venerdì 24 ottobre 2014

Matera capitale europea della cultura



(foto da internet)


La città italiana di Matera è stata designata come capitale europea della cultura per il 2019. Il verdetto è stato comunicato dal presidente della Giuria di selezione Steve Green al ministro dei Beni e delle attività culturali Enrico Franceschini
La città lucana ha avuto la meglio sulle altre cinque italiane finaliste: Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia e Siena.
Con sette voti su tredici Matera è stata ufficialmente designata Capitale della cultura insieme a Plovdiv in Bulgaria. Alla città della Basilicata è stato assegnato il premio di un milione e mezzo di euro.
I cittadini hanno seguito la diretta su un maxi schermo in piazza Piazza San Giovanni, nei Sassi. All’annuncio del ministro Dario Franceschini la città è esplosa in urlo di gioia. Subito dopo sono risuonate le note dell’Inno dell’Unione europea, accompagnato da bandiere bianche e azzurre.
Matera è, probabilmente, una delle città italiane meno note ai turisti stranieri.



(foto da internet)

Offre ai viaggiatori una cornice incomparabile: i cosiddetti Sassi, che, negli ultimi anni, hanno ottenuto un riconoscimento culturale notevole e dal 1993, sono stati insigniti dall'Unesco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Conoscere i Sassi di Matera (vedi>>) significa coglierne l'essenza, scoprirne la storia e le tradizione, comprendendo, al tempo stesso i valori che hanno portato i loro antichi abitanti a creare un sistema-città in piena armonia con la Natura e nel rispetto dell'ecosistema.
Per percepire l'anima dei Sassi e comprendere perché si siano fregiati di questo prestigioso riconoscimento, è opportuno partire proprio dalla definizione utilizzata dall'Unesco per descriverli:
"questo è il più eccezionale ed intatto esempio d'insediamento trogloditico nella regione mediterranea, perfettamente adattato al proprio terreno ed ecosistema. Il primo insediamento risale al Paleolitico, mentre i successivi illustrano un numero significativo di fasi della storia umana".




(foto da internet)


I Sassi rappresentano, prima di tutto, l'esempio più significativo di nucleo urbano scavato nella roccia, testimoniando, in maniera continuativa, l'arte del vivere in grotta, dal Paleolitico ai giorni nostri.
Inoltre, dall'VIII-IX secolo, nell'area di Matera e nell’altopiano roccioso delle Murge si insediarono numerose comunità monastiche benedettine e bizantine che utilizzarono le grotte esistenti e ne scavarono altre per trasformarle in chiese rupestri.
Questi insediamenti monastici, attivi per tutto il Medioevo fino all'inizio del Rinascimento raggiunsero, in alcuni casi, un alto livello di evoluzione architettonica e iconografica.
Tra i Sassi e il Parco della Murgia materana si contano oltre 150 chiese rupestri, alcune delle quali sono semplici eremi, altre sono laure e altre ancora complessi cenobitici sviluppati su più livelli.
Dagli anni ’50 Matera è stata un set naturale di numerosi film importanti, tra cui Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini e Lapassione di Cristo di Mel Gibson.
I Sassi furono abitati sino al 1952, data in cui avvenne il cosiddetto sfollamento, a causa della forte pressione demografica, e l'assenza di orti e di giardini pensili. Le cisterne erano state riadattate a monolocali in cui intere famiglie convivevano con muli e pecore in condizioni igieniche estremamente precarie. 




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