e piazzetta Croce Rossa. L’obiettivo dell’associazione Gomitolo rosa è quello di sensibilizzare sul tema della salute e offrire supporto alle persone malate. Il laboratorio è un salotto di cristallo dove la lana del Biellese non assorbita dal mercato, e che verrebbe distrutta,  viene trasformata in gomitoli a forma di cuore destinati a una raccolta fondi.
L'associazione è nata nel giugno del 2012,  ha unito due mondi apparentemente distanti tra loro, quello della lana e quello medico sanitario.
Biella è una città piemontese a circa 100 km da Torino. E' nota in Italia per la sua industria tessile. La tradizione della lavorazione della lana in città, risale, infatti, al XVI secolo. A Biella nacque il primo lanificio moderno italiano, la Filatura Rivetti Padre e Figlio.



(foto da internet)

Oltre all'interessante iniziativa, sembra che il lavoro a maglia si sitia diffondendo sempre più anche nel nostro paese. Il motivo? Semplice: allontana la demenza e lo stress. Ambasciatore d'eccezione dello sferruzzare è l'attore Russel Crowe. Il noto gladiatore ha dichiarato di cimentarsi nel lavoro a maglia e nell'uncinetto. Che lavorare a maglia sia rilassante, per molte delle nostre nonne era cosa già assai nota. Orbene, sembra che l'uso dei ferri migliori la memoria e le capacità cognitive, almeno secondo lo studio condotto dai ricercatori della Mayo Clinic del Minnesota: svolgere quotidianamente attività come sferruzzare, leggere, fare mosaici o puzzle potrebbe ridurre il rischio di perdita della memoria.



(foto da internet)

La ricerca è stata condotta su 200 persone, di età compresa tra i 70 a 89 anni, cui è stato richiesto di descrivere le attività quotidiane svolte tra i 50 e i 65 anni. Dall'analisi è emerso che i soggetti che durante la mezza età avevano impiegato il loro tempo libero svolgendo un hobby coma lettura, giochi informatici, mosaici e lavoro a maglia mostravano un rischio di demenza inferiore del 40% rispetto agli altri. In età più avanzata, le stesse attività riducevano il rischio del 30-50%. Guardare molta tv invece accelera (attenzione!) il processo di perdita della memoria: chi trascorre meno di 7 ore al giorno di fronte al piccolo schermo ha il 50% di probabilità in meno di sviluppare la demenza rispetto ai telespettatori più assidui. Secondo i ricercatori lo studio dimostra che l'invecchiamento non è un processo passivo: impegnarsi in un esercizio cognitivo potrebbe dunque proteggere da future perdite di memoria.


(foto da internet)

Lavorare a maglia, in particolare, potrebbe avere anche altri effetti collaterali benefici: secondo uno studio dell'università di Harvard agirebbe infatti anche come potente antistress, determinando la diminuzione del battito cardiaco, della pressione sanguigna e della tensione muscolare. Il lavoro  a maglia è assimilato agli effetti della meditazione nel permettere il libero fluire dei pensieri. Pare infatti che la qualità ritmica e ripetitiva dell'intrecciare i punti, insieme al tintinnio dei ferri, possa somigliare a un mantra calmante. Negli Usa, neanche a dirlo, sferruzzare  è di moda: sono nati Knit Cafè, Knitting Group e Knitting Club, che vantano fra i loro fan anche Wynona Ryder  e Sarah Jessica Parker, oltre al sopraccitato Russel Crowe, e l'onda lunga della moda sta arrivando anche in Italia.
Per chi volesse provare, ecco alcuni punti facili facili...
Buon lavoro!






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