(foto da internet)
La città italiana di Matera è stata designata come capitale
europea della cultura per il 2019. Il verdetto è stato comunicato dal
presidente della Giuria di selezione Steve Green al ministro dei Beni e delle
attività culturali Enrico Franceschini.
La città lucana ha avuto la meglio
sulle altre cinque italiane finaliste: Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia e
Siena.
Con sette voti su tredici Matera è stata ufficialmente
designata Capitale della cultura insieme a Plovdiv in Bulgaria. Alla città
della Basilicata è stato assegnato il premio di un milione e mezzo di euro.
I cittadini hanno seguito la diretta su un maxi schermo in
piazza Piazza San Giovanni, nei Sassi. All’annuncio del ministro Dario
Franceschini la città è esplosa in urlo di gioia. Subito dopo sono risuonate le
note dell’Inno dell’Unione europea, accompagnato da bandiere bianche e azzurre.
Matera è, probabilmente, una delle città italiane meno note ai turisti stranieri.
(foto da internet)
Offre ai viaggiatori una cornice incomparabile: i
cosiddetti Sassi, che, negli ultimi anni, hanno ottenuto un riconoscimento culturale notevole e dal 1993, sono stati insigniti dall'Unesco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Conoscere i Sassi di Matera (vedi>>) significa coglierne l'essenza,
scoprirne la storia e le tradizione, comprendendo, al tempo stesso i valori che
hanno portato i loro antichi abitanti a creare un sistema-città in piena
armonia con la Natura e nel rispetto dell'ecosistema.
Per percepire l'anima dei Sassi e comprendere perché si
siano fregiati di questo prestigioso riconoscimento, è opportuno partire
proprio dalla definizione utilizzata dall'Unesco per descriverli:
"questo è il più eccezionale ed intatto esempio
d'insediamento trogloditico nella regione mediterranea, perfettamente adattato
al proprio terreno ed ecosistema. Il primo insediamento risale al Paleolitico,
mentre i successivi illustrano un numero significativo di fasi della storia umana".
(foto da internet)
I Sassi rappresentano, prima di tutto, l'esempio più
significativo di nucleo urbano scavato nella roccia, testimoniando, in maniera
continuativa, l'arte del vivere in grotta, dal Paleolitico ai giorni nostri.
Inoltre, dall'VIII-IX secolo, nell'area di
Matera e nell’altopiano roccioso delle Murge si insediarono numerose comunità
monastiche benedettine e bizantine che utilizzarono le grotte esistenti e ne
scavarono altre per trasformarle in chiese rupestri.
Questi insediamenti monastici, attivi per tutto il Medioevo
fino all'inizio del Rinascimento raggiunsero, in alcuni casi, un alto livello
di evoluzione architettonica e iconografica.
Tra i Sassi e il Parco della Murgia materana si contano
oltre 150 chiese rupestri, alcune delle quali sono semplici eremi, altre sono
laure e altre ancora complessi cenobitici sviluppati su più livelli.
Dagli anni ’50 Matera è stata un set naturale di numerosi
film importanti, tra cui Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini e Lapassione di Cristo di Mel Gibson.
I Sassi furono abitati sino al 1952, data in cui avvenne il cosiddetto sfollamento, a causa della forte pressione demografica, e l'assenza di orti e di giardini pensili. Le cisterne erano state riadattate a monolocali in cui intere famiglie convivevano
con muli e pecore in condizioni igieniche estremamente precarie.
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